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Compendio
Inviato: mar, 07 mar 2006 9:00
di Bue
Scusate la sfacciata richiesta di aiuto.
Io avevo tradotto "(definitive) survey of the theory of relativity" come "un compendio della teoria della relatività"
(si tratta di un articolo scritto da Pauli in gioventù).
La redattrice che ha rivisto la traduzione ha corretto in "compendio alla teoria".
Ora, ho cercato sullo Zingarelli e sul Garzanti e non trovo esemplificato né descritto il caso di "compendio a", che a me suona come "complemento di", ossia qualcosa di aggiuntivo, non un riassunto come invece nel caso in questione.
Grazie per l'eventuale aiuto.
Inviato: mar, 07 mar 2006 10:43
di bubu7
Compendio, anche secondo il GRADIT, è un sinonimo di
riassunto,
trattazione sintetica. Quindi si fa il compendio
di e non
a qualcosa.

Inviato: mar, 07 mar 2006 10:53
di Incarcato
Concordo con Bubu7 (e con il GRADIT).
Inviato: mar, 07 mar 2006 10:58
di Bue
Grazie mille. In particolare credo di ricordare che nel caso specifico fosse un articolo per una voce di enciclopedia. Mi confermate che compendio va bene?
Inviato: mar, 07 mar 2006 11:07
di bubu7
Bue ha scritto:Grazie mille. In particolare credo di ricordare che nel caso specifico fosse un articolo per una voce di enciclopedia. Mi confermate che compendio va bene?
A mio parere, soprattutto nel significato di 'trattazione sintetica',
compendio traduce bene
survey.

Inviato: mar, 07 mar 2006 11:14
di Incarcato
Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
Inviato: mar, 07 mar 2006 11:22
di Bue
Incarcato ha scritto:Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
Mah, no non mi sembra il caso... si tratta di un libro divulgativo di fisica.
Inviato: mar, 07 mar 2006 22:56
di Marco1971
Incarcato ha scritto:Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
Bellissimo
epítome, caro Incarcato. Mi permetto solo di precisare, per chi intendesse usare questa parola, che è femminile, come
acme.
Concordo con quanto è stato detto fin qui:
compendio di, non
a, e nessun letterato smentisce questa costruzione.

Inviato: mer, 08 mar 2006 11:10
di Incarcato
Marco
dixit:
Mi permetto solo di precisare, per chi intendesse usare questa parola, che è femminile, come acme.
...e come
asma, che da molti si crede maschile.
Inviato: mer, 08 mar 2006 17:15
di Marco1971
Incarcato ha scritto:...e come asma, che da molti si crede maschile.
Veramente, caro Incarcato,
asma s’impiega piú correttamente al maschile, essendo neutro sia in greco sia in latino, e cosí nell’uso scientifico (
asma cardiaco, asma uterino, asma isterico, asma uremico, asma allergico), anche se nell’uso comune si fa femminile.
Segnalo altre parole dal genere spesso dubbio.
Sono (preferibilmente) maschili:
amàlgama, purè, soprano.
E (preferibilmente) femminili:
ambàge, gala, retrobottega.
Inviato: mer, 08 mar 2006 17:35
di Bue
Marco1971 ha scritto:Incarcato ha scritto:Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
Bellissimo
epítome, caro Incarcato.
Ma davvero potrei scrivere che Pauli scrisse un'epitome della teoria della relativita`? Non lo scriverei mai (in un libro che parla di fisica cercando di evitare formule parole "difficili" scientifiche anche dove sarebbero opportune, sarebbe un controsenso mettere invece paroloni "letterari"), ma chiedo per sapere come si dovrebbe usare la parola. Davvero se leggo ad esempio le pagine della Treccani sulla relativita` o sulla teoria dell'evoluzione sto leggendo un'epitome?
Inviato: mer, 08 mar 2006 17:43
di Incarcato
Grazie Marco, qui l'ho sparata grossa. Mi scuso della svista.

Inviato: gio, 09 mar 2006 10:27
di bubu7
Incarcato ha scritto:Grazie Marco, qui l'ho sparata grossa. Mi scuso della svista.

A sua parziale consolazione le posso dire che diversi vocabolari (tra cui il DISC) danno come genere preferibile per la parola, il femminile.
Nell’inserto grammaticale del GRADIT viene però chiarito che, nel linguaggio medico, il termine è usato specialmente al maschile.
Infine, l’espressione di
Marco1971, “nell’uso comune si fa femminile” andrebbe integrata con “e nella nostra tradizione letteraria”, almeno secondo quanto evinco dall’interrogazione della base dati della LIZ 4.0.
Quindi, secondo me, se vogliamo seguire la nostra tradizione letteraria, il termine va fatto femminile, se ci vogliamo adeguare all’uso più frequente in campo medico, il termine sarà maschile.
Il Battaglia potrebbe fornire ulteriori indicazioni e smentire o meno queste mie ultime affermazioni…

Inviato: gio, 09 mar 2006 10:40
di Marco1971
In antico c’era addirittura la forma maschile asmo; Leopardi usa asma al maschile, Pellico al femminile; gli altri esempi del Battaglia non permettono di riconoscere il genere.
Inviato: gio, 09 mar 2006 10:45
di bubu7
Bue ha scritto: Davvero se leggo ad esempio le pagine della Treccani sulla relativita` o sulla teoria dell'evoluzione sto leggendo un'epitome?
Secondo me, no.
Epitome è sinonimo di
compendio nel significato di 'riassunto (e semplificazione) di un testo o delle opere di un autore' e non di 'trattazione sintetica di un argomento'.
Quindi, nel caso delle pagine della Treccani, si può parlare di
compendio, di
panoramica ma non di
epitome.
