Ancora su «al riguardo/*a riguardo»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Riapro il filone. Leggendo il lemma del Treccani, ho trovato la seguente frase d'esempio: la luna è molto piccola a r[iguardo] della terra (anche se il dizionario ammette pure al riguardo di); questo uso di a riguardo è regolare? ma, più in generale, si può dire che è corretto solo al riguardo se dopo non c'è alcuna specificazione, mentre si può dire anche a riguardo se poi segue un complemento introdotto da di?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Riesplicito: al riguardo significa «a questo proposito»; a riguardo di vuol dire «in paragone di, rispetto a». Chiaro? :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Gentile Marco, le confesso che l'espressione a riguardo di nell'accezione di in paragone di, rispetto a, anche se corretta, mi sembra orrenda.
Non direi mai: Giulia a riguardo di Sofia è piú intelligente.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Perché orrenda? Sappiamo bene che tal sorta d’impressione promana dall’inassuefazione. Abbiamo ottime testimonianze di questa locuzione.

Terzodecimo, da che questo spacio del mondo che a noi par tanto grande, non è parte e non è tutto a riguardo dell’infinito… (Bruno, De l’infinito universo e mondi)

Solamente a riguardo dell’uomo siamo ben lungi dal pronunziare un tale o simile giudizio; perché l’uomo secondo noi, non ha che far colla natura, e le sue imperfezioni derivano non già dall’essersi egli allontanato, ma dal non essersi abbastanza ancora allontanato dalla natura. (Leopardi, Zibaldone)

Questa imaginazione mi aiuta un poco a rappresentarmi il singolare stato in cui mi trovavo allora, a riguardo di Giuliana. (D’Annunzio, L’Innocente)

Il Battaglia aggiunge, come equivalente, anche nei confronti di.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Non vorrei riaprire la questione infiammando gli animi di qualcuno, ma proprio ieri ero incerto e prima di inserire un intervento sul foro ho controllato sul Devoto-Oli 2012 quale delle due forme è corretta. Ieri ho proprio scritto a riguardo, e nessuno mi ha detto nulla.
Comunque, cito:
A r. di, in r. di, nei riguardi di, loc. prep. con il valore di 'per quel che concerne' [...], oppure di 'a paragone di' [...].

Di al riguardo non c'è traccia. O qui stiamo parlando di cose diverse o c'è qualcosa che non torna!
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Nessun dizionario è perfetto, per questo è necessario consultarne diversi. Si tratta di una manchevolezza del Devoto-Oli.

P.S. Io avevo notato quel suo *a riguardo, ma mi sono astenuto dal commentare perché, su questo punto particolare, l’ho già fatto fino alla nausea. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Mi sembra strano però che un dizionario (o vocabolario, come dice il frontespizio) come il Devoto-Oli non solo riporti la forma errata, ma addirittura non riporti quella giusta. Mi sarei aspettato, a questo punto, almeno di trovare entrambe le forme!

E comunque il problema è che nel parlato spontaneo (quindi in caso di emissione ipoarticolatoria, seconda una terminologia che usa p. es. Marini nel Manuale di neurolinguistica) non si scandisce bene il nesso l-r di al riguardo, e si tende a fare assimilazione ottendendo una r geminata.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non c’era neanche nell’edizione bivolume del 1988. Le voci sono generalmente ricopiate integralmente di anno in anno; quel che cambia, essenzialmente, sono le aggiunte di forestierismi e l’eliminazione di ogni commento prescrittivo (come quello su appropriarsi). Debbo dire che la trattazione della voce riguardo nel Devoto-Oli è poco chiara.

Verissimo quel che dice sulla pronuncia di al riguardo. Tuttavia, come per *a lavoro, rimane scorretto l’uso della preposizione semplice.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5203
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Andrea Russo ha scritto:Mi sembra strano però che un dizionario (o vocabolario, come dice il frontespizio) come il Devoto-Oli non solo riporti la forma errata, ma addirittura non riporti quella giusta.
Un attimo, c’è un equivoco: nessuna forma errata, semplicemente manca il caso particolare in questione, ovvero: al riguardo = a quel riguardo = a riguardo di ciò. ;)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Mi permetto di aggiungere alla nitida messa a fuoco d’Infarinato che è possibile anche al riguardo di (il Battaglia recita «A, al riguardo di»); ma penso che nell’uso moderno prevalga a riguardo di.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

D'accordo, ma abbiamo (avete in realtà) detto che a riguardo è errato, e il caso di a riguardo di ciò che ha citato è un po' diverso, non è più la forma isolata.
E comunque date la problematicità della questione e l'incertezza di molti parlanti l'avrei inserita senza ombra di dubbio l'espressione al riguardo. A questo punto è una mancanza significativa.
Ultima modifica di Andrea Russo in data mar, 08 nov 2011 19:06, modificato 2 volte in totale.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, è una mancanza significativa. Andrebbe segnalata. Forse Teo potrebbe farlo.

P.S. Sicuramente già lo sa, ma lo ripeto: può correggere i refusi cliccando su «Modifica» in alto a destra nella finestra dei suoi messaggi. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Certo, è stata una svista (nemmeno a una seconda lettura me n'ero accorto!). La ringrazio della segnalazione.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Di nulla! :) Credo tuttavia che sia necessaria un’ulteriore modifica: ...date la problematicità della questione e l’incertezza di molti parlanti.... :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chiuso

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite