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Povero giglio!

Inviato: lun, 05 apr 2010 18:18
di Marco1971
Costernante. Altra parola non trovo per descrivere la lingua di questo documento, da cui traggo le seguenti frasi, suggerendo in verde come si sarebbe potuto dire italianamente.

L’intervento di restyling si è reso necessario per individuare una forma univoca ed esclusiva del giglio... -> L’intervento di rimodellamento...

...si è posta fin da subito il quesito essenziale e ha individuato il primo fondamentale step: la definizione di quel simbolo araldico... -> ...la prima fondamentale tappa...

...ogni giglio con scudo corrispondente a quella dettagliata dicitura, astraendo dunque da un preciso lay out. -> ...astraendo da una precisa disposizione.

Il blu dello scudo viene rappresentato dal raster di linee orizzontali e l’oro dal bianco punteggiato di nero. -> ...dalla trama di linee orizzontali...

...alcuni dei quali addirittura seguono criteri di brand image... -> ...criteri d’immagine di marca...

FIRENZE è composto da un lettering che trae origine dal carattere tipografico disegnato da Claude Garamond... -> ...da una combinazione di lettere... (Qui si potrebbe coniare, sul modello del francese lettrage, il tecnicismo letteraggio.)

...per riprodurre la firma del Comune su flyer, pieghevoli, ecc. -> ...su volantini, pieghevoli, ecc.

Art director... -> Direttore artistico

Graphic design... -> Realizzazione grafica

Mi sembra che, nelle frasi qui sopra riprodotte, non vi fosse nessuna necessità di usare termini inglesi. Oppure?

Ma la cosa che ancor piú mi costerna è – e passiamo agli strati profondi della lingua, i fatti di sintassi, essendo quelli di lessico considerati strati superficiali – l’impiego sempre maggiore di parole come inerente, attinente, ecc. senza l’obbligatoria preposizione ‘a’ (nel documento inerente ricorre tre volte orbo di preposizione):

...tutta la questione inerente l’origine del simbolo...; ...inerente tutta la casistica dell’immagine coordinata...; ...in un manuale d’uso inerente i materiali interni... -> ...inerente all’origine...; ...inerente a tutta la casistica...; ...inerente ai materiali...

Povero giglio...

Allarmismo ingiustificato? A voi la parola.

Inviato: mar, 06 apr 2010 16:18
di Ferdinand Bardamu
Questo testo, come molti altri redatti dalle "menti superiori" di quella fucina di ignoranza e banalità chiamata inglesemente (tanto per cambiare) marketing, "brilla" non soltanto per l'insipienza dell'uso di forestierismi inutili, come lei, Marco, ha sottolineato, ma anche per la sciatteria dello stile.

Purtroppo mala tempora currunt: se voci ufficiali, come i siti dei comuni e i mezzi d'informazione, indulgono all'uso di parole straniere quando il corrispettivo italiano è a portata di mano, se il "custode" del corpo linguistico, per così dire, inocula scelleratamente in quel corpo un veleno di cui è difficilissimo liberarsi, allora che speranze abbiamo di sentire sulle bocche dei ragazzini tele- e rete-dipendenti un italiano finalmente "puro"?

Inviato: mer, 07 apr 2010 0:20
di Marco1971
Nessuna speranza, purtroppo, gentile Ferdinand. :( I pochi che si salveranno saranno i ragazzini che avranno avuto maestri dòtti e dal buon gusto...

Re: Povero giglio!

Inviato: dom, 06 nov 2011 16:55
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:...si è posta fin da subito il quesito essenziale e ha individuato il primo fondamentale step: la definizione di quel simbolo araldico... -> ...la prima fondamentale tappa...
Ormai sembra che il termine step stia dilagando. Passando dal giglio a qualcosa di più "basso", nelle istruzioni del flacone per le lenti a contatto leggo: <<Step>>, <<Step>>, ecc. Ora dico: ma era così difficile scrivere <<primo>> o anche solo 1), 2), ecc.? Non mi sembra un prestito necessario, anzi. Per di più che così lo si mette sotto gli occhi di tutti.

