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«Body copy»

Inviato: ven, 16 apr 2010 12:01
di AmorEst
Nel linguaggio della pubblicità il body copy è il testo che accompagna l'immagine di un annucio e serve a spiegare, completare o dettagliare il titolo, la frase a effetto (cioè la head line).

Penso che in italiano si possa rendere tranquillamente con informativa o corpo descrittivo.

Che ne pensa il fòro?

Inviato: ven, 16 apr 2010 12:49
di Marco1971
Mi sembra che vada benissimo. Una curiosità: il GRADIT dice che body copy è maschile (come istintivamente mi è venuto), ma su Wikipedia è usato al femminile… :?

Inviato: lun, 13 dic 2010 19:01
di Ferdinand Bardamu
Corpo descrittivo mi piace assai (meglio d'informativa, che rimanda piuttosto a contesti burocratici).

La questione dei traducenti del gergo pubblicitario m'interessa molto, occupandomi io (anche) di scrittura pubblicitaria. Anche da pubbliredattore faccio «obiezione di coscienza» verso i forestierismi.

Anche perché l'alternativa sarebbe un'oscurità comunicativa che sfocia nel ridicolo e nella macchietta. Un presunto anonimo pubblicitario ha dichiarato al Fatto Quotidiano:
In Italia si continua a fare pubblicità, mentre all’estero si fa advertising[.]
Al meglio delle mie conoscenze, advertising è l'equivalente inglese di pubblicità: «the action of calling something (as a commodity for sale, a service offered or desired) to the attention of the public esp. by means of printed or broadcast paid announcements» secondo il Webster.

Una tale dichiarazione, che vorrebbe fornire un acuto spunto critico, scade invece nella melensaggine.

Perdonate il fuori tema.

Inviato: lun, 13 dic 2010 23:21
di Brazilian dude
E l'affermazione è falsa. In Brasile si fa publicidade. :)

Inviato: mar, 14 dic 2010 1:26
di Marco1971
Ferdinand Bardamu ha scritto:Una tale dichiarazione, che vorrebbe fornire un acuto spunto critico, scade invece nella melensaggine.
Condivido, caro Ferdinand, e lei lo sa.

Non prenderei, tuttavia, il dizionario Merriam-Webster come riferimento, visto che descrive l’uso dell’inglese d’America. Ce ne sono di ottimi, come l’Oxford Advanced, il Cambridge Advanced e il COBUILD (il mio preferito :)).

Inviato: mar, 14 dic 2010 6:26
di Ferdinand Bardamu
La ringrazio dei suggerimenti bibliografici, che vanno dritti fra i preferiti. Confesso di aver preso e consultato il primo dizionario d'inglese (cartaceo) a portata di mano (ma sospetto che l'anonimo «creativo» volesse fà' l'americano :mrgreen: )

Inviato: mar, 14 dic 2010 8:43
di Brazilian dude
visto che descrive l’uso dell’inglese d’America.
E qual è il problema con l’inglese d’America?

Inviato: mar, 14 dic 2010 10:19
di Marco1971
Where do you start? :D

Inviato: mar, 14 dic 2010 10:42
di Brazilian dude
You go ahead.

Inviato: mar, 14 dic 2010 12:20
di Marco1971
Scherzi a parte, si tratta di una delle varianti d’inglese parlate nel mondo, che non corrisponde all’inglese internazionale per vari fatti di lessico, di sintassi e di fonetica. Noi siamo europei. :)

Inviato: mar, 14 dic 2010 13:11
di Brazilian dude
Io no.

Inviato: mer, 15 dic 2010 9:33
di u merlu rucà
Domanda: nelle scuole europee si insegna generalmente l'inglese britannico, in quelle centro e sudamericane si insegna quello statunitense?

Inviato: mer, 15 dic 2010 14:16
di Brazilian dude
Si insegna inglese, ma la qualità dell'insegnamento è bassissima. Non so se si possa dire che è britannico o americano, il che anche mi sembra completamente irrilevante. I libri sono inglesi o americani, la maggioranza americani, ma ci sono anche quei brasiliani, pochi, direi, e gli insegnanti parlano, quando parlano, secondo le proprie capacità.

Inviato: mer, 15 dic 2010 14:21
di Marco1971
Posso parlare solo per la Svizzera. Qui s’insegna l’inglese britannico, che differisce sensibilmente da quello americano.

Inviato: mer, 15 dic 2010 19:31
di u merlu rucà
Infatti, per esempio, in molti annunci pubblicitari italiani, in rete, sull'affitto di appartamenti, nel testo inglese vengono inseriti sia flat che apartment.