Omissione di ‹che›

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Qui giungiamo ai confini della grammaticalità con quella notte interposto tra i due verbi senza che. Il che andrebbe espresso in questa frase.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Periplo
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Intervento di Periplo »

Peccato, mi piaceva. La ringrazio, Marco.
Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio, benché io non sappia cosa tu sia, scintilla, scintilla, piccola stella.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Saranno necessari spogli accurati della prosa degli ultimi 20-30 anni, ma la mia impressione è questa: l’omissione di che mi pare molto marginale col soggetto espresso tra verbo reggente e verbo dipendente:

(1) Spero che Sandro superi gli esami.
(2) Sandro, spero (che) superi egli esami. (Dislocazione a sinistra)
(3) Spero (che) superi gli esami, Sandro. (Dislocazione a destra)
(4) ??Spero Sandro superi gli esami.

O suona forzato solo a me? :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Saranno necessari spogli accurati della prosa degli ultimi 20-30 anni, ma la mia impressione è questa: l’omissione di che mi pare molto marginale col soggetto espresso tra verbo reggente e verbo dipendente:

[…]

(4) ??Spero Sandro superi gli esami.

O suona forzato solo a me? :roll:
No, suona forzato anche a me. :D

Sembrerebbe [che ;)] sussista una restrizione [piú o meno categorica], per la quale un sintagma nominale immediatamente posposto a un verbo [potenzialmente] transitivo viene [piú o meno automaticamente] interpretato come l’oggetto dello stesso, o al piú (il che in fondo è lo stesso) come il soggetto di un’infinitiva di tipo latineggiante (voleva quella notte non aver mai fine) —ma è costrutto, questo, da usarsi con grande parsimonia e in contesti particolarissimi!
Maxos
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Intervento di Maxos »

Sì anche perché io ad impronta intendo "quella notte" come complemento di tempo e attribuisco al verbo "avere" lo stesso soggetto della principale: "egli".
Sono un Fisico Teorico, non ho una preparazione linguistica degna di tale nome. Se scrivo qui è per imparare.
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Periplo
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Intervento di Periplo »

Spero di non risultare noioso: vorrei chiedervi un parere su un'altra frase:

...facendo a gara nel proporre assurde soluzioni nell’eventualità che l’ostello chiudesse i battenti prima del loro arrivo.

Lo possiamo togliere questo che?

...facendo a gara nel proporre assurde soluzioni nell’eventualità l’ostello chiudesse i battenti prima del loro arrivo.
Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio, benché io non sappia cosa tu sia, scintilla, scintilla, piccola stella.
Maxos
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Intervento di Maxos »

Direi di sì, anche se personalmente preferisco la prima soluzione.
Sono un Fisico Teorico, non ho una preparazione linguistica degna di tale nome. Se scrivo qui è per imparare.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Se posso permettermi, nell’eventualità di/che è un francesismo; in italiano non è punto elegante (e men che meno sopprimendo il ‘che’). Meglio nel caso che o nell’evenienza che, qualora, ecc.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Periplo
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Intervento di Periplo »

La ringrazio molto, Marco.
Nel caso mi sembra perfetto.
Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio, benché io non sappia cosa tu sia, scintilla, scintilla, piccola stella.
Archetipo0987
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Re: Omissione di ‹che›

Intervento di Archetipo0987 »

Salve,

Sono giunto alla lettura di questo post dopo aver letto "era convinto ci fosse un problema"; mi chiedo se anche in questo caso l'omissione del che sia consentita. Grazie
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lorenzos
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Re: Omissione di ‹che›

Intervento di lorenzos »

Sono convinto non ci sia alcun problema, a omettere il che, ma sentiamo gli esperti.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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