Povero giglio!
Inviato: lun, 05 apr 2010 18:18
Costernante. Altra parola non trovo per descrivere la lingua di questo documento, da cui traggo le seguenti frasi, suggerendo in verde come si sarebbe potuto dire italianamente.
L’intervento di restyling si è reso necessario per individuare una forma univoca ed esclusiva del giglio... -> L’intervento di rimodellamento...
...si è posta fin da subito il quesito essenziale e ha individuato il primo fondamentale step: la definizione di quel simbolo araldico... -> ...la prima fondamentale tappa...
...ogni giglio con scudo corrispondente a quella dettagliata dicitura, astraendo dunque da un preciso lay out. -> ...astraendo da una precisa disposizione.
Il blu dello scudo viene rappresentato dal raster di linee orizzontali e l’oro dal bianco punteggiato di nero. -> ...dalla trama di linee orizzontali...
...alcuni dei quali addirittura seguono criteri di brand image... -> ...criteri d’immagine di marca...
FIRENZE è composto da un lettering che trae origine dal carattere tipografico disegnato da Claude Garamond... -> ...da una combinazione di lettere... (Qui si potrebbe coniare, sul modello del francese lettrage, il tecnicismo letteraggio.)
...per riprodurre la firma del Comune su flyer, pieghevoli, ecc. -> ...su volantini, pieghevoli, ecc.
Art director... -> Direttore artistico
Graphic design... -> Realizzazione grafica
Mi sembra che, nelle frasi qui sopra riprodotte, non vi fosse nessuna necessità di usare termini inglesi. Oppure?
Ma la cosa che ancor piú mi costerna è – e passiamo agli strati profondi della lingua, i fatti di sintassi, essendo quelli di lessico considerati strati superficiali – l’impiego sempre maggiore di parole come inerente, attinente, ecc. senza l’obbligatoria preposizione ‘a’ (nel documento inerente ricorre tre volte orbo di preposizione):
...tutta la questione inerente l’origine del simbolo...; ...inerente tutta la casistica dell’immagine coordinata...; ...in un manuale d’uso inerente i materiali interni... -> ...inerente all’origine...; ...inerente a tutta la casistica...; ...inerente ai materiali...
Povero giglio...
Allarmismo ingiustificato? A voi la parola.
L’intervento di restyling si è reso necessario per individuare una forma univoca ed esclusiva del giglio... -> L’intervento di rimodellamento...
...si è posta fin da subito il quesito essenziale e ha individuato il primo fondamentale step: la definizione di quel simbolo araldico... -> ...la prima fondamentale tappa...
...ogni giglio con scudo corrispondente a quella dettagliata dicitura, astraendo dunque da un preciso lay out. -> ...astraendo da una precisa disposizione.
Il blu dello scudo viene rappresentato dal raster di linee orizzontali e l’oro dal bianco punteggiato di nero. -> ...dalla trama di linee orizzontali...
...alcuni dei quali addirittura seguono criteri di brand image... -> ...criteri d’immagine di marca...
FIRENZE è composto da un lettering che trae origine dal carattere tipografico disegnato da Claude Garamond... -> ...da una combinazione di lettere... (Qui si potrebbe coniare, sul modello del francese lettrage, il tecnicismo letteraggio.)
...per riprodurre la firma del Comune su flyer, pieghevoli, ecc. -> ...su volantini, pieghevoli, ecc.
Art director... -> Direttore artistico
Graphic design... -> Realizzazione grafica
Mi sembra che, nelle frasi qui sopra riprodotte, non vi fosse nessuna necessità di usare termini inglesi. Oppure?
Ma la cosa che ancor piú mi costerna è – e passiamo agli strati profondi della lingua, i fatti di sintassi, essendo quelli di lessico considerati strati superficiali – l’impiego sempre maggiore di parole come inerente, attinente, ecc. senza l’obbligatoria preposizione ‘a’ (nel documento inerente ricorre tre volte orbo di preposizione):
...tutta la questione inerente l’origine del simbolo...; ...inerente tutta la casistica dell’immagine coordinata...; ...in un manuale d’uso inerente i materiali interni... -> ...inerente all’origine...; ...inerente a tutta la casistica...; ...inerente ai materiali...
Povero giglio...
Allarmismo ingiustificato? A voi la parola.