Pagina 1 di 1

Scherzare

Inviato: mer, 15 mar 2006 16:18
di Federico
Sono rimasto indietro io o scherzare è intransitivo e non può essere pertanto usato nel senso di schernire, prendere in giro (e simili)?
Perché oggi fa bella mostra di sé nella prima pagina del Corriere Milano un "lo scherza".
Che stia guadagnando legittimità? O forse ho frainteso, magari il giornalista ha fatto apposta... :?

Inviato: mer, 15 mar 2006 16:35
di Moxnox
Dal De Mauro in linea: 6 v.tr. BU canzonare: i colleghi lo scherzano sempre.

Inviato: mer, 15 mar 2006 16:50
di Infarinato
Moxnox ha scritto:Dal De Mauro in linea: 6 v.tr. BU canzonare: i colleghi lo scherzano sempre.
Registrato anche da Devoto-Oli e Sabatini-Coletti, che, però, specificano «dialettale» (e dal Garzanti in linea con la marca d’uso «regionale»)…

Inviato: mer, 15 mar 2006 16:55
di Federico
Ah, bene.
Quando andavo alle elementari io era considerato un orrore (le maestre avranno 55-60 anni adesso, se c'entra).

Inviato: mer, 15 mar 2006 18:02
di Marco1971
Aggiungo che anche il Battaglia dice «regionale» l’uso transitivo di scherzare. Vi riporto, per puro piacere, le citazioni.
Panzini [1905], IV-436: ‘Scherzare’: usano a Milano questo verbo transitivamente: scherzare uno, nel senso di farsi giuoco o beffe di qualcuno, minchionare, canzonare, e non solo nel dialetto, ma altresí nel linguaggio familiare; idiotismo a cui non è facile sottrarsi, comunissimo, ad esempio, nelle scuole.

Cardarelli, 181: Chi perciò intendesse ‘scherzarmi’, come si dice in Lombardia, potrei rispondere che per avere un bel paio di corna non è necessario essere di Corneto.

G. Raimondi, 6-198: Un fattorino lo scherzava, dicendogli in dialetto: «Ma guarda, ‘cagnen’, che hai perduto le gambe».

Pavese, 1-113: Solo Talino aveva il muso come me; sembrava che sapesse qualcosa; ma Vinverra era allegro e ci scherzava tutti due. [‘Tutti due’ è frequente in Pavese.]

Fenoglio, 1-I-1286: Gli ufficiali, i colleghi, ti scherzano e ti punzecchiano in mille modi.