«Attovagliare»
Inviato: mar, 18 gen 2011 12:04
Attovagliato, che significa «seduto a tavola», sembra essere, come indica anche il Treccani, un neologismo d’uso prettamente giornalistico. Alcuni esempi:
Eppure, stasera, proprio le riforme istituzionali sono il piatto forte di una cena segreta, che Romano Prodi ha convocato a Palazzo Chigi, e che vedrà finalmente attovagliati i leader dell'Ulivo. (Repubblica, 29 marzo 2007)
Tutt'intorno i turisti che salgono da piazza di Spagna non immaginano che in quel portoncino, davanti all'hotel Hassler, si stia radunando l'Italia che conta. Tutti attovagliati, come direbbe Roberto D'Agostino, da Bruno Vespa e dalla sua signora. (Repubblica, 13 marzo 2009) [Da questa citazione, sembrerebbe che la parola sia stata coniata o, quantomeno, usata come tratto distintivo dal sito di cronaca mondana Dagospia]
In mezzo alle Dolomiti, sindacalisti, imprenditori attovagliati alla romana a discettare del futuro degli operai. (Corriere del Veneto, 31 agosto 2010)
In Google Libri ho trovato, però, anche un esempio d’autore, che mi sembra forse piú un occasionalismo.
Ora la neve attovaglia di sale brillante e di silenzio le strade, le coste, le cime. (Giovanni Papini, Giorni di festa)
Nel seguente passo, il verbo è usato col significato figurato di intavolare, aprire:
E, forse, quando attovaglia il dialogo con gli ex nemici, Berlusconi non fa altro che tentare di sanare questa ferita originaria. (Angelo Mellone, Cara Bombo: Berlusconi spiegato a mia figlia, 2008)
Non ho altri elementi per tracciare una storia dell’uso di tale verbo e per dire se sia realmente un neologismo o se sia stato usato, in varie accezioni, anche da autori della tradizione.
Eppure, stasera, proprio le riforme istituzionali sono il piatto forte di una cena segreta, che Romano Prodi ha convocato a Palazzo Chigi, e che vedrà finalmente attovagliati i leader dell'Ulivo. (Repubblica, 29 marzo 2007)
Tutt'intorno i turisti che salgono da piazza di Spagna non immaginano che in quel portoncino, davanti all'hotel Hassler, si stia radunando l'Italia che conta. Tutti attovagliati, come direbbe Roberto D'Agostino, da Bruno Vespa e dalla sua signora. (Repubblica, 13 marzo 2009) [Da questa citazione, sembrerebbe che la parola sia stata coniata o, quantomeno, usata come tratto distintivo dal sito di cronaca mondana Dagospia]
In mezzo alle Dolomiti, sindacalisti, imprenditori attovagliati alla romana a discettare del futuro degli operai. (Corriere del Veneto, 31 agosto 2010)
In Google Libri ho trovato, però, anche un esempio d’autore, che mi sembra forse piú un occasionalismo.
Ora la neve attovaglia di sale brillante e di silenzio le strade, le coste, le cime. (Giovanni Papini, Giorni di festa)
Nel seguente passo, il verbo è usato col significato figurato di intavolare, aprire:
E, forse, quando attovaglia il dialogo con gli ex nemici, Berlusconi non fa altro che tentare di sanare questa ferita originaria. (Angelo Mellone, Cara Bombo: Berlusconi spiegato a mia figlia, 2008)
Non ho altri elementi per tracciare una storia dell’uso di tale verbo e per dire se sia realmente un neologismo o se sia stato usato, in varie accezioni, anche da autori della tradizione.