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«Come si» o «come se si»
Inviato: lun, 08 feb 2010 18:46
di Frankkoll
Ciao a tutti,
vorrei sapere se è corretto omettere il "se" in casi del tipo: "come se si trattasse di" che risulterebbe: "come si trattasse di".
Grazie
Frank
Inviato: lun, 08 feb 2010 19:03
di Marco1971
Salve, e benvenuto!
Sí, si può omettere il ‘se’.
Grazie, ma il motivo?
Inviato: lun, 08 feb 2010 20:20
di Frankkoll
Grazie, mi sapresti dire qualcosa in più? Vorrei capire bene il motivo. Quindi è corretto anche "come avesse", "come facesse", ecc.? Ed è per lo stesso motivo per cui si può iniziare una frase ipotetica con "Avessi..." senza usare il "se"? Il "se" può essere sempre omesso? Perché invece non si può omettere in casi come "se lo farà" o "se sono arrivati"? Dipende dal tempo del verbo?
Mi piacerebbe anche sapere da dove viene la tendenza a ometterlo, quale delle due versioni è più antica e quale più moderna.
Frank
Inviato: lun, 08 feb 2010 20:57
di Marco1971
Per quanto riguarda l’antichità, possiamo dire che i due costrutti si alternano nell’uso sin dalle origini:
In un boschetto trova’ pasturella
più che la stella – bella, al mi’ parere.
Cavelli avea biondetti e ricciutelli,
e gli occhi pien’ d’amor, cera rosata;
con sua verghetta pasturav’agnelli;
[di]scalza, di rugiada era bagnata;
cantava come fosse ’namorata:
er’adornata – di tutto piacere. (Cavalcanti,
Poesie, 46)
Et questo appare manifestamente in alcuno savio che non sia parlatore, dal quale se noi domandassimo uno consiglio certo no-llo darebbe tosto cosìe come se fosse bene parlante. (Latini,
La rettorica, Argom. 3)
Quando è possibile omettere il ‘se’? Nelle frasi introdotte da
come se e in quelle ipotetiche con la protasi al congiuntivo imperfetto o trapassato (ma non al presente o al futuro):
(Se) fossi io al tuo posto, lo licenzierei subito.
(Se) non ci fosse stato lui, non avremmo combinato nulla. (Esempi tratti dal DISC, ossia Sabatini-Coletti.)
Lo stesso DISC fa notare che l’omissione del ‘se’ produce un effetto di maggior enfasi.
Quanto all’origine, infine, di tale omissione, immagino che si debba ascrivere al fenomeno dell’ellissi, per il quale si fa economia d’una parola non strettamente necessaria, affidando, in questo caso, al tempo verbale il chiarimento semantico. Si veda anche l’omissione del ‘che’ congiunzione (
penso [che] sia meglio tacere, ecc.).
P.S. La convenzione di questo foro è di darsi del lei.

Inviato: lun, 08 feb 2010 21:34
di Frankkoll
Caro Marco,
la ringrazio molto per la risposta davvero esaustiva. Mi permetterei di chiederle ancora quale delle due forme trova più bella o più adatta a quale contesto.
Frank
Inviato: lun, 08 feb 2010 21:43
di Marco1971
Di nulla!

Personalmente, avverto piú letteraria l’omissione del ‘se’ nel costrutto con
come se. E generalmente concordo con il DISC sulla maggiore enfasi. Quindi, direi che in uno stile formale è forse preferibile non ometterlo, riservando l’omissione a contesti letterari o emotivi.