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Norme ortografiche desuete?
Inviato: mer, 05 mag 2010 15:03
di thomasmaj
Salve a tutti vorrei avere alcune informazioni molto chiare. Frequentando il Liceo Classico, adoro usare al meglio la lingua e con molta raffinatezza (uso normalmente e in qualunque caso il circonflesso, dove serve, chiaramente). La mia professoressa non ha mai corretto nei miei temi l'uso del circonflesso o di parole come ''eziandio'' e vorrei dunque sapere se commetto un errore nell'usare parole scritte come segue: ajuto - gioja. Gazie in anticipo!

Inviato: mer, 05 mag 2010 15:33
di Marco1971
Benvenuto, Thomasmaj!
Non si tratterebbe di «errori» veri e propri, ma di anacronismi: la
j in
ajuto e simili non fa parte della norma attuale, come non ne fa parte la parola
eziandio, che è un arcaismo. Tutto dipende sempre dal tipo di testo: in una prosa letteraria arcaizzante sono scelte possibili; ma non, per esempio, in un testo ufficiale, in una lettera formale o in un articolo di giornale, dove tali scelte sarebbero considerate
errori di stile.

Inviato: mer, 05 mag 2010 18:13
di thomasmaj
Va bene grazie mille!!! potrei farti una domanda?? Il circonflesso, in italiano, io lo uso solo sulla ''i'', ma la mia grammatica, e molte fonti in internet, dicono che si può usare su tutte le vocali e serve per distinguere due parole omofone e omografe (es. dice di scrivere c'era una volta e la vôlta architettonica, scrivendo col circonflesso il termine meno utilizzato) ... Questo è vero? Posso usarlo come dice la mia grammatica? ... Se puoi fammi alcuni esempi. Grazie
Inviato: mer, 05 mag 2010 18:24
di Marco1971
Dell’accento circonflesso s’è parlato
qui e
qui. Per quanto riguarda il tipo
volta/vôlta, è anche questa pratica antiquata e superflua.
Mi permetto di segnalarle che, diversamente da quanto accade negli altri fori in rete, nel nostro ci si dà del lei: la rimando a
questo filone. Grazie.
