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«Liberesco»
Inviato: ven, 03 apr 2009 15:01
di Andrea D'Emilio
Che vuol dire ''liberesco''? L'ho trovato nel Viaggio in Italia di Guido Piovene, libro che consiglio. Grazie.
Inviato: ven, 03 apr 2009 16:35
di Marco1971
Potrebbe riportarci la frase, per favore? A prima vista sembrerebbe un refuso per libresco (liberesco non è registrato).
Inviato: ven, 03 apr 2009 17:04
di Andrea D'Emilio
Piovene descrive l'uomo d'affari Vincenzo Fagioli:''Alto uno e novanta, potente, sanguigno, bizzarro,astuto,gaudente,uomo d'ordine,cattolico e liberesco(...)'' Viaggio in Italia, Baldini Castoldi Dalai, 2008, p. 87. Sembrerebbe in opposizione a ''cattolico'', quasi un sinonimo di ''libertino''. Ma nella frase precedente accenna al suo amore per le biblioteche, dunque non sarebbe impossibile il refuso.
Inviato: ven, 03 apr 2009 17:18
di Marco1971
Grazie.
O forse è un incrocio scherzoso fra
libresco e
liberale.

Inviato: ven, 03 apr 2009 17:24
di Infarinato
Andrea D'Emilio ha scritto:Piovene descrive l'uomo d'affari Vincenzo Fagioli: ''Alto uno e novanta, potente, sanguigno, bizzarro, astuto, gaudente, uomo d'ordine, cattolico e liberesco (...)''.
Sarà un occasionalismo scherzoso per
liberaleggiante,
liberaloide o —chissà?— [
pseudo]
liberista.
Inviato: ven, 03 apr 2009 19:58
di Andrea D'Emilio
Ho controllato nell'edizione del '57 e anch'essa riporta ''liberesco'': mistero! Non conoscevo il vocabolo ''occasionalismo'' e ringrazio Infarinato, ma non credo che colga nel segno. Mi sembra più plausibile il refuso, magari tralatizio. Per scrupolo ho domandato anche al forum del Corriere della Sera:vedremo. Comunque vi ringrazio per la consueta sollecitudine.
Inviato: ven, 03 apr 2009 20:27
di Marco1971
Penso anch’io che si tratti d’un refuso tramandatosi di edizione in edizione (come il fa per fu di Buzzati in un altro filone). Ecco la definizione del Battaglia (con riferimento a persone):
Libresco 2. Che possiede o comunica pensieri, dottrine, insegnamenti attinti, esclusivamente o prevalentemente, dalle opere altrui, senza apportarvi alcun contributo personale (un pensatore, uno scrittore).
Inviato: sab, 04 apr 2009 0:36
di Fausto Raso
La butto lí. "Liberesco" potrebbe essere un derivato di "libero" con l'aggiunta del suffisso spregiativo "-esco", LIBERESCO, appunto. Potrebbe essere, quindi, come ipotizza D'Emilio, un sinonimo di libertino.
Liberesco: essendo uomo "libero" (nello spirito, ma non solo...)si può permettere qualunque cosa.
Ripeto: l'ho buttata lí

Inviato: sab, 04 apr 2009 0:54
di Marco1971
Sinceramente, caro Fausto, mi pare un po’ tirato per i capelli... Ma non possiamo chiedere all’autore, purtroppo. Non c’è un’edizione critica delle opere di Piovene? Forse lí troveremmo la spiegazione (che continuo a ritenere un semplice refuso).
Inviato: lun, 06 apr 2009 1:00
di Andrea D'Emilio
''Libresco'' mi lascia perplesso in quanto dispregiativo. L'ipotesi di Fausto Raso (del quale tengo sempre d'occhio il blog) non è poi così peregrina, e magari si rivelerà azzeccata. Nel frattempo cercheremo di resuscitare il buon Piovene...
Inviato: mer, 08 apr 2009 3:05
di Federico
Andrea D'Emilio ha scritto:''Libresco'' mi lascia perplesso in quanto dispregiativo.
A me sembra invece del tutto plausibile date le due "qualità" citate subito prima, specie in considerazione delle due ancora precedenti.
Inviato: mer, 08 apr 2009 14:12
di Andrea D'Emilio
Bizzarro e astuto non mi sembrano dispregiativi.