Pagina 1 di 1
«Wilfing»
Inviato: lun, 29 giu 2009 23:39
di Marco1971
Dal solito
Garzanti Linguistica:
Wilfing
(fam. inform.) il navigare in rete senza uno scopo preciso, il perdersi in rete (passando da un sito all’altro fino a dimenticare che cosa si stava cercando)
Da What was I Looking For?, che cosa stavo cercando?
Non seguiremo queste vacue vie. Ci basta
snavigazione, sfruttando il doppio senso di
s-.

Inviato: ven, 03 lug 2009 19:45
di Carnby
Mi pare più che sufficiente una navigata.
Inviato: ven, 03 lug 2009 21:45
di Marco1971
Mi scusi se dissento, ma navigata esprime il solo concetto di ‘navigazione in rete’, non quel che vorrebbe dire wilfing...
Inviato: ven, 03 lug 2009 23:11
di Fausto Raso
Tanto per scherzare. E se dicessimo
sretare?

Re: «Wilfing»
Inviato: sab, 04 lug 2009 0:23
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Dal solito
Garzanti Linguistica:
Wilfing
(fam. inform.) il navigare in rete senza uno scopo preciso, il perdersi in rete (passando da un sito all’altro fino a dimenticare che cosa si stava cercando)
Da What was I Looking For?, che cosa stavo cercando?
Non seguiremo queste vacue vie. Ci basta
snavigazione, sfruttando il doppio senso di
s-.

Ma perché non dice semplicemente
andare a zonzo per la rete?
Re: «Wilfing»
Inviato: sab, 04 lug 2009 0:34
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Ma perché non dice semplicemente andare a zonzo per la rete?
Perché, caro Roberto,
andare a zonzo per la rete è uno dei molti sinonimi di
navigare in rete, e siamo al punto di prima, non c’è quel senso d’inutilità presente nella definizione riportata. Con
s- si negherebbe quasi la navigazione (
legare/slegare, ragionare/sragionare, ecc.).
Inviato: sab, 04 lug 2009 0:49
di Freelancer
Dissento. Se le parole hanno ancora un senso, chi naviga - letteralmente o metaforicamente - segue un certo percorso; se invece non ha una meta precisa e solo passa il tempo, allora, per l'appunto, va a zonzo.
Inviato: sab, 04 lug 2009 1:19
di Marco1971
D’accordo. Per me va benissimo. Ma crede che wilfing non correrà di bocca in bocca e che non finirà nei vocabolari?
Inviato: sab, 04 lug 2009 17:32
di Freelancer
Certamente ci sarà chi si farà incantare da questa parola o semplicemente seguirà la moda. Quale sarà l'eventuale resistenza di questo termine lo vedremo nel corso del tempo.
Comunque abbiamo già sviscerato questo argomento: a mio parere il modo migliore di contrastare queste tendenze è sottolineare l'esistenza di parole o sintagmi già esistenti quando convoglino perfettamente il senso originale, e usarli, anziché seguire la strada della coniazione a ogni costo del neologismo "equivalente".
Inviato: sab, 04 lug 2009 17:55
di Marco1971
Sono d’accordo con lei, ma fino a un certo punto: come lei sa, bisogna tener conto anche della connotazione delle parole, e
wilfing mostra una tecnicità che
andare a zonzo per la rete non ha. Di qui una coniazione di pari registro, coniazione tutto fuorché appariscente e che segue i meccanismi piú diffusi e naturali della lingua.
P.S. Segnalo la proposta dell’
Office québécois de la langue française:
naviguerrance (composto di ‘naviga[re]’ e ‘erranza’).
Inviato: dom, 09 ago 2009 17:05
di Federico
Povero me, avremmo dunque una triplice gradazione: navigazione, surfing e wilfing? Già trovavo eccessivo usare due parole diverse (a prescindere dai prestiti)!
Inviato: dom, 09 ago 2009 17:25
di Marco1971
Federico ha scritto:Povero me...
Poeriannói!

Inviato: lun, 10 ago 2009 12:25
di CarloB
Visto che siamo in tempo di vacanze e un po' di svago è consentito, anzi è obbligatorio, perché non dire: reteggiare?
Inviato: lun, 10 ago 2009 15:45
di Marco1971
CarloB ha scritto:Visto che siamo in tempo di vacanze e un po' di svago è consentito, anzi è obbligatorio, perché non dire: reteggiare?
Ci sarebbero mille possibilità, e, dal momento che una fra le mille prende piede nell’uso generale, io son contento e l’adotto anche se non è linguisticamente la migliore possibile. Non vedo però sottinteso in
reteggiare il concetto di ‘erranza’ e di ‘inutilità’, che invece sarebbe nella mia proposta iniziale
snavigare.