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Le parole che non ho trovato nel Devoto-Oli bivolume
Inviato: dom, 05 apr 2009 16:36
di Andrea D'Emilio
(Mi scuso per gli eventuali vocaboli inesistenti!)
Abo: da Elias Canetti, Massa e potere.
Agugliolo: lo trovai in Ugo Ojetti, Cose viste ( non ho il passo). è forse un derivato di aguglia?
Appercione: con Google ho trovato il latino appercione, da appercio,-nis, ma nel Castiglioni-Mariotti non c'è.
Catamita: da Guido Almansi, Introduzione a Henry Miller, Sexus.
Lignide: da Nietzsche, Umano, troppo umano 2.
Inviato: dom, 05 apr 2009 17:17
di Marco1971
Ho trovato solo questi due (nel Battaglia):
Agúgliolo, sm. Tosc. Ago dei pini, foglia aghiforme. [Dimin. di aguglia²]
Catamito, Letter. Cinedo, ganimede.
Inviato: dom, 05 apr 2009 18:18
di Andrea D'Emilio
Grazie, come sempre.
Paracazzera: Anacleto Verrecchia a proposito della donna.
Inviato: dom, 05 apr 2009 19:56
di Marco1971
Di nulla.

Le altre parole sono assenti dai dizionari piú voluminosi.
P.S. Avevo visto l’aggiunta.

Sbaglio, o in
paracazzera v’è un’allusione oscena?

Inviato: dom, 05 apr 2009 20:05
di Andrea D'Emilio
«Insomma "la paracazzera", se così posso esprimermi, è una bussola che porta inevitabilmente prima nella tempesta e poi nelle acque morte; ma c'è anche il rischio di fare, nel frattempo, naufragio».
Così Anacleto Verrecchia (penna sempre acuminata) nel presentare la Metafisica dell'amor sessuale di Schopenhauer. Altrove accosta ''paracazzera'' a ''parafulmine'' e dunque credo che sia un suo occasionalismo scherzoso/osceno.
Inviato: mar, 07 apr 2009 18:47
di Andrea D'Emilio
Merisma?
Inviato: mar, 07 apr 2009 18:59
di Marco1971
Andrea D'Emilio ha scritto:Merisma?
Io ho trovato
merismo:
Merismo, sm. Retor. Procedimento consistente in una dettagliata partizione e in un’accurata descrizione dell’argomento trattato.
Mazzoni, 1-986: Il merismo... è quello che spezzando il tutto in piú parti fa distinta menzione di ogn’una, ascrivendo a ciascuna tutto quello che le è proprio.
= Voce dotta, gr. μερισμός ‘divisione’.
Inviato: mar, 07 apr 2009 19:45
di Andrea D'Emilio
Rincinfrignato e succiampolla: ''rincinfrignati succiampolle del cristianesimo aggraziato'', Domenico Giuliotti, citato in Ugo Ojetti, Cose viste, nell'articolo Papini catolico.
Inviato: mar, 07 apr 2009 20:01
di Marco1971
Incinfrignare, tr. Famil. Tosc. Ricucire, rammendare alla peggio.
Succiampólle, sm. Invar. Ecclesiastico, chierico (ha valore spreg., e può essere riferito anche ad altre persone).
Inviato: mar, 07 apr 2009 21:01
di Andrea D'Emilio
Tranfagliesco: usato da Egidio Sterpa in un articolo su Il Giornale; potrebbe anche riferirsi ad un Tranfaglia, per esempio Nicola.
Sfregolatore: lo usa Anacleto Verrecchia in Schopenhauer e la vispa Teresa, e potrebbe riferirsi a fregola...
Scommatico: nei dizionari in rete non l'ho trovato, a differenza del sinonimo ''scoptico'' che il treccani registra ( e anche il mio Devoto-Oli bivolume).
Tordesigliesco: nell'excipit del Don Chisciotte di Cervantes, e credo si riferisca alla città di Tordesiglia.
Inviato: mer, 08 apr 2009 1:21
di Marco1971
Senza contesto è sempre difficile dire, ma ecco quel che ho trovato.
Sfregolare¹, tr. (sfrégolo) Sfregare, strofinare, stropicciare con insistenza, in partic. una parte del corpo.
– Sfregare fra le dita riducendo in minuti frammenti.
Sfregolare², intr. con la particella pronom. (mi sfrégolo). Region. Sbriciolarsi, sfarinarsi.
Scommatico deriva ovviamente da scomma:
Scòmma, sm. (plur. -i, rar. anche scommata, scommati). Ant. e letter. Espressione, motto o detto arguto e pungente.
Re: Le parole che non ho trovato nel Devoto-Oli bivolume
Inviato: mer, 08 apr 2009 15:14
di Decimo
Andrea D'Emilio ha scritto:Appercione: con Google ho trovato il latino appercione, da appercio,-nis, ma nel Castiglioni-Mariotti non c'è.
[...]
Lignide: da Nietzsche, Umano, troppo umano 2.
Refusi per
appercezione e
licnide? («Autunno-sofferenza-stoppie-licnidi, asteri. Lo stesso quando giunse la notizia del preteso incendio del Louvre — senso dell’autunno della civiltà. Mai un dolore piú profondo» cit. in Losurdo,
Nietzsche, il ribelle aristocratico, I, 3, p. 14).
Inviato: mer, 08 apr 2009 15:55
di Andrea D'Emilio
Non credo che sia un refuso per ''appercezione'':bisognerebbe piuttosto trovare ''appercio,-nis''.
''Lignide'' si troverebbe In Umano, troppo umano 2
Segnalerei volentieri i passi, ma non li ho;sono parole che ho annotato nel mio Devoto-Oli, a volte con l'autore e l'opera.
Inviato: mer, 08 apr 2009 16:18
di Decimo
Andrea D'Emilio ha scritto:Non credo che sia un refuso per ''appercezione'':bisognerebbe piuttosto trovare ''appercio,-nis''.
Dando un’occhiata alle ricorrenze in Rete, pare che
appercio non sia altro che la variante grafica in
c di
appertio (negli stessi testi troviamo
exhibicioni,
concepcionis, ecc.), ovvero di
apertio (= “apertura”).
Confermato da questo vocabolario
latino-francese, da cui riporto:
Remarques sur le patois, suivies d’un Vocabulaire latin-français inédit du XIV siècle (p. 212) ha scritto:88. APPERTIO, OUVRETURE.
Ouvreture, ouverture, action d'ouvrir.
Inviato: gio, 09 apr 2009 23:26
di Andrea D'Emilio
Pantonomia:voce filosofica usata da Ortega y Gasset; si trova nel Gradit o nel Battaglia?