Pagina 2 di 2

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: lun, 14 ago 2023 9:53
di Tommaso
Ma scusate, mi dite quali sono le fonti che con certezza vi fanno dire quale sia la pronuncia corretta di una parola? Ora io capisco che la forma scritta la si possa ritrovare in testi, ma la pronuncia chi ha l’autorità per dire quale sia giusta? Se la motivazione deve essere: “io son fiorentino e la nonna della mia nonna pronunciava proSSutto anziché proSutto, quindi la pronuncia corretta è quella”, io mi dissocio da tali verità calate dall’alto o dalla fantasia.

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: lun, 14 ago 2023 10:48
di Infarinato
Forse, prima di porre un tale quesito, Lei dovrebbe leggersi le centinaia d’interventi sull’argomento pubblicati in questo fòro, o perlomeno un buon manuale di fonetica storica della lingua italiana.

L’italiano è sostanzialmente il fiorentino aureo del Trecento con apporti quattro-cinquecenteschi del fiorentino argenteo e poi del fiorentino ottocentesco, cui si aggiungono infine quelli della letteratura e della radiotelevisione italiane del secolo scorso.

La pronuncia della lingua italiana, per essere coerente, deve pertanto seguire la pronuncia fiorentina/toscana (e, in certa misura, romana, visto che il romanesco moderno è un dialetto toscan[izzat]o), depurata di alcuni tratti fonetici che non sono mai passati [perlomeno, non ufficialmente, anche se alcuni di essi avrebbero forse dovuto] alla lingua nazionale.

Alcuni esempi della fiorentinità dell’italiano? La prima plurale del presente indicativo in ‑iamo: se l’italiano non fosse [sostanzialmente] il fiorentino, diremmo tutti amamo, tememo, sentimo invece di amiamo, temiamo, sentiamo.

Scriviamo inoltre dabbene, daccapo, dappertutto etc. perché in fiorentino/toscano la preposizione da produce raddoppiamento fonosintattico.

Cosí lo sci di ascia, lo gn di ragno e lo gli di aglio sono pronunciati rafforzati in quanto coerenti esiti fiorentini dei corrispondenti nessi consonantici latini.

E non mi soffermerò sulle ragioni di fonetica storica della pronuncia chiusa o aperta della e e della o, di quella sorda o sonora di s z, per le quali può leggersi le relative pagine del DOP, a partire da questa.

P.S. Benvenuto! :)

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: lun, 14 ago 2023 10:56
di andrea scoppa
Tommaso ha scritto: lun, 14 ago 2023 9:53 Ma scusate, mi dite quali sono le fonti che con certezza vi fanno dire quale sia la pronuncia corretta di una parola? […] Se la motivazione deve essere: “io son fiorentino e la nonna della mia nonna pronunciava proSSutto anziché proSutto, quindi la pronuncia corretta è quella”, io mi dissocio da tali verità calate dall’alto o dalla fantasia.
Oggi com’oggi, il DOP è la fonte giudicata piú autorevole. Badi, però, che la nonna fiorentina la imbrocca pressoché sempre. :wink:

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: lun, 14 ago 2023 11:43
di Tommaso
Se esistesse una radice latina della parola la fonetica sarebbe quasi certa, ma in assenza è molto discutibile se sciu si debba pronunciare forte o debole. Se ci atteniamo alla Crusca, la prima forma scritta non è prosciutto ma preciutto. La lingua italiana è una lingua viva, cambia nella grafia e tanto più nella pronuncia. Purtroppo non abbiamo una fonte certa della pronuncia, quindi tutte sono ipotesi. Quindi non potendo sapere quale fosse la pronuncia corretta della parola, la mia opinione è di prendere come valide entrambe. Io trovo arrogante arroccarsi su delle tesi e dargli valore di verità assoluta quando non ci sono le prove… Poi miliardi di persone credono in Dio senza nessuna prova, quindi io mi adeguo a Voi esperti. 😀

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: lun, 14 ago 2023 12:10
di andrea scoppa
Tommaso ha scritto: lun, 14 ago 2023 11:43 [È] molto discutibile se sciu si debba pronunciare forte o debole.
In questo secolo, per l’italiano [canonico] non si discute: la pronunzia debole è impossibile, in tutt’i casi.

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: mer, 16 ago 2023 11:48
di domna charola
andrea scoppa ha scritto: lun, 14 ago 2023 12:10
Tommaso ha scritto: lun, 14 ago 2023 11:43 [È] molto discutibile se sciu si debba pronunciare forte o debole.
In questo secolo, per l’italiano [canonico] non si discute: la pronunzia debole è impossibile, in tutt’i casi.
Domanda non polemica: come si concilia ciò col fatto che in genere viene pronunciato nella maniera sbagliata, cioè: scopro adesso che esiste un'altra pronuncia che è quella corretta, e che non ricordo di aver mai sentito.
A quale punto l'uso diffuso può aspirare a modificare le regole della lingua? Ovvero, possono esistere i "punti di svolta" in cui un qualche uso errato diviene talmente preponderante da far scomparire l'originario uso corretto?

p.s. tralascio le considerazioni sulla pronuncia "affettata" del prosciutto, che mi si sono materializzate in mente nel leggere la parte più antica del filone... :lol:

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: mer, 16 ago 2023 13:26
di Tommaso
Il problema, secondo me, è trovare la fonte certa della pronuncia. Ai miei ragazzi al liceo che pronunciano prosciutto con la s debole, cosa dico? La dovete pronunciare forte perché Andrea scoppia ha scritto che non si discute?. Qualcuno conosce un testo antico fiorentino dove si chiarisce questo? Dirò di più, senza nessuna presunzione di verità, ma giocando con l’etimologia della parola si potrebbe pensare che la forma presciutto, utilizzata spesso anche nei testi, avesse il senso di pre~sciutto , e la sciutta o sciugna è il modo toscano di dire grasso, quindi: ciò che viene prima del grasso. Sciugna ha una pronuncia debole ; perciò paradossalmente la pronuncia debole di prosciutto potrebbe essere considerata più corretta.

Re: Pronuncia moderna o solo un errore?

Inviato: mer, 16 ago 2023 16:56
di andrea scoppa
Tommaso ha scritto: mer, 16 ago 2023 13:26 Sciugna ha una pronuncia debole; perciò paradossalmente la pronuncia debole di prosciutto potrebbe essere considerata più corretta.
Mi tolga una curiosità: «prescelto» come lo pronunzia? Ignoro di quale regione sia lei, ma in fiorentino, in toscano, in italiano, ci creda o no, si dice con uno sc «forte» (v. qui). Non sequitur. :P