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Accenti

Inviato: gio, 31 dic 2009 11:20
di caio duilio
Se io pronuncio il nome o il cognome straniero di un cittadino italiano, all'italiana, sono considerato un emerito ignorante perché è corretto pronunciarlo secondo la lingua cui appartiene. Ad esempio il cognome "Boyer" devo pronunciarlo alla Francese; perché allora sono considerato ugualmente ignorante se i cognomi d'origine italiana di cittadini stranieri li pronuncio all'taliana, come ritengo corretto? Qualcuno mi darebbe dell'antidiluviano se io pronunciassi Plàtini o Alèsi anziché Platinì o Alesì. Grazie per eventuali delucidazioni.

Inviato: gio, 31 dic 2009 18:41
di Marco1971
Il suo ragionamento è perfettamente corretto. Credo che gl’italiani tengano cosí poco alla loro lingua da volerla inforestierire quanto piú possibile.

Inviato: mer, 20 gen 2010 17:22
di anna.maria.grotti
Grazie per i chiarimenti sugli accenti tonici sbagliati! Mi è stato sempre impossibile avere la risposta dal vocabolario sui verbi coniugati . Anch'io, quindi non ho dimestichezza con la ricerca!
Mi spiegherete, magari, dove trovare sul vocabolario il verbo coniugato alla persona voluta, al tempo e al modo, con l'accento tonico esatto...

Inviato: mer, 20 gen 2010 17:35
di Marco1971
Salve, Anna Maria, e benvenuta! :)

I vocabolari di solito danno la coniugazione dei verbi all’inizio della voce, spesso dopo l’etimologia (quest’ultima si trova talvolta alla fine). Può consultare in linea, in particolare, il Treccani e il DOP.

Re: accenti

Inviato: ven, 19 feb 2010 9:08
di GiorgioI
caio duilio ha scritto:Se io pronuncio il nome o il cognome straniero di un cittadino italiano, all'italiana, sono considerato un emerito ignorante perché è corretto pronunciarlo secondo la lingua cui appartiene.
non rispetto alla lingua a cui appartiente il nome, ma a cui "appartiene" la persona. Se il signor Jean o il signore Michel pronunciano il loro nome alla francese, perché lo ritengono assimilato, per quale motivo io dovrei fare diversamente.
I francesi hanno altra idee sulla pronuncia dei nomi stranieri, restando nell'ambito sportivo Schumacher è Sciumascé.
Io ho un cognome straniero, ma siccome l'ho sempre pronunciato "come si scrive" ossia all'italiana, per me è quella la pronuncia corretta, anche se ho dovuto spesso rassegnarmi a sentirlo storpiato secondo le regole di pronuncia locali.

risposta a Giorgio I

Inviato: ven, 19 feb 2010 15:48
di caio duilio
Non credo assolutamente che quanto scrive Giorgio I sia corretto; se un cittadino italiano ha come cognome "Boyer", stando a quanto egli dice dovrei pronunciarlo "Boier"; assurdo.

Inviato: dom, 17 giu 2012 15:03
di caio duilio
la pronuncia latina da preferire è quella ecclesiastica o quella alla "tedesca"?

Inviato: dom, 17 giu 2012 17:06
di Carnby
caio duilio ha scritto:la pronuncia latina da preferire è quella ecclesiastica o quella alla "tedesca"?
Per il latino tardo e medievale quella ecclesiastica, per il latino classico la restituta.

Re: accenti

Inviato: ven, 04 apr 2014 19:43
di Carnby
GiorgioI ha scritto: I francesi hanno altra idee sulla pronuncia dei nomi stranieri, restando nell'ambito sportivo Schumacher è Sciumascé.
Intanto al TG1 hanno appena detto Màicol Sciùmacher. :?

Re: accenti

Inviato: ven, 04 apr 2014 21:15
di fiorentino90
Carnby ha scritto:
GiorgioI ha scritto:I francesi hanno altra idee sulla pronuncia dei nomi stranieri, restando nell'ambito sportivo Schumacher è Sciumascé.
Intanto al TG1 hanno appena detto Màicol Sciùmacher. :?
Carnby, al tigi one? :lol: Tra l'altro, in italiano direi sciumàker.
GiorgioI, è vero che non guardo la F1 da secoli, ma non mi sembra che lo pronuncino in quel modo. Ecco:
Michaël et Ralf Schumacher (prononciation)
Dans l’ensemble des pays francophones, on prononce plus ou moins à l’allemande le nom des célèbres pilotes de course. Le groupe sch de la première syllabe du nom se prononce comme le ch de chat et le groupe ch de la dernière syllabe se prononce approximativement comme un r très guttural. Il faut donc dire MI-KA-ÈL et RALF CHOU-MA-REUR.

Re: accenti

Inviato: ven, 04 apr 2014 22:07
di Carnby
fiorentino90 ha scritto:Carnby, al tigi one?
Yes, of course.
fiorentino90 ha scritto:Tra l'altro, in italiano direi sciumàker.
Anche Canepari sembra consigliare quella pronuncia.
Il faut donc dire MI-KA-ÈL et RALF CHOU-MA-REUR.
Mi sembra un po' strana come «pronuncia francese», sembra più un tentativo di riprodurre l'originale pronuncia tedesca (['mıçaeːl 'ʃuːmaxɐ] secondo il Duden, ['ʃuːˌmaχʀ̩] secondo Canepari); è più probabile che i francesi pronuncino [ʃuma'kœʀ].

