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Due punti e infatti

Inviato: dom, 17 ott 2010 2:48
di Latinella
Gentilissimi frequentatori del forum,
vorrei sottoporvi una questione che riguarda l'uso di "infatti" dopo i due punti. Benché sia frequentemente attestato tale uso, ritengo che sia per lo meno pleonastico. Che senso ha usare dopo i due punti la congiunzione "infatti", visto che essa ha valore esplicativo come i due punti?
Cordiali saluti,
L.

Inviato: dom, 17 ott 2010 4:55
di Marco1971
Infatti non può essere seguito dai due punti (se non in rari e consapevoli casi). Lo condannerei senz’altro.

Attendiamo gli altri pareri.

Inviato: dom, 17 ott 2010 12:23
di Latinella
Marco1971 ha scritto:Infatti non può essere seguito dai due punti (se non in rari e consapevoli casi).
...né preceduto, come avevo scritto. O mi sbaglio?

Inviato: dom, 17 ott 2010 14:06
di Latinella
Mi permetto di aggiungere qui un altro quesito, anche se fuori tema.
Nell'incipit del racconto "Utilità dell'attesa" di Buzzati trovo l'uso della maiuscola dopo i due punti: "C'è un'antica favola che dice: Di ritorno dalle lontane terre il giovane principe marciava in sella al suo cavallo...". Tale uso si può giustificare facendo riferimento all'uso della maiuscola all'inizio di un discorso diretto?

Inviato: dom, 17 ott 2010 15:21
di Marco1971
Latinella ha scritto:...né preceduto, come avevo scritto. O mi sbaglio?
Può invece essere preceduto dai due punti:

mi sento appesantito: i. ho mangiato troppo. (Treccani)

A quale raccolta appartiene il racconto di Buzzati al quale si riferisce?

Inviato: dom, 17 ott 2010 15:43
di Latinella
Marco1971 ha scritto:A quale raccolta appartiene il racconto di Buzzati al quale si riferisce?
Il racconto si trova in "Siamo spiacenti di..."

Per quanto riguarda la questione dei due punti, trovo che infatti nella frase che ha citato potrebbe essere omesso per le ragioni che ho indicato nel primo intervento.

Inviato: dom, 17 ott 2010 16:39
di Marco1971
Latinella ha scritto:Tale uso si può giustificare facendo riferimento all'uso della maiuscola all'inizio di un discorso diretto?
Sí.
Latinella ha scritto:Per quanto riguarda la questione dei due punti, trovo che infatti nella frase che ha citato potrebbe essere omesso per le ragioni che ho indicato nel primo intervento.
Certamente, ma non è scorretto: il parlato abbonda di ridondanze. ;)

Inviato: mer, 20 ott 2010 23:17
di Latinella
Marco1971 ha scritto:
Latinella ha scritto:Per quanto riguarda la questione dei due punti, trovo che infatti nella frase che ha citato potrebbe essere omesso per le ragioni che ho indicato nel primo intervento.
Certamente, ma non è scorretto: il parlato abbonda di ridondanze. ;)
e lo scritto?

La ringrazio Marco. Vedo che la domanda riscuote grandissimo interesse :D

Inviato: mer, 20 ott 2010 23:56
di Marco1971
Anche nello scritto talvolta un rafforzativo conferisce maggiore espressività a una frase. Il caso classico è quello dell’ostracizzato ma però, che troviamo in Dante:

Lo caldo sghermitor súbito fue;
ma però di levarsi era neente,
sì avieno inviscate l’ali sue.
(Inferno, XXII, 142-144)

E cosí tante altre cose, come anche l’infatti seguito dai due punti. Basti quest’attestazione leopardiana a sancirne la correttezza:

Lo straniero al contrario ci è per lo meno indifferente, e spesso piú stimato dei conoscenti, perché la stima ec. è fomentata dalla lontananza, e dalla ignoranza della realtà, e dallo immaginario che ne deriva: ed infatti in un paese dove non regni amor patrio, il forestiero è sempre gradito, e i costumi, i modi ec. ec. tanto suoi, come di qualunque nazione straniera, sono sempre preferiti ai nazionali, ed egli lo è parimente. (Zibaldone, 30 marzo - 4 aprile 1821)

Citazione, questa, che del tutto casualmente, ci dice cose – come sempre – di tremenda attualità...

Inviato: dom, 24 ott 2010 10:27
di Latinella
La ringrazio per la citazione leopardiana.

A presto,
L.

Re: Due punti e infatti

Inviato: dom, 17 apr 2011 14:42
di Gianni 1967
Latinella ha scritto:Gentilissimi frequentatori del forum,
vorrei sottoporvi una questione che riguarda l'uso di "infatti" dopo i due punti. Benché sia frequentemente attestato tale uso, ritengo che sia per lo meno pleonastico. Che senso ha usare dopo i due punti la congiunzione "infatti", visto che essa ha valore esplicativo come i due punti?
Ritengo che non ci sia pleonasmo, dal momento che solo la congiunzione ha una propria concretezza fonetica: il segno di interpunzione segmenta il discorso, ne indirizza l'intonazione e comprensione, ma in sé e per sé è un puro segno di pausa (reale o concettuale), graficamente variabile secondo il contesto. Proprio la funzione specifica di "infatti" - cioè quella di introdurre una spiegazione - rende a mio parere non solo accettabile ma anche consigliabile la premessa dei due punti: essi assecondano, rafforzano la congiunzione esplicativa seguente, ma non ne costituiscono un doppione. Il punto fermo o i due punti prima di "infatti" sono codificati esplicitamente come norma in Sensini, Le forme della lingua, 1, Mondadori Scuola, Milano 2010, pag. 334. Anche in Serianni, Italiano, Garzanti, Milano 1997, XIV. 26, pag. 377, l'esempio di "infatti" è preceduto dai due punti.