Treccani 2010

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Federico
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Treccani 2010

Intervento di Federico »

Corriere e TG1 hanno dato un certo risalto alla nuova campagna pubblicitaria del vocabolario Treccani 2010 (III edizione): trovate i video qui; sono certo alquanto spregiudicati per un istituto come il Treccani.
La campagna sul "potere della parola" in treccanilibreria.it è piuttosto inquietante.

Resta qualcosa di buono del vecchio Treccani in questa nuova edizione? Ci fidiamo di Valeria Della Valle?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Be smart, be Treccani... No: Be smart, be Threedogs.

Avviciniamoci sempre di piú alla lingua parlata, certo, come no! Parliamo l’italiano moderno, quello del 2010, modelliamoci sui giovani romanzieri, e soprattutto evitiamo di seguire le norme abbracciando l’immacolata e miracolata evoluzione.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Questa pubblicità è, sotto l'aspetto della comunicazione, decisamente fallimentare.

Non discutiamo qui dell'opportunità e del buon gusto del riferimento a un fenomeno mediatico talmente incomprensibile nella sua stupidità da essere ineffabile (qui un filmato per chi fosse interessato a "approfondire").

Il vero difetto – grave, pesante – è la figura dell'omino colla bombetta che porge il dizionario alle due sgallettate (chiaramente due attrici che fanno il verso alle due ragazzine del video succitato). Questi dovrebbe rappresentare la cultura, in contrasto con l'ignoranza becera sciorinata dalle due; risulta invece anacronistico, altezzoso e ridicolo di fronte alla "genuina" e sgrammaticata esuberanza delle ragazzotte.

Insomma, se fossi un alunno delle medie o delle superiori (il supposto destinatario di questa pubblicità), starei senza dubbio dalla parte delle due coattelle e mi rimarrei nell'ignoranza, ostentandola anzi sempre di piú.

Da un istituto di cultura come Treccani, mi sarei aspettato qualcosa piú intelligente.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Concordo in tutto e per tutto con lei. Che poi il dizionario vada a finire sotto una gamba del tavolo... O è invece un’intelligente metafora per dire che il vocabolario ristabilisce l’ordine e l’equilibrio? Se è cosí, temo che il messaggio abbia fatto cilecca (senza calimburro :D).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
polycomb
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Intervento di polycomb »

Quoto
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Ferdinand Bardamu
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[FT] «Quoto»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Caro Polycomb, in questo fòro sogliamo evitare anglicismi inutili o parole ibride come quotare.

Se posso permettermi un suggerimento, sostituirei quotare, che in italiano ha il significato principale di "fissare una quota" e nel suo impiego internettiano risulta ai piú poco perspicuo, con citare.

Nel caso specifico, però, quotare significa "essere d'accordo" con qualcuno. Perciò la migliore traduzione sarebbe concordo o sono d'accordo.
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