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«Biricchino»

Inviato: mer, 13 ott 2010 1:43
di Fausto Raso
“Una parola al giorno” del sito del vocabolario Zingarelli riporta: birichino o (raro) biricchino.
Nessun vocabolario consultato attesta la “variante” biricchino. Il Battaglia, in particolare, è categorico: errato biricchino. Mi piacerebbe sapere quale criterio hanno adottato i lessicografi del vocabolario in questione per attestare la voce errata.

Inviato: mer, 13 ott 2010 1:49
di Marco1971
Il criterio della lessicografia d’oggi è semplice e acritico: quante occorrenze ci sono di X e quante di Y? In questo caso, per fortuna, prevale ancora la forma corretta birichino (Google ci è teste!). Ciò nonostante, lo Zingarelli, se fosse sotto una direzione migliore, invece di ‘raro’, avrebbe scritto ‘errato’ (come un tempo faceva).

Inviato: mer, 13 ott 2010 2:10
di Marco1971
Aggiungo che l’ultimo Garzanti, di cui ho criticato varie cose, ha in nota, alla voce birichino:

La forma *biricchino, con due c, è scorretta.

Mi piace quest’aspetto del Garzanti. :)

Inviato: mer, 13 ott 2010 2:10
di Fausto Raso
Stupisco nel constatare che il DOP attesti la voce (anche se specifica antiquata o regionale).

Inviato: mer, 13 ott 2010 2:44
di Marco1971
Il DOP cartaceo che ho, edizione 1981, dice: «err. biricchino». Non so cosa sia questa storia dell’antiquato, visto che la voce è attestata solo dal 1801 in Foscolo, secondo il GRADIT.

Inviato: mer, 13 ott 2010 11:10
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:Il DOP cartaceo che ho, edizione 1981, dice: «err. biricchino». Non so cosa sia questa storia dell’antiquato, visto che la voce è attestata solo dal 1801 in Foscolo, secondo il GRADIT.
Probabilmente il DOP in rete è stato 'ritoccato' da qualche "lessicografo d'assalto" di cui, francamente, faremmo volentieri a meno per il bene della lingua di Dante.
Credo anche che sia stato 'ritoccato' il GDU del De Mauro che attesta, addirittura, birichino variante di biricchino :evil:

Inviato: mer, 13 ott 2010 11:35
di PersOnLine
Biricchino non può essere considerato un settentrionalismo? Al Nord l'ho sempre e solo sentito con due 'c', e tutti i dizionari riportano come etimo una voce d'origine emiliana.

Inviato: mer, 13 ott 2010 13:11
di Fausto Raso
PersOnLine ha scritto:Biricchino non può essere considerato un settentrionalismo? Al Nord l'ho sempre e solo sentito con due 'c', e tutti i dizionari riportano come etimo una voce d'origine emiliana.
Forse sí. Veda qui e qui.

Non si giustificherebbe, comunque, la messa a lemma nei vocabolari.

Inviato: mer, 13 ott 2010 15:40
di PersOnLine
Fausto Raso ha scritto:Non si giustificherebbe, comunque, la messa a lemma nei vocabolari.
Io, invece, non riesco a capirne l'ostracismo: si tratta di una parola comunque recente (prima attestazione letteraria nell'800), di origine dialettale e avente un'origine comune con ''briccone'' - dal francese ''bric'' - di cui nessuno contesta la doppia 'c'.
Essendo la pronuncia con la doppia 'c' tipica della zona d'origine, seppure non attestata letterariamente, dovrebbe essere, a mio avviso, pacificamente tollerata.

Inviato: mer, 13 ott 2010 18:37
di Fausto Raso
PersOnLine ha scritto:Essendo la pronuncia con la doppia 'c' tipica della zona d'origine, seppure non attestata letterariamente, dovrebbe essere, a mio avviso, pacificamente tollerata.
Non vorrei sbagliare, ma credo che i dialetti settentrionali, quello veneto in particolare, non tendano, nella pronuncia, al raddoppiamento delle consonanti.

Inviato: mer, 13 ott 2010 18:40
di Marco1971
PersOnLine ha scritto:Io, invece, non riesco a capirne l'ostracismo: si tratta di una parola comunque recente (prima attestazione letteraria nell'800), di origine dialettale e avente un'origine comune con ''briccone'' - dal francese ''bric'' - di cui nessuno contesta la doppia 'c'.
Essendo la pronuncia con la doppia 'c' tipica della zona d'origine, seppure non attestata letterariamente, dovrebbe essere, a mio avviso, pacificamente tollerata.
Luca Serianni (I.66) ha scritto:[...]; nei dialetti del Nord le consonanti hanno tutte grado tenue e mentre all’interno di parola il parlante settentrionale apprende dall’italiano scritto a pronunciare ['mamma] e ['tutto] in luogo dei nativi ['mama] e ['tuto], all’interno di frase, senza il soccorso della grafia, egli tende a mantenere la pronuncia spontanea con la consonante tenue (e lo stesso avviene nell’articolare le consonanti palatali, cfr. I.88).
La forma incriminata, ossia biricchino, potrebbe dunque essere un ipercorrettismo settentrionale fondato sull’analogia con bicchierino, accipicchia, arlecchino, lenticchie, e simili.

Il DELI cita un’attestazione, forse del 1792, del milanese Porta: la brigada di berichin, e il veneziano berechin.

Due secoli e piú di tradizione scritta nella forma originaria birichino bastano a giustificare l’ostracismo a una forma tuttora avvertita dai parlanti cólti come erronea.

Inviato: mer, 13 ott 2010 18:56
di Fausto Raso
Da Wikipedia
L'etimologia della parola è incerta; secondo alcune fonti deriverebbe da buricco (saltimbanco), ma altri la fanno derivare dall'emiliano biricone ("briccone"). Per estensione, il termine è entrato nel lessico italiano come sinonimo "monello", ovvero un bambino o ragazzo vivace e impertinente.
Se si dà per certa l’origine emiliana di “birichino” si ha la conferma di una sola “c”.

Inviato: mer, 13 ott 2010 19:13
di Marco1971
La conferma ci è già data dalle forme milanese e veneziana citate sopra: berichin e berechin.

Inviato: mer, 13 ott 2010 22:59
di Fausto Raso
Purtroppo la voce errata (biricchino) finirà con il prevalere su quella corretta (birichino).
Si veda qui. :x

Inviato: mer, 13 ott 2010 23:10
di Marco1971
Per il momento siamo a 2560 per la forma errata contro 11.200 per quella corretta in Google Libri, e, rispettivamente, 17.200 contro 89.700 in Google tutto, che suggerisce: «forse cercavi birichino». Abbiamo, io credo, buone speranze perché birichino continui a prevalere, visto che i vocabolari lo mettono tuttora a lemma principale (anche il GRADIT, caro Fausto) e che alcuni insistono sull’erroneità dell’altra forma. :)