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Muovevo o movevo?

Inviato: ven, 06 ago 2010 15:37
di bartolo
In varie grammatiche italiane da me consultate, laddove si analizzano i verbi con dittongo uo in radice, in genere viene spiegato che nelle forme rizotoniche esso è mantenuto, altrimenti si semplifica in o. L'esempio del verbo muovere è un classico. Mi sorprende il fatto che spesso non si fa alcun cenno all'ormai invalso uso, nello scritto e nel parlato, di mantenere il dittongo anche nelle forme rizoatone, come, nel caso del verbo in oggetto, l'imperfetto. Muovevo vince di gran lunga su movevo. O sbaglio?

Inviato: ven, 06 ago 2010 17:26
di Marco1971
Le buone grammatiche avvertono che la regola del dittongo mobile non si applica quasi piú. Serianni dice (I.57) infatti che «va soggetta a molte oscillazioni. La forza dell’analogia ha infatti favorito l’estensione del dittongo dove la fonetica storica non lo prevede, specie nei verbi e negli alterati, ossia quando il senso dell’appartenenza allo stesso dominio semantico è particolarmente forte.» E precisa che in alcuni casi «le forme con vocale semplice, sostenute dalla tradizione letteraria, sono ancora possibili, ma poco comuni: cosí bonino, novissimo; cocendo, movendo (e commovendo), riscotendo, sonando, ecc.»

Nello scritto formale, in genere, si preferiscono le forme dittongate; quelle con vocale semplice suonano spesso (ma si va al caso per caso) lievemente antiquate.

Inviato: ven, 06 ago 2010 17:55
di bartolo
Verissimo, sebbene piú avanti lo stesso Serianni (XI.71.h) spieghi, senza sottilizzare, che «i verbi con dittongo nelle forme rizotoniche lo perdono o tendono a perderlo nelle forme rizoatone per la regola del dittongo mobile [cfr. I.56-58]: suona / sonava [...] muove/moveva». Capisco però che non si può pretendere di avere una precisazione in ogni paragrafo, e che il rimando tra parentesi alla trattazione sui dittonghi è bastevole alla bisogna... Grazie! :)