Inviato: ven, 04 apr 2014 22:57
di Brazilian dude
Questo giornalista sembra dire, approssimativamente al quarantatreesimo secondo, [ʃumaxœʀ] con un accento primario sulla prima sillaba e un secondario sulla terza, ma può trattarsi di una mia impressione dovuta al contatto con la parola anteriore: [mikael], e aperta.
Tra l'altro, in italiano direi sciumàker.
È la pronuncia che ho sempre sentito (e usato) in Brasile. Però pure in italiano ho già sentito in televisione sia sciumàker sia sciùmaker.

Forse interessante: sebbene io conosca un buon numero di lingue, dico (o cerco di dire) i nomi stranieri come si fa nel paese in cui mi trovo. Qui in Repubblica Ceca, per esempio, per abitudine o ignoranza pronunciano la T dei nomi francesi: Maigret, Monet, Manet ecc., e anch'io faccio lo stesso (quasi sempre, a volte lo dimentico) quando parlo in ceco. Così mi sembra che ci sia meno rumore nella comunicazione, si dà più rilievo al contenuto e non si devia l'attenzione dell'interlocutore con una pronuncia foranea.

Inviato: sab, 05 apr 2014 9:43
di fiorentino90
Brazilian dude ha scritto:Forse interessante: sebbene io conosca un buon numero di lingue, dico (o cerco di dire) i nomi stranieri come si fa nel paese in cui mi trovo.
Ma in Italia ognuno pronuncia a modo suo, come mi disse un tempo uno studente straniero... In pochi minuti nello stesso programma TV si sentono mille varianti: almeno si sbagliasse con coerenza!!! Inoltre, le pronunce maggioritarie sono spesso quelle sbagliate...

Re: Accenti

Inviato: sab, 05 apr 2014 10:02
di fiorentino90
caio duilio ha scritto:Se io pronuncio il nome o il cognome straniero di un cittadino italiano, all'italiana, sono considerato un emerito ignorante perché è corretto pronunciarlo secondo la lingua cui appartiene. Ad esempio il cognome "Boyer" devo pronunciarlo alla Francese; perché allora sono considerato ugualmente ignorante se i cognomi d'origine italiana di cittadini stranieri li pronuncio all'taliana, come ritengo corretto? Qualcuno mi darebbe dell'antidiluviano se io pronunciassi Plàtini o Alèsi anziché Platinì o Alesì. Grazie per eventuali delucidazioni.
Beh, spero solo che tra qualche decennio non si dica àlesi, visto che ormai si tende a spostare l'accento sulla prima sillaba. Tuttavia, per fortuna non l'ho mai sentito, ma, di sicuro, se un giorno una giornalista dirà àlesi :shock: :evil: nel suo réport :shock: :evil: , a quel punto àlesi :shock: :evil: diventerà una pronuncia òfficial :shock: :evil: . Ad ogni modo, per il momento, nessuno ha adottato questa pronuncia e quindi posso stare tranquillo e prendermi un rélax :shock: :evil: . Alla fine, ci vuol un po' di self-còntrol :shock: :evil: , no?!

Inviato: gio, 10 apr 2014 22:23
di Manutio
Fiorentino90 ha parlato, credo, secondo il cuore, e l’insofferenza, di tutti noi. Gli esempi da aggiungere sarebbero tanti, ma mi limito a notare un caso particolare: quello del film còlossal, come sentiremo infallibilmente da ogni trasmissione radio-televisiva dedicata al cinema. Che lingua dovrebbe essere? Per quanto ne so, l’uso di definire colossale uno spettacolo è nato in Germania, quindi per essere fedeli all’origine dovremmo scrivere e pronunciare kolossàl. Se invece vogliamo proprio anglizzare, diremo colòssal. Ma oggi c’è da farsi irridere da un quindicenne, se si parla di libèrtas (parola che prima della sua nascita si leggeva spesso sui muri, inserita in un vistoso stemma) anziché di líbertas.
E a proposito di accenti in generale, specificamente della difficoltà italiana ad accettare l’ossitonia in parole nuove e inconsuete, come i nomi di origine dialettale. Giorgio Pasquali ipotizzava che l’Italiano abbia questa difficoltà perché l’accento finale nella sua lingua è sempre segnato: città, virtú… Quindi, per un ragionamento semiconscio: niente accento segnato, niente accento pronunciato. Probabilmente il grande filologo non sbagliava del tutto, ma indicava una concausa molto secondaria rispetto a quella prevalente dell’influsso inglese, qui ripetutamente e bene illustrato. Ma il bello è che l’inglese ha molte piú parole ossitone dell’italiano, anche se per solito di origine straniera remota o vicina. Altrettanto vale per il tedesco, anch’esso qui invocato, ma di certo incomparabilmente meno importante. Esemplare è il caso della squadra di calcio (propriamente) Milàn, il cui nome voleva essere inglese, come usava all’epoca della sua fondazione (cfr. Genoa), diventato Mílan per una specie di ‘iperanglicismo’. E se capita di leggere nella forma originale il nome della capitale tedesca, quanti italiani leggeranno correttamente Berlín? Temo di immaginarlo…