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«Upúpa»?!
Inviato: mer, 08 dic 2010 20:40
di Marco1971
Sentito al TG1 cinque minuti fa:
upúpa! Ma scherziamo? Si dice
úpupa! Che preparazione sul primo canale nazionale…
Non tutti avranno letto Montale, ma chi conosce gli
Ossi di seppia ricorderà questa poesia, che riporto integralmente per riprendermi dal colpo (e segnando gli accenti).
Úpupa, ílare uccello calunniato
dai poeti, che ròti la tua cresta
sopra l’aereo stóllo del pollaio
e come un finto gallo giri al vento;
nunzio primaverile, úpupa, come
per te il tempo s’arresta,
non muore piú il Febbraio,
come tutto di fuori si protende
al muover del tuo capo,
alígero folletto, e tu lo ignori.
Povero uccello…!

Inviato: gio, 09 dic 2010 1:11
di Luca86
Io, in un immaginario museo degli orrori, la collocherei di fianco a cúculo che non riesco proprio a digere (benché nel DiPI del buon Canepàri sia data come prima pronuncia).
Inviato: gio, 09 dic 2010 1:39
di Marco1971
Però
cúculo è almeno menzionato nel DOP come «meno bene». Per
úpupa non c’è traccia di variante. Comunque, sembra che la poesia non serva a ricordare gli accenti…
Una piccola nota, se permette, caro Luca:
a fianco di ma
accanto a.

Inviato: gio, 09 dic 2010 1:46
di Fausto Raso
Upúpa può fare il paio con sàlubre.
Inviato: gio, 09 dic 2010 1:51
di Marco1971
Sí, e non l’ho detto prima, ma a me viene in mente «Uh! Pupa! Vuoi giocare con me?»

Inviato: gio, 09 dic 2010 2:11
di Luca86
Marco1971 ha scritto: Una piccola nota, se permette, caro Luca:
a fianco di ma
accanto a.

Il
Treccani in linea dice:
a fianco a (o di).
Marco1971 ha scritto:Sí, e non l’ho detto prima, ma a me viene in mente «Uh! Pupa! Vuoi giocare con me?»

Sembra una frase tratta dal film
Bulli e (
u)
pupe.

Inviato: gio, 09 dic 2010 2:24
di Marco1971
È vero, caro Luca, ma l’esempio dato è con un pronome:
cammina a fianco a me. Nella versione ridotta, cioè nel De Felice-Duro (nonché nel GRADIT), troviamo
a fianco di:
stare a fianco di una persona, abitare a fianco della stazione. Poi, piú sotto, si trova
di fianco a (preposizioni invertite

):
abitare di fianco alla chiesa.
Non ho fatto ricerche nella letteratura, ma mi sembra questo l’uso moderno normale:
a fianco di o
di fianco a.
Inviato: gio, 09 dic 2010 2:51
di Luca86
Mi scuso per l'errore: il Gabrielli bivolume e il DISC in linea le danno ragione.

Inviato: gio, 09 dic 2010 14:16
di u merlu rucà
Basterebbe chiamarlo galletto di marzo e il problema dell'accento sparirebbe.

Inviato: gio, 09 dic 2010 14:24
di u merlu rucà
Mi chiedo cosa intenda Montale per aereo stollo del pollaio. Lo stollo è un palo che serve a reggere i pagliai.
Inviato: gio, 09 dic 2010 17:03
di Marco1971
Si può leggere
qui un’interpretazione di questa lirica.
Inviato: gio, 09 dic 2010 17:48
di Decimo
u merlu rucà ha scritto:Basterebbe chiamarlo galletto di marzo…
…o
bubbola o
galletto marz(
u)
olo.

Inviato: gio, 09 dic 2010 18:40
di Luca86
u merlu rucà ha scritto:Basterebbe chiamarlo galletto di marzo e il problema dell'accento sparirebbe.

Secondo me, la soluzione sarebbe segnare l'accento.
Inviato: gio, 09 dic 2010 21:41
di u merlu rucà
Aereo stollo del pollaio è una bella immagine per posatoio, trespolo. Lo stollo è il palo che regge i pagliai e il posatoio/trespolo, bastone che unisce due lati del pollaio, può ben essere, poeticamente, interpretato come un aereo stollo. Ne abbiamo conferma da questa traduzione francese:
Huppe, joyeux oiseaux calomnié
par les poètes, qui roule ta crête
sur l'aérien perchoir du poulailler
et, feignant d'être un coq, tournes au vent;
(...)
P. Angelini, 1991
Inviato: gio, 09 dic 2010 22:48
di Marco1971
Un’appassionante analisi di questa poesia, che spiega anche la scelta di
aereo e di molte altre parole, si trova
qui (documento Word, dovrebbe essere il quarto risultato partendo dall’alto ; si veda a p. 21 e seguenti).