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«Rete-»: possibile prefissoide?

Inviato: sab, 25 mar 2006 21:22
di Marco1971
Tempo fa, se ben ricordo, s’era discusso sulla possibilità di render rete prefissoide, per i composti attinenti a Internet. Ho scoperto qualche giorno fa che in esperanto s’è fatto cosí con ret-: ret-adreso (indirizzo di posta elettronica), ret-pirato (pirata informatico), ecc. Non ho simpatie per l’esperanto, né può essere presa a modello una lingua artificiale che è un’accozzaglia di morfemi e di regole sintattiche pescati qua e là. Tuttavia, questo particolare processo sembrerebbe applicabile all’italiano: basti pensare alla lunga serie dei composti con auto- (da automobile) e radio-, per esempio: autocisterna, autocolonna, autolavaggio, autonoleggio, autoradio, autostrada; radioabbonato, radioascoltatore, radiocommedia, radiogenico, radioindustria, radioutente, ecc. Vi pare escluso far lo stesso con rete-?

Inviato: lun, 27 mar 2006 23:04
di Marco1971
Nessuno mi risponde... :cry:

Vox clamantis in deserto?

Re: «Rete-»: possibile prefissoide?

Inviato: mar, 28 mar 2006 0:06
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Tuttavia, questo particolare processo sembrerebbe applicabile all’italiano: basti pensare alla lunga serie dei composti con auto- (da automobile) e radio-, per esempio: autocisterna, autocolonna, autolavaggio, autonoleggio, autoradio, autostrada; radioabbonato, radioascoltatore, radiocommedia, radiogenico, radioindustria, radioutente, ecc. Vi pare escluso far lo stesso con rete-?
Marco, ti devo dire la verità: non m’esalta… soprattutto quando ci sarebbe un [molto meno trasparente —nol nego] prefisso come dittio-.

Ricordiamoci anche che i prefissoidi auto-, tele- e radio- nascono tutti come veri prefissi (per cui, in un certo senso, «erano già nell’aria»):
  • auto- («stesso») > automobile > auto- («automobile»);
    tele- («lontano») > televisione > tele- («televisione»);
    radio- («[energia] raggiante») > radiofonia > radio- («radiofonia»).
Usare rete come prefissoide continua a sembrarmi un po’ una forzatura… :roll:

Inviato: mer, 29 mar 2006 12:39
di Incarcato
Sí Marco, penso anch'io come Infarinato: preferirei dittio-.
Chioso, però, che con i confissi c'è d'andarci cauti, come insegna lo snaturamento (per me fastidiosissimo) subíto da -geno.

Inviato: lun, 17 apr 2006 21:49
di Marco1971
Ma penso che dittio-, per la già rilevata opacità semantica, avrebbe enormi difficoltà a imporsi nella lingua comune... O forse no: occorrerebbe provare a lanciarlo. :D

Inviato: mar, 03 apr 2007 16:56
di Decimo
Incarcato ha scritto:preferirei dittio-.
Ritengo più idonea rispetto a dittio- la prima proposta del professor Byron C. Mayes (1997), che suggerisce il prefisso isto- (< gr. ιστος, 'tela, ragnatela', semanticamente assimilabile all'inglese web) per i composti attinenti alla rete.

Personalmente da una parte sono tentato di abbracciare la possibilità concreta che rete assuma il valore di prefissoide, dall'altra di ricuperare il prezioso prefisso greco, da cui, fra gli altri, istocàmera per webcam. Dunque preferisco restare in posizione neutra.

Se ne parlò già qui all'interno di un dibattito sulla migliore resa italiana dei vari webgrafia, webografia, netografia, e altri mostri simili, vinti tuttavia dal successo di sitografia.

Inviato: mar, 03 apr 2007 17:22
di Bue
Quindi istologia passerebbe da materia del corso di laurea in medicina a esame di informatica?

Inviato: mer, 04 apr 2007 11:20
di Decimo
Bue ha scritto:Quindi istologia passerebbe da materia del corso di laurea in medicina a esame di informatica?
Quindi Il miglio verde passerebbe da romanzo a manuale di botanica?

Inviato: gio, 05 apr 2007 14:40
di Bue
Ottima questa, me la segno :D
In realta` potrebbe benissimo essere il titolo di un manuale di cucina per vegetariani spinti, o sui mangimi per canarini...
A parte le battute (e` un brutto periodo), ovviamente la mia obiezione si riferiva al fatto che il prefisso isto- ha a mio avviso poche probabilita` di essere accettato in quanto gia` usato in un ambito specifico, quello medico-biologico.
La risposta - per le rime - alla mia obiezione coglie perfettamente nel segno nell'affermare che nella lingua sono sempre esistite parole con pluralita` di significati anche le piu` disparate. Obiezione accolta. Rimango lo stesso dell'idea che sia preferibile evitarle, situazioni di questo tipo!

Inviato: gio, 05 apr 2007 14:43
di Infarinato
Bue ha scritto:Rimango lo stesso dell'idea che sia preferibile evitarle, situazioni di questo tipo!
Anch’io.

Inviato: ven, 06 apr 2007 12:13
di Decimo
Bue ha scritto:ovviamente la mia obiezione si riferiva al fatto che il prefisso isto- ha a mio avviso poche probabilita` di essere accettato in quanto gia` usato in un ambito specifico, quello medico-biologico.
Motivazione inattaccabile.
Quanto all'inglese il professor Mayes aveva risolto l'omofonia distinguendo, in modo del tutto arbitrario, tra histo- (c'è spirito aspro in iota di ἱστός) con il significato di 'tessuto' o 'relativo ai tessuti organici' e isto- con il senso di 'rete' o 'relativo alla rete': operazione non traslabile nella nostra lingua.

A questo punto riscrivo la mia idea: rete come prefissoide è, a mio parere, una possibilità di scalzare i vari web- e net- da non mancare.
La non proprio felice netdipendenza diverrebbe, come qualcuno timidamente già usa, retedipendenza.