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Une? Uni?
Inviato: lun, 13 feb 2006 17:09
di Incarcato
Avrei voluto inserire l'intervento nel filone Morfologia, sennonché, per rispetto a Croce (e non solo a lui), mi sono spostato nel piú lieve Retorica e stilistica.
Dunque, leggendo la sua
Teoria e storia della storiografia, edizione Adelphi, 1989, m'imbatto a pagina 85 in questa frase:
[...]; e correlativamente, le storie di quelle forme di attività sono diventate sempre più complesse e più saldamente une.
Quell'accordo al plurale stona al mio orecchio non poco, sebbene esista ad esempio un
uni del Manzoni: sebbene io abbia, dunque, contro la tradizione.
Inoltre, oltre all'orecchio, mi pare che il plurale vanifichi logicamente il senso della frase: se uno è uno, come fa ad essere plurale? Allora sono due (se non piú)!
Che ne dite?
Inviato: lun, 13 feb 2006 18:10
di Marco1971
Anche Gioberti l’adoperò:
Se l’anima e il corpo sono in commercio fra loro, ciò vuol dire che sebbene per un rispetto siano diversi, per l’altro sono uni.
Nel Battaglia troviamo queste definizioni:
Uno 4. Che ha un’essenza unitaria, indivisibile (l’anima, l’uomo, un ente).
– Uniforme, omogeneo in tutte le sue parti (una creazione artistica, un’opera letteraria).
– Come attributo di Dio, considerato nella sua unicità.
– Nella forma superlativa unissimo, con valore enfatico.
È chiaramente una forma rara al plurale, ma squisitamente letteraria, e al mio orecchio suona musicale e raffinata (ma capisco che possa non piacere).
La frase di Croce viene citata sotto la prima sottaccezione sopra riportata (uniforme, omogeneo...).
Inviato: mer, 14 feb 2007 1:24
di Fausto Raso
Il DOP non dà come voce
rara il plurale di
uno. Si veda
qui e poi si scriva "uno" su 'cerca'. Una volta "comparso"
uno (in nero) ci si clicchi sopra.
Inviato: ven, 16 feb 2007 10:07
di bubu7
Fausto Raso ha scritto:Il DOP non dà come voce
rara il plurale di
uno. Si veda
qui e poi si scriva "uno" su 'cerca'. Una volta "comparso"
uno (in nero) ci si clicchi sopra.
A volte,
Fausto, non la capisco proprio.
Secondo lei quanto c'è scritto sul DOP non significa che il plurale di
uno è raro?

Inviato: ven, 16 feb 2007 13:52
di Fausto Raso
bubu7 ha scritto:
Secondo lei quanto c'è scritto sul DOP non significa che il plurale di
uno è raro?

Mi perdoni, gentile
bubu7: non mi sembra di aver letto, in parentesi, "pl. raro" come di solito, in casi del genere, riportano i vocabolari.
Inviato: ven, 16 feb 2007 14:07
di bubu7
Fausto Raso ha scritto:non mi sembra di aver letto, in parentesi, "pl. raro" come di solito, in casi del genere, riportano i vocabolari.
Certo, ma il concetto, insieme alla specificazione del suo uso letterario, lo si può desumere dalle ultime righe della voce: "... pl. m.
uni [...] («uniti»)".
Inviato: ven, 16 feb 2007 18:41
di Fausto Raso
bubu7 ha scritto:
Certo, ma il concetto, insieme alla specificazione del suo uso letterario, lo si può desumere dalle ultime righe della voce: "... pl. m. uni [...] («uniti»)".
Un vocabolario deve essere chiaro, altrimenti viene meno alla sua funzione. Non deve "costringere" chi lo consulta a ricavarsi regole e concetti.
Inviato: lun, 19 feb 2007 9:24
di bubu7
Fausto Raso ha scritto: Un vocabolario deve essere chiaro, altrimenti viene meno alla sua funzione. Non deve "costringere" chi lo consulta a ricavarsi regole e concetti.
Questo è vero. Ma la funzione di un vocabolario di pronuncia è quella d'indicare la corretta pronuncia (e grafia). La chiarezza e la completezza delle altre indicazioni è necessariamente sacrificata. Queste ultime vanno ricercate in un buon dizionario comune.
Il suo errore è stato di citare (malamente) un dizionario di pronuncia s'un argomento non pertinente.
