23 lingue diverse, ma arriva la riscossa del francese

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Federico
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23 lingue diverse, ma arriva la riscossa del francese

Intervento di Federico »

Dal manifesto del 7 giugno 2009, p. 2:
BABELE EUROPA
23 lingue diverse, ma arriva la riscossa del francese

I 736 parlamentari europei eletti in questo appuntamento elettorale nei 27 paesi membri dell'Unione europea parleranno 23 lingue diverse. E la questione delle frontiere dell'Europa, non ancora definite, continuerà a porre il problema della Babele europea. La linguista Marie Treps, già autrice di un libro di successo sulle "parole viaggiatrici" (Les mots voyageurs, Seuil) che sono passate da una lingua all'altra in Europa, ha appena pubblicato un secondo volume - Les mots migrateurs (Seuil) - dove ha ripercorso le "tribolazioni" del francese in Europa. Perché, anche se con la superficialità dell'oggi può sembrare strano in un'epoca dove l'inglese è dominante, lo spazio culturale europeo è nato attorno alla lingua francese e ne restano tracce in tutte le 23 lingue parlate dagli europarlamentari (e anche tra i futuri eletti, i turchi per esempio, se mai l'Unione si aprirà un giorno anche a loro). La tesi del libro è che, al di là delle realtà geografiche, storiche e politiche, ci si può «sentire europei» per qualcosa che è nell'ordine dell'immaginario. E per costruire questo spazio il francese ha svolto un ruolo fondamentale, dall'Europa medievale, con i cavalieri e i pellegrini, fino alla Rivoluzione e a Napoleone, con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e il Codice civile, passando per la gallomania del XVII e XVIII secolo. Il francese è stata la prima lingua della diplomazia, la lingua della cultura e delle corti, con il paradosso che all'epoca di Luigi XIV era più parlata all'estero che nella Francia stessa (su 25 milioni di sudditi, solo 3 parlavano francese, gli altri si esprimevano in dialetti locali). Ancora oggi «delle parole francesi cospargono le lingue d'Europa, tracce commoventi dell'universalità della lingua francese» scrive Marie Treps, che ricostruisce nei particolari la storia di questo viaggio linguistico.
La comunicazione tra lingue diverse è una questione centrale in Europa. La Commissione finanzia un nuovo strumento sul Web, presseurop.eu, frutto della collaborazione tra il francese Courrier International (e la sua versione portoghese), l'italiano Internazionale e il polacco Forum. È il primo portale multilingue (10 lingue, parlate dall'80% dei quasi 500 milioni di cittadini europei), che traduce articoli dalla stampa internazionale. In Francia è nato in questi giorni anche L'Européen, un mensile dedicato a chi vive e si muove in Europa.
Marie Treps è forse un po' troppo ottimista, ma l'iniziativa presseurop.eu è notevole.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ottimista in che cosa?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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