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Ancora su «al riguardo/*a riguardo»

Inviato: mar, 19 gen 2010 23:05
di Marco1971
C’è stato un filone di 12 pagine su questo, nel chiuso foro della Crusca. Risultato: nulla.

Segnalo che la segnalazione dell’errore-refuso *a riguardo per al riguardo non è stata presa in considerazione e che l’errore-refuso è quindi in bella mostra su questa pagina dell’Accademia della Crusca.

Inviato: mer, 20 gen 2010 11:28
di Incarcato
Tra l'alto la scheda è a cura di Raffaella Setti... :cry:

La forma corretta

Inviato: dom, 21 feb 2010 22:40
di V4V
Scusate l'ignoranza, ma qual'è la forma corretta, "al riguardo" o "a riguardo"?

:?:

Grazie

Inviato: dom, 21 feb 2010 22:56
di Marco1971
AL riguardo.

Benvenuto! :)

Inviato: dom, 21 feb 2010 22:56
di Fausto Raso
La sola forma corretta è al riguardo.

Fantastici!

Inviato: dom, 21 feb 2010 23:25
di V4V
Innanzitutto, grazie per il benvenuto.

In seconda battuta, complimenti :D per il lavoro che svolgete su questo forum e per i tempi di risposta straordinariamente celeri :shock:.

Quanto al topic, la formula corretta è "al riguardo", senza eccezione alcuna, giusto?

Sempre e soltanto "al riguardo"?

Chiedo, così faccio meno fatica a memorizzare la regola :).

Grazie 1000
___________________

Aggiornamento: Quando ho scritto il post non era riportata ancora la risposta Fausto Raso. Ora mi è tutto chiaro.

L'unica formula corretta è "al riguardo". Grazie Ancora

Inviato: dom, 21 feb 2010 23:33
di Fausto Raso
Topic??!! :evil:

Perché usa i forestierismi quando può disporre di termini italiani?

Inviato: dom, 21 feb 2010 23:34
di Marco1971
Grazie per le sue gentili parole. :)

Sí, è sempre al riguardo quando significa a questo riguardo, a questo proposito, cosí come diciamo al momento per significare in questo momento, non già *a momento. ;)

Topic = Argomento ?

Inviato: dom, 21 feb 2010 23:35
di V4V
Fausto Raso ha scritto:Topic??!! :evil:
:D Come andrebbe tradotto? "Argomento" va bene?

Inviato: dom, 21 feb 2010 23:37
di Marco1971
Sí, topic vale argomento e thread si dice filone.

A proposito di "a proposito"

Inviato: mar, 23 feb 2010 12:02
di V4V
Quindi, anche "al proposito" rientra nella stessa regola.

La formula esatta, dunque, è "AL PROPOSITO" e non "a proposito". Giusto? :shock: :?:

Inviato: mar, 23 feb 2010 12:22
di Marco1971
No, le forme corrette sono IN proposito e A QUESTO/A TAL proposito.

Inviato: mar, 23 feb 2010 14:48
di u merlu rucà
Scusate l'ignoranza, ma qual'è la forma corretta, "al riguardo" o "a riguardo"?
I Mastri Mugnai hanno separato la crusca (a riguardo) ma hanno obliato il cruschello (qual'è) :D .

Inviato: mar, 23 feb 2010 18:27
di V4V
Marco1971 ha scritto:No, le forme corrette sono IN proposito e A QUESTO/A TAL proposito.
Quindi "A PROPOSITO" è una forma errata tanto quanto "AL PROPOSITO", giusto?

Ho capito bene?

Inviato: mar, 23 feb 2010 18:46
di Marco1971
No, no, si può dire anche a proposito, usato assolutamente o con ‘di’. Propongo la trattazione del Treccani:

3. Argomento, materia del discorso: cambiamo p. e passiamo ad altro; più propriam., e più comunem., il soggetto di cui in quel momento si sta parlando: abbiamo avuto già una discussione su (o a) questo p.; mancano particolari precisi su questo p.; hai nulla da dire a questo p.?; a questo p. ne avrei tante da raccontare!; vorrei fare due chiacchiere con te in p.; in alcuni casi, la locuz. a questo p. costituisce un legame fra le idee che precedono e quelle che seguono: a questo p., vorrei osservare che io non sono d’accordo se non sui punti essenziali. 4. Alla precedente accezione si connettono direttamente alcune locuz. molto usate nel linguaggio com.: a. Con funzione prepositiva, a proposito di, riguardo a, circa, per richiamare la persona o la cosa su cui s’intende fermare il discorso, durante una conversazione: a p. di tuo padre, come sta ora?; a p. dello stipendio, quando ce lo daranno?; a p. di che?, a che p.?, a quale p.?, formule usate quando non si capisce a che cosa l’interlocutore intenda riferirsi. Come esclam., a proposito!, per introdurre nel discorso un argomento richiamato improvvisamente da un’associazione di idee: a p., hai spento il gas?; a p., dimenticavo di dirti che è arrivata una lettera per te. b. Come locuz. avv., a proposito, opportunamente, convenientemente: arrivi a p. (o, iron., vieni a p.!, non potevi venire più a p.!; e sim.); l’aumento di stipendio è arrivato molto a p.; non risponde mai a p.; deve sempre dire la sua, a p. e a sproposito (di diversa formazione, ma con sign. simile, fare al p., venire opportuno allo scopo, a ciò che interessa: ciò che dici fa proprio al mio proposito). Con funzione aggettivale, a proposito, opportuno, adatto, conveniente, che fa al caso giusto: ci vorrebbe un esempio, una citazione a p.; si tratta di parole molto a p.; se c’è una persona a p., questa è lui. Al contrario, poco a p., male a p., fuori di p., e sim.: càpiti poco a p.; è un discorso, il tuo, male a p.; interrompi sempre fuor di p.; ho pensato che non fosse fuor di p. rammentarglielo.