Federico ha scritto:Io invece ho qualche dubbio sull'articolo.
Tanto per cominciare, credo che sottovaluti l'impatto delle tastiere con disposizione inglese (USA): nelle università ce ne sono moltissime tuttora (vecchie, o anche nuove, specie nei laboratori d'informatica) e chi ha imparato a scrivere "a macchina" con quelle (o con una macchina per scrivere piú stupida della sua, forse) è abituato a usare l'apice al posto dell'accento (mio padre, ad esempio, non ha alcuna intenzione di abbandonare questo sistema).
Come menzionato nell'articolo, la disposizione statunitense viene preferita da alcuni informatici poiché facilita la stesura di codice sorgente. Il caso è a mio avviso marginale visto che la maggioranza degli italiani adotta la disposizione italiana e l'uso della combinazione lettera + apice è nato principalmente a causa delle lacune di questa disposizione.
L'obiettivo del mio lavoro è, in ogni caso, mettere in evidenza che la comunicazione mediata dal computer ha poco a che fare con il dilagante uso del malcostume linguistico, e spero di aver trattato l'argomento in maniera completa.
Federico ha scritto:Poi, francamente non faccio tutta questa fatica a digitare ì e ù colla tastiera italiana normale (diverso se si usano quelle che spostano la ù in luoghi improbabili per risparmiare spazio), e non capisco come una posizione di differenza possa rendere l'apice tanto piú comodo della ì.
La digitazione di qualsiasi tasto posizionato nella seconda fila di tasti (quella contenente i numeri per intenderci) richiede la rotazione del polso. Nella disposizione italiana la
ì è posizionata quasi all'estremità destra della seconda fila di tasti; scelta a dir poco inaccettabile. Nella disposizione spagnola i tasti morti per gli accenti acuti e gravi sono invece posizionati comodamente nella terza e quarta fila di tasti.
La mia esperienza con la tastiera con la disposizione spagnola è durata due anni e posso dire senza dubbio che riuscivo a digitare testi in italiano molto piú agevolmente che con la disposizione italiana.
Federico ha scritto:Venendo alla soluzione da lei proposta, non credo che funzionerebbe: facendo sparire le lettere accentate dalla tastiera temo che se ne ridurrebbe fortemente l'uso perché se ne ridurrebbe la visibilità.
Non sono d'accordo. Nonostante la disposizione italiana non preveda la
È la maggioranza degli italiani preferisce la combinazione
E' alla
E senza accento, quindi non credo che gli accenti verrebbero abbandonati. Inoltre nella disposizione spagnola accento grave, accento acuto ed apice sono posizionati su tre tasti differenti e l'utente è portato in qualche modo a scegliere il tasto dell'accento. L'unico rischio che vedo è che l'utente medio italiano sceglierebbe un accento a caso, visto che la differenza tra accento grave e acuto viene tipicamente ignorata.
Dalla mia breve esperienza in Spagna posso dire che c'è molta piú attenzione sugli accenti sia nella popolazione di madrelingua spagnola che in catalana. Adesso vivo in Norvegia e posso dire che paradossalmente anche i norvegesi, nonostante la tastiera con disposizione norvegese non sia pensata per le lingue romanze, seguono scrupolosamente le convenzioni per gli accenti della (discutibile) norma UNI 6015 quando scrivono testi in italiano.
Saluti.