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Un aiuto sugli accenti gravi e acuti (per romanzo)

Inviato: mar, 27 apr 2010 12:53
di vincenzo.malara
CIAO A TUTTI

HO QUESTO PROBLEMA MADORNALE DA RISOLVERE DI GRAMMATICA.

Sto completando l’editing di un romanzo che sto per pubblicare. Avevo già consegnato la bozza finale alla casa editrice, con un editing curato da un agente letterario. Da alcune osservazioni però mi hanno fatto notare che ci sono degli accenti usati in modo errato. Già mi ero accorto che il programma di correzione automatico di word li segnava rosso ma ero convinto che la correzione fosse stata fatta.

Nel mio testo ci sono segnati accenti su parole

C’é
tornó
suonó
afferró
avvicinó
ci saró
guardó
peró
continuó
guardó


Tutte parole in cui è stato lasciato l’accento acuto.

Devo cambiarlo in grave?

Tutte?

Sono molto confuso e preoccupato.

Come devo fare?

Grazie :(

Vincenzo

Inviato: mar, 27 apr 2010 13:05
di Ferdinand Bardamu
Caro Vincenzo,

invitandola a evitare di scrivere frasi interamente in maiuscolo (ché, secondo il galateo della rete, ciò equivale a gridare), le confermo che tutte le parole da lei elencate vanno scritte con l'accento grave anziché acuto, giacché le e e o accentate in questo caso sono rispettivamente anteriori e posteriori semiaperte. Quindi, si dovrà scrivere: «c'è», «tornò», «suonò», «afferrò», «avvicinò», «ci sarò», «guardò», «però», «continuò».

P.S. Dacché il presente foro è dedicato alla tutela della lingua italiana dal dilagare dei forestierismi, la esorto altresí a consultare la lista di traducenti presente sul sito.

Inviato: gio, 29 apr 2010 16:23
di Fabio48
Gentile Vincenzo,
a proposito di correzioni, se posso permettermi, io personalmente avrei scritto: "Ho questo problema madornale di grammatica da risolvere".
Il "però" successivo è un inciso e quindi ritengo che non avrebbe guastato inserirlo tra le virgole.
Infine, avrei messo una virgola anche prima del "ma".

Probabilmente sono troppo "scolastico", ma ritengo che certe libertà nello scrivere, siano veramente pochi quelli che se le possano permettere.

Con tutto questo, le auguro con tutto il cuore di avere fortuna con il suo romanzo e di potersi permettere, in futuro, tutte le libertà che vuole.

Con simpatia.

Inviato: mer, 05 mag 2010 10:45
di methao_donor
Gentile Vincenzo,
io le consiglio di richiedere una seconda revisione da un editore, agente (o simili).

Personalmente, lavorando appunto in una casa editrice, la prima impressione è che la revisione sia stata fatta con molta incuria: questi sono tra i primi errori basilari da correggere.