Inviato: dom, 06 nov 2011 18:31
di Carnby
Ho letto il fascicoletto in PDF. Uno scempio della lingua fatto dall'amministrazione della città che più di tutte le altre dovrebbe avere a cuore la tutela dell'italiano.

Re: Povero giglio!

Inviato: ven, 25 nov 2011 3:39
di .Silvia.
Andrea Russo ha scritto:Passando dal giglio a qualcosa di più "basso", nelle istruzioni del flacone per le lenti a contatto leggo: <<Step>>, <<Step>>, ecc. Ora dico: ma era così difficile scrivere <<primo>> o anche solo 1), 2), ecc.? Non mi sembra un prestito necessario, anzi.
In questo caso, potrebbe trattarsi anche di una svista nella localizzazione delle istruzioni del prodotto (se di provenienza estera). Ma se ognuno facesse bene il proprio lavoro, certe cose non succederebbero. Forse meno grave del chirurgo che dimentica pinze o cotone nello stomaco del paziente, ma pur sempre biasimevole.

Inviato: ven, 25 nov 2011 10:33
di Carnby
Non è una svista, step viene usato effettivamente da molti «ganzi» che credono così di essere più «moderni».

Inviato: ven, 25 nov 2011 11:41
di .Silvia.
Non ho informazioni sufficienti per poter giudicare con certezza il caso segnalato da Andrea Russo. Forse svista (capita con i simboli noti come "placeholder", che spesso non sono visibili ai traduttori, e vengono usati per due ragioni principali: garantire la consistenza terminologica e risparmiare denaro), forse scelta di un traduttore pigro o sciatto e di un revisore altrettanto negligente, forse ancora scelta "ganza".

Inviato: ven, 25 nov 2011 11:53
di Carnby
Guardi che questa sciatta negligenza nell'accettare qualsiasi forestierismo è dilagante in parecchi settori, anche in quelli che dovrebbero essere in qualche modo «culturali» come l'editoria (e step è uno di quelli più in voga e fastidiosi, forse promosso dall'omonimo esercizio o apparecchio ginnico). Non ha nulla a che fare con simboli invisibili ai traduttori: step viene usato nel linguaggio corrente o pseudospecialistico. E pensare che negli anni '90 nessuno usava, tanto per dirne una, location: nelle riviste di videogiochi si scriveva «locazione»; forse non era il miglior traducente, ma almeno si provava a tradurre o adattare.

Inviato: ven, 25 nov 2011 12:05
di .Silvia.
La lascio alle Sue certezze.

Inviato: ven, 25 nov 2011 13:03
di Carnby
.Silvia. ha scritto:La lascio alle Sue certezze.
L'ho sentito con i miei orecchi, se lei ha qualche controprova da offrirmi sarò lieto di ascoltarla.

Inviato: ven, 25 nov 2011 13:06
di .Silvia.
Carnby ha scritto:L'ho sentito con i miei orecchi, se lei ha qualche controprova da offrirmi sarò lieto di ascoltarla.
Non lo metto in dubbio, ma questo non significa che sia sempre così. Ci possono essere diverse ragioni alla base. Lei ne ha citata una. Io ho spiegato quali possano essere le altre. Tutto qui.

Se il cavallo è zoppo, forse è per vecchiaia. O forse si è ferito al galoppo. O forse qualcuno l'ha intenzionalmente ferito. Perché sostenere SOLO una verità, quando più d'una è possibile?

Re: Lettering (era: Povero giglio!)

Inviato: lun, 10 ago 2015 0:09
di Carnby
Marco1971 ha scritto:FIRENZE è composto da un lettering che trae origine dal carattere tipografico disegnato da Claude Garamond... -> ...da una combinazione di lettere... (Qui si potrebbe coniare, sul modello del francese lettrage, il tecnicismo letteraggio.)
È attestato letterizzazione sul Manuale del desktop publishing [sic] edito da Zanichelli e curato da Edigeo.