Rampata
Inviato: ven, 14 apr 2006 9:54
Oggi voglio proporvi una correzione al GRADIT e un’integrazione al GDLI.
Sotto la voce rampata, il GRADIT scrive: “1 tratto di strada breve e scosceso”.
Il termine scosceso andrebbe sostituito con la dizione in salita.
TUTTI i dizionari consultati concordano nel segnalare la salita, come caratteristica della rampata. Del resto anche rampa, da cui deriva rampata, origina da un francese ramper, ‘arrampicarsi’.
Riporto un breve resoconto delle definizioni dei principali dizionari.
• Strada in salita, tratto ripido (Battaglia, GDLI);
• tratto di strada in forte salita (Sabatini-Coletti, DISC);
• tratto di strada in salita (Vocabolario Treccani, VoLIt);
• tratto di strada in salita (Zingarelli 2002);
• breve tratto di strada in ripida salita (Devoto-Oli, 1987);
• rampa o salita piuttosto lunga e assai ripida (Gabrielli, 1989);
• salita ripida e breve (Palazzi, I e II ed.);
• tratto di strada ascendente (Petrocchi, Novo dizionario scolastico della lingua italiana, 1930).
Osservo che non viene riportata, per quest’accezione, una data di prima attestazione. Se volete, potete aggiungervi anche questa informazione: R. Serra, 1915.
Passando al GDLI, vediamo che il Battaglia non riporta citazioni per quest’accezione della voce rampata.
Potete integrare la voce col seguente brano, tratto da quello che Barberi-Squarotti considera il capolavoro di Renato Serra, l’Esame di coscienza di un letterato:
Da diversi anni trascorro qualche giorno a Cesena perché vi frequento la scuola estiva organizzata dal Centro Interuniversitario di ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica. Se doveste capitare in quella città, vi consiglio di incamminarvi su per la rampata nell’ora del crepuscolo serale, personalmente ho provato proprio le sensazioni descritte dal Serra.
Buone feste pasquali!
Sotto la voce rampata, il GRADIT scrive: “1 tratto di strada breve e scosceso”.
Il termine scosceso andrebbe sostituito con la dizione in salita.
TUTTI i dizionari consultati concordano nel segnalare la salita, come caratteristica della rampata. Del resto anche rampa, da cui deriva rampata, origina da un francese ramper, ‘arrampicarsi’.
Riporto un breve resoconto delle definizioni dei principali dizionari.
• Strada in salita, tratto ripido (Battaglia, GDLI);
• tratto di strada in forte salita (Sabatini-Coletti, DISC);
• tratto di strada in salita (Vocabolario Treccani, VoLIt);
• tratto di strada in salita (Zingarelli 2002);
• breve tratto di strada in ripida salita (Devoto-Oli, 1987);
• rampa o salita piuttosto lunga e assai ripida (Gabrielli, 1989);
• salita ripida e breve (Palazzi, I e II ed.);
• tratto di strada ascendente (Petrocchi, Novo dizionario scolastico della lingua italiana, 1930).
Osservo che non viene riportata, per quest’accezione, una data di prima attestazione. Se volete, potete aggiungervi anche questa informazione: R. Serra, 1915.
Passando al GDLI, vediamo che il Battaglia non riporta citazioni per quest’accezione della voce rampata.
Potete integrare la voce col seguente brano, tratto da quello che Barberi-Squarotti considera il capolavoro di Renato Serra, l’Esame di coscienza di un letterato:
A Cesena, patria dello scrittore, dalla piazza centrale si diparte una salita intitolata a Malatesta Novello, illuminato signore rinascimentale, salita che ha ispirato questo brano.Un passo dietro l’altro, su per la rampata di ciottoli vecchi e lisci, con un muro alla fine e una porta aperta sul cielo; e di là il mondo.
Da diversi anni trascorro qualche giorno a Cesena perché vi frequento la scuola estiva organizzata dal Centro Interuniversitario di ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica. Se doveste capitare in quella città, vi consiglio di incamminarvi su per la rampata nell’ora del crepuscolo serale, personalmente ho provato proprio le sensazioni descritte dal Serra.
Buone feste pasquali!