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Dal dialetto all'italiano

Inviato: lun, 25 gen 2010 15:05
di caio duilio
Nella zona bolognese viene comunemente usato il termine "rusco" per indicare l'immondizia, per cui si sente dire:"devo pagare la tassa del rusco". Quale può essere l'origine di questo termine e come può essere usato comunemente? Grazie per eventuali delucidazioni.

Inviato: lun, 25 gen 2010 17:00
di Marco1971
Il GRADIT registra, in questo senso (‘immondizia, sporcizia’), la variante femminile rusca (marcata RE sett.), che fa derivare dal latino medievale rūsca(m), di origine celtica.

I termini regionali si possono tranquillamente usare, nel parlato, nelle zone in cui hanno corso. Non si possono invece adoperare in scritti formali o in conversazioni con interlocutori provenienti da zone diverse (o bisognerà chiosarli: «cosí si chiama dalle nostre parti...»).

Inviato: ven, 29 gen 2010 12:31
di u merlu rucà
La base è il gallico rusca (REW 7456), attestato in glosse del IX sec., e in Italia dal X, con il significato originario di ‘scorza d’albero, corteccia’, che si è mantenuto in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia occidentale. Il significato assunto nel bolognese, cioè ‘spazzatura’, probabilmente trae origine da quello secondario di ‘cascami, polvere da concia’. La corteccia di alcuni alberi, infatti, veniva usata anticamente per la concia delle pelli e, nelle località di mare, anche per migliorare la resistenza delle reti alla corrosione marina.

Inviato: lun, 01 feb 2010 20:37
di caixine
Secondo me non si dovrebbe trascurare queste voci:

Crusca
http://www.etimo.it/?term=crusca

Brusca (bruscare)
http://www.etimo.it/?term=brusca

Rusco (ruscare)
http://www.etimo.it/?term=rusco

Inviato: lun, 01 feb 2010 22:58
di Marco1971
Gli accostamenti sono senz’altro suggestivi e interessanti. Ricordo però che il Pianigiani è un dizionario etimologico che risale all’inizio del Novecento (1907 stando alla mia edizione). Gli studi etimologici hanno fatto molta strada da allora, e rinnovo – inutilmente – il mio appello: non vi fidate ciecamente di vecchi dizionari etimologici.

Inviato: mar, 02 feb 2010 11:15
di caixine
Gentile Marco

sono il primo a non fidarmi ciecamente dei dizionari etimologici, sia antichi che moderni, ho messo il "link" al Pianigiani perchè mi pare sia l'unico disponibile in linea web e perchè la sua trattazione delle voci da me riportate è ricca di spunti, ovviamente ho in disponibilità anche i lavori etimologici di altri autori, tra cui quelli dell'incomparabile Giovanni Semerano (sul latino, sul greco antico e su alcune centinaia di voci moderne).

L'ambito o contesto lesicale fono-semantico della voce in oggetto è piuttosto vasto e il lavoro da farsi per diradare il caligo sulla sua etimologia, probabilmente, richiederebbe un'enormità di pagine, quasi un libro.

Grazie ancora!

Inviato: sab, 01 gen 2011 22:39
di Maxos
Ricerche mie nient'affatto sistematiche mi inducono a credere che il termine "rusco" sia corrente a partire dalla provincia di Reggio Emilia fino al resto dell'Emilia orientale.

Qui nell'occidente (Parma, ad ovest del fiume Taro) è invalso l'uso di "rudo" (italianizzato, in vernacolo lo scriverei "rûd") che oltre all'immondizia può indicare la sporcizia in genere.

Penso proprio che la parola derivi da "rudus,-eris" con esito normale rispetto all'italiano "rudere" e, a quanto pare, è una recente estensione semantica da una, tutt'ora corrente, espressione: "mâsa dal rûd" che indica la "montagnola di letame" che si raccoglie nelle aziende agricole, anche se l'etimologia mi suggerisce che il significato più antico fosse quello latino di montagnola di "rottura" (come si usa dire nel gergo edilizio).

Inviato: dom, 02 gen 2011 9:11
di caixine
Secondo gli autori di questo dizionario le voci “rusca” e “rüd(e)ra” appartengono a due filoni diversi e per etimologia e per semantica.

http://img340.imageshack.us/img340/7237 ... darufa.jpg


Condivido in parte la loro impostazione che porta le voci l'una a l’area latina (delle lingue italiche e non, affini al latino) e l’altra all’area celto-germanica (delle lingue affini al gallico e al tedesco); è giusto l’accostamento di “rudo” al latino ma, secondo me non è esatta la derivazione di “rudere”.. dal latino “rudus,-eris” anche perché esistono molte e più che sensate probabilità che sia la voce latina a derivare da voci d’area italica che si continuano nelle lingue o parlate dialettali parallelamente al latino e all’italiano (buona parte del lessico del latino arriva dalle lingue italiche, europee, mediterranee e semite): cit. - "mâsa dal rûd" che indica la "montagnola di letame" "rudo" (italianizzato, in vernacolo lo scriverei "rûd") - è voce che potrebbe benissimo risalire o ridiscendere all’Età del Bronzo e all’area delle terremare o della prima agricoltura intensiva con uso di concime terragno e animale:
http://www.continuitas.org/intro.html
http://www.continuitas.org/textsauthor.html#alinei

http://www.continuitas.org/texts/alinei_confini.pdf
(“rudus” a pagina 16 e 17)


Rusca” è probabile che abbia a che fare con “crusca” (come “cruscate” e l’accademia toscana) e che siano voci magari d’area germanica più che gallica, può darsi che sia voce gallo-celta prestata sia all’area italica che germanica già in tempi remoti e preistorici (? da indagare o approfondire)

Crusca
http://www.etimo.it/?term=crusca
Brusca (bruscare)
http://www.etimo.it/?term=brusca
Rusco (ruscare)
http://www.etimo.it/?term=rusco

http://www.castellomasegra.org/saggi/Bracchi2.pdf
(sulla voce rusca a pagina 12)

Pensate che il cognome Alighieri (del Dante) è d’area germanica, come pure Leopardi (del Giacomo) e persino Garibaldi (del Bepi), anche Berlinguer (del sardo germanico Enrico) sono cognomi d’area etno-linguistico-culturale germanica.

Anche questo “rusca” è della famiglia:
http://www.illagomaggiore.com/733,News.html
http://www.amossola.it/MuseiOssola/inde ... amino.html
io stesso di mestiere o professione faccio il rusca (spazzacamino o scoacamin).