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L'elisione di «da»
Inviato: ven, 29 mag 2009 19:31
di PersOnLine
Dalla
Grammatica di Serianni I.75
Da non si elide mai [...] tranne che nella formule cristallizzare: d'ora in poi, d'ora in avanti, d'altronde, d'altra parte.
Molti dizionari riportano, a titolo d'esempio, solo due o tre delle locuzioni sopra riportate e aggiungono un generico
e simili, precisando poi che
da non si elide mai per evitare confusioni con
di; solo il DOP riporta un elenco "esaustivo" aggiungendo però anche
d'allora e
d'altra parte.
Ora. queste ultime due diffusissime locuzioni sono corrette o bisogna scriverle: '
da allora' e '
dall'altra parte'?
Esistono poi altre locuzioni consentite con
da eliso?
Inviato: ven, 29 mag 2009 21:56
di Marco1971
Nell’italiano modello d’oggi non si può scrivere d’allora. L’elisione di ‘da’ va evitata: è normale solo in d’altra parte, d’altronde, d’altro canto/lato, d’ora in poi/in avanti. D’allora s’interpreta usualmente come di allora.
D’altra parte e dall’altra parte hanno significati ben distinti: il primo serve a introdurre un’aggiunta, il secondo indica la parte opposta a quella menzionata in precedenza.
È buona norma attenersi alle consuetudini scrittorie nella prosa formale; certe elisioni sanno ormai di poetico-letterario (e anche lí occorre un fine orecchio per adoperarle con artistica efficacia).
Inviato: dom, 31 mag 2009 11:04
di PersOnLine
Quello che non mi è chiaro, è perché Serianni abbia omesso dalla sua lista, che presenta come esaustiva, d'altra parte, che è un locuzione diffusa.
Inviato: dom, 31 mag 2009 13:46
di Gianluca
PersOnLine ha scritto:Quello che non mi è chiaro, è perché Serianni abbia omesso dalla sua lista, che presenta come esaustiva, d'altra parte, che è un locuzione diffusa.
Infatti non l'ha omessa: è l'ultima di quelle indicate. È presente anche nella citazione che ha riportato...
Inviato: dom, 31 mag 2009 14:47
di PersOnLine
Gianluca ha scritto:Infatti non l'ha omessa: è l'ultima di quelle indicate. È presente anche nella citazione che ha riportato...
Già è vero, infatti volevo chiedere come mai non avesse messo in quella lista
d'altro canto e
d'altro lato.
Inviato: dom, 31 mag 2009 15:16
di Marco1971
Sicuramente sarebbe stato meglio formulare la frase in maniera meno categorica:
...tranne che in alcune formule cristallizzate, come.... Ma la perfezione non è di questo mondo.

Inviato: dom, 31 mag 2009 22:45
di PersOnLine
L'ho chiesto perché m'era sorto il dubbio che quel
d' non stesse in realtà per un
di, dato che fino a poco tempo fa pensavo che il 'd' di
d'accordo fosse un
da.

Inviato: mer, 11 lug 2012 23:01
di PersOnLine
Marco1971 ha scritto:L’elisione di ‘da’ va evitata: è normale solo in d’altra parte, d’altronde, d’altro canto/lato, d’ora in poi/in avanti.
Mi permetto di aggiungere alla lista pure
d'ora innanzi (e anche che le stesse locuzioni con
d'ora s'incontrano per la rete pure con
d'oggi,
d'adesso, e
d'allora) e, concordemente dal DOP e dal Treccani, pure
d’intorno,
d’attorno,
d’addosso e
d'ogni intorno.
Inviato: dom, 12 ago 2012 22:08
di SinoItaliano
E anche pizza d'asporto.
E per indicare la provenienza di uomini, come Francesco D'Assisi
Inviato: dom, 12 ago 2012 22:18
di Marco1971
Pizza d’asporto non è corretto. È pizza da asporto.
Inviato: dom, 12 ago 2012 22:32
di SinoItaliano
Chiedo scusa... purtroppo è molto comune trovarlo scritto così.
Inviato: dom, 12 ago 2012 23:59
di PersOnLine
SinoItaliano ha scritto:E per indicare la provenienza di uomini, come Francesco D'Assisi
Inoltre - se sbaglio Marco mi correggerà -,
d'Assisi può stare anche per "d
Assisi", e la 'd' credo sia meglio minuscola, non essendo un vero cognome.
Inviato: lun, 13 ago 2012 0:42
di Marco1971
Non sono sicuro che possa rappresentare di: in antico tutti i nomi recavano da. Esempi: Iacopone da Todi, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Benedetto da Maiano, ecc. Penso quindi che in San Francesco d’Assisi abbiamo un da eliso, com’era comune nella lingua antica.
Inviato: lun, 13 ago 2012 0:51
di Zabob
Quindi anche in Cecco d'Ascoli e Cielo d'Alcamo quel d' sta per "da". E tuttavia abbiamo esempi con "di" per personaggi di quel periodo, come Antonio di Padova: in questo caso, probabilmente perché era da Lisbona come nascita.