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«Denti ‹di› o ‹da› latte»?

Inviato: dom, 26 set 2010 2:05
di Luca86
Di recente mi è capitato di sentire denti da latte e, poiché mi suonava stano (io ho sempre detto denti di latte), ho controllato sui miei dizionari e su quelli in linea: solo il Sabatini-Coletti in linea registra la costruzione con ‘da’. È accettabile? :roll:

Inviato: dom, 26 set 2010 2:18
di Marco1971
Il GRADIT dà entrambe le locuzioni, ma è meglio denti di latte (cosí nel Battaglia, nel Devoto-Oli, ecc.), anche perché con ‘da’ fa pensare a un dente destinato a produrre latte... Il Sabatini-Coletti è uno dei migliori dizionari e mi stupisco che dia solo la preposizione ‘da’ in questo caso. Ci sono errori (anche involontari, ma non solo), però, in tutti i vocabolari.

Inviato: dom, 26 set 2010 10:56
di Luca86
Grazie, gentilissimo Marco. :)

Inviato: dom, 26 set 2010 14:54
di chiara
Premesso che in contesto formale direi "denti decidui", ho sempre usato la costruzione con "da", col significato di "adeguati per il latte", ovvero "da lattante". La costruzione con "di" mi suona strana: significherebbe "denti (fatti) di latte"?

Inviato: dom, 26 set 2010 15:24
di Marco1971
La locuzione di latte, anticamente del latte, fa riferimento all’infanzia, il periodo in cui ci si nutre di latte. Abbiamo anche l’espressione letteraria lingua di latte ‘linguaggio infantile’, e il comunissimo fratello di latte. Denti di latte rientra in questa serie e, benché si possa dire anche, oggi, denti da latte, alla luce della storia è quest’ultima a stonare. :)

Inviato: dom, 26 set 2010 17:43
di Fausto Raso
Per me è come la "questione" biglietto di visita e biglietto da visita.
La forma corretta è "di". Provate a dire in giro biglietto di visita e vi tacciano di ignoranza linguistica...

Inviato: dom, 26 set 2010 18:29
di Marco1971
Sinceramente, il biglietto da visita non mi disturba, perché indica la funzione (‘biglietto che serve per le visite’), come sala da ballo (‘sala che serve per ballare’), carta da regalo (‘carta che serve per impacchettare i regali’), ecc. Chissà perché i puristi dell’Ottocento si sono tanto accaniti sul biglietto da visita (che è oggi da considerare l’unica forma veramente ‘normale’).

Inviato: dom, 26 set 2010 21:53
di chiara
La ringrazio per la spiegazione.