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«Arrosignuolato»
Inviato: ven, 17 apr 2009 23:49
di Andrea D'Emilio
L'ho trovata in Luciano Satta, Come si dice, Sansoni, 1974, p.36: ''Si legge in Antonio Baldini (...) 'la parlata arrosignuolata dei villani' (...)''. Cioè?
Inviato: sab, 18 apr 2009 0:08
di Marco1971
Io ci vedo usignolo, ma mi sfugge quell’ arro-...
Inviato: sab, 18 apr 2009 0:22
di Andrea D'Emilio
Il Treccani registra la variante rosignuolo, dal provenzale rosinhol, e credo che lei abbia visto giusto. Né il Battaglia né il Gradit hanno arrosignuolato?
Inviato: sab, 18 apr 2009 0:28
di Marco1971
Giustissimo, Andrea, e infatti in francese è rossignol. Arrosignuolato non è registrato: i dizionari registrano soltanto le parole largamente attestate, non – o raramente, se si tratta d’un classico – gli hapax.
Dunque, alla luce della variante rosignuolo, arrosignuolato significherebbe ‘[reso] melodioso come il canto dell’usignolo’ (non vedrei altra interpretazione, ma ci vorrebbe un contesto maggiore).
Inviato: sab, 18 apr 2009 0:38
di Andrea D'Emilio
Pensavo che lei avesse anche quest'opera del suo Satta. ''Basterebbe mettere a confronto la parlata arrosignuolata dei villani dei 'Poemetti' con le uscite spregiudicate dei contadini del 'Padrone sono me... ' ''.
Inviato: sab, 18 apr 2009 0:39
di Marco1971
Grazie. Allora la mia interpretazione sembra valida.
