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Un vocabolo per gli escrementi dei volatili

Inviato: dom, 13 giu 2010 20:48
di Decimo
Perdonate il tema imbarazzante del filone. :D

In italiano manca un vocabolo specifico per lo sterco degli uccelli… No, non è «guano», che piuttosto è il risultato del processo di decomposizione degli escrementi, in particolare di uccelli marini e di chirotteri troglofili.
In francese c’è il termine fiente /fja~t/, sostantivo femminile, (« excrément mou ou liquide d’oiseau et de quelques animaux ») che è « du lat. pop. *femita ‹ fiente ›, dér. de femus, altération sous l'infl. de stercus du lat. fimus » (TLF, s.v.). Ne potremmo ricavare il bell’adattamento fienta, che torna decisamente utile per spiegare certi incidenti senza incorrere nell’uso di sinonimi poco eleganti. :)

Inviato: lun, 14 giu 2010 8:42
di Brazilian dude
Forse pollina?

Inviato: lun, 14 giu 2010 12:09
di Decimo
Come vede però è troppo specifico, ché indica solo lo sterco dei polli destinato alla concimazione.

Re: Un vocabolo per gli escrementi dei volatili

Inviato: lun, 14 giu 2010 12:24
di Infarinato
Esiste il settentrionalismo schito:
Il Gradit ha scritto:schito /'skito/ (schi.to) s.m. [RE] sett. [1982; dal sett. schito, der. di schitare "cacare", dal got. skeitan] sterco di uccello.
:D

Re: Un vocabolo per gli escrementi dei volatili

Inviato: lun, 14 giu 2010 12:40
di Decimo
Ottimo! La ringrazio, gentile Infarinato: il suo intervento ha reso inutile la ricerca di neoformazioni e adattamenti.
Dunque, «schito» sia. :)

Inviato: lun, 14 giu 2010 23:59
di u merlu rucà
In ligure è femminile: schita.

Inviato: mar, 15 giu 2010 23:28
di chiara
In dialetto veneto è maschile.

Italianizzando il termine ho sempre raddoppiato (e sentito raddoppiare) la T.

Inviato: mer, 16 giu 2010 10:48
di Ferdinand Bardamu
chiara ha scritto:In dialetto veneto è maschile.

Italianizzando il termine ho sempre raddoppiato (e sentito raddoppiare) la T.
Confermo. Nell'italianizzazione di questa parola qui in Veneto si rafforza la «t».