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«Missing time»

Inviato: sab, 18 lug 2009 18:05
di Carnby
Con missing time s'indica il periodo di tempo, del quale un soggetto, durante un presunto contatto con entità aliene, non ha un ricordo cosciente preciso.

http://it.wikipedia.org/wiki/Missing_time

Inviato: sab, 01 ago 2009 0:19
di Daniele
Mah, la stessa delirante pagina di Wikipedia fornisce la traduzione (accettata dagli ufologi? :D): Tempo mancante.

Inviato: sab, 01 ago 2009 0:42
di Marco1971
Daniele ha scritto:Mah, la stessa delirante pagina di Wikipedia fornisce la traduzione (accettata dagli ufologi? :D): Tempo mancante.
Esattamente, caro Daniele. È la solita storia, si crede di essere piú «tecnici» usando termini inglesi. Molto spesso basterebbe una traduzione letterale. Un fatto però – picciol cosa, invero, ma bisogna contentarsi – mi fa piacere: ho visto quest’anno al mare, sull’Adriatica tra Cervia e Ravenna (dove c’è una nuova, strana, rotonda), un’insegna luminosa che dice Ristorazione veloce e non Fast-food. Ma è un esempio isolato, perché in un articolo della Stampa del 16 luglio 2009 (p. 45) ho ricopiato questa frase (in cui non si riesce proprio a aggirare share, oppure invece è messo lí come un inane segno di cui nessuno sa l’esatto significato):

E lo speciale dell’altra sera su Italia1 ha raggiunto 3 milioni di telespettatori e un ottimo share.

Lascio la traduzione a chi piú di me è accorto.

Inviato: sab, 01 ago 2009 9:34
di Daniele
Io direi percentuale d'ascolto, o più semplicemente, secondo i casi, percentuale o ascolto.
La puntata di Voyager di ieri sera, che parlava di rapimenti alieni, ha fatto il 22%. Un ottimo ascolto (purtroppo). Un'ottima percentuale d'ascolto, un'ottima percentuale.

Inviato: sab, 01 ago 2009 14:48
di Marco1971
Qual è dunque la differenza?
Il Treccani in linea ha scritto: indice di ascolto, nelle trasmissioni radiofoniche o televisive, il dato percentuale relativo al numero degli ascoltatori di un determinato programma: una rubrica, uno spettacolo che ha un altissimo indice di ascolto.

share s. ingl. (propr. «quota, parte»), usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio della radiotelevisione, la percentuale di telespettatori sintonizzati su un determinato canale, calcolata rispetto al totale dell’ascolto in quella stessa fascia oraria: è una trasmissione che raggiunge uno sh. del 76 per cento.
Mi sfugge qualcosa? :?

Inviato: sab, 01 ago 2009 17:01
di Daniele
Nessuna differenza, caro Marco. Sbagliavo io, dimenticando che esiste indice d'ascolto, che è lo share.
L'indice d'ascolto si differenzia dall'ascolto (ma naturalmente si preferisce audience), che è invece il dato assoluto espresso in numero di spettatori per un dato evento televisivo:
La partita di ieri sera è stata seguita da otto milioni di italiani: un ottimo ascolto.
La partita di ieri sera, seguita da otto milioni di italiani, ha fatto registrare un indice d'ascolto del 63%.

Inviato: sab, 01 ago 2009 17:57
di Marco1971
E per audience abbiamo udienza:
Il Treccani in linea ha scritto: Usi partic.: a. Nella sociologia delle comunicazioni di massa, sul modello dell’ingl. e fr. audience, indica il pubblico raggiunto o raggiungibile dai mass media: trasmissioni (televisive, radiofoniche) di ampia u.; settimanali, rotocalchi di grande o scarsa udienza. b. Nel linguaggio giornalistico o in usi ricercati, indica l’interesse suscitato in un pubblico più o meno vasto, e soprattutto il fatto d’essere conosciuto, letto, ascoltato e seguìto: uno scrittore, un filosofo, una scuola o un gruppo di economisti che ha ottenuto larga u. a livello internazionale, o che ha grande u. in Italia, o che ha scarsa u. fuori d’Italia. Cfr. anche audience.
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