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Ti devo briffare: ne vedrai di ogni

Inviato: mer, 19 gen 2011 23:32
di CarloB
I quotidiani di questi giorni riportano la frase

Ti devo briffare: ne vedrai di ogni.

1) briffare: da brief, è stato spiegato dai giornalisti ai lettori dubbiosi.
2) di ogni: forse mi è capitato di sentirlo alla televisione, ma non ne sono sicuro.
Beh, briffare tutto sommato non mi dispiace. Piuttosto che usare fare un briefing eccetera.... Ma mi chiedo se l'ha coniato la persona citata negli articoli o circola da un po' di tempo.
Di ogni: gergo giovanile? Davvero si sente e si scrive?

Inviato: gio, 20 gen 2011 1:04
di Ferdinand Bardamu
Le rispondo confidando soltanto sulla mia esperienza.

Briffare è orrendo adattamento assai in uso in àmbito commerciale.

Sentire, farne, vederne di ogni è una forma ellittica per di ogni tipo e simili, ed è in uso soprattutto al Norde, in area lombarda. Non so se sia nata come locuzione del gergo giovanile.

Meglio, comunque, attendere le risposte degli altri, certo più competenti di me.

Inviato: gio, 20 gen 2011 10:55
di CarloB
Ringrazio intanto Ferdinand Bardamu.

Non sapevo che briffare fosse già di largo uso, sia pure in un ambito che non conosco. Mi vien da pensare che anche in questo caso la diffusione sia soprattutto settentrionale (a partire dall'area milanese?).
Se, poi, sia orrendo, non saprei dire. Almeno è un adattamento.... Bottiglia mezza vuota o mezza piena? :)

Quanto al di ogni, il significato è chiaro. Ma mi chiedo quando sia stato coniato e se abbia origine in, o aggancio con, qualche espressione dialettale.

Inviato: gio, 20 gen 2011 15:53
di Freelancer
CarloB ha scritto:Non sapevo che briffare fosse già di largo uso, sia pure in un ambito che non conosco. Mi vien da pensare che anche in questo caso la diffusione sia soprattutto settentrionale (a partire dall'area milanese?).
Se, poi, sia orrendo, non saprei dire. Almeno è un adattamento.... Bottiglia mezza vuota o mezza piena? :)
Mezza vuota direi, dato che si può benissimo dire ti devo ragguagliare. (Anche se c'è chi cadrà in deliquio perché è più lunga.)

Inviato: gio, 20 gen 2011 22:24
di Marco1971
Ci sarebbe da dire che l’adattamento briffare dovrebbe essere brifare, perché brief ha un ‘i’ lungo [i:] (e alle vocali lunghe non possono seguire consonanti geminate). Ma è il mondo alla rovescia: si adattano parole inutili e si lasciano tali e quali parole insostituibili (come boomerang e sim.)...

Inviato: gio, 20 gen 2011 23:38
di Ferdinand Bardamu
Caro Marco, giustissima osservazione. Forte dubito, tuttavia, che costei sappia distinguere fra la vocale anteriore quasi chiusa ɪ in sin [sɪn] e l’anteriore chiusa allungata i: in seen [si:n] (mi corregga Infarinato se ho usato una terminologia imprecisa). La signorina in questione pronuncerà brief cosí: ['briffə] come la gran parte degl’Italiani; da qui a briffare è un passo*.

In ogni caso, come ha già detto Freelancer, l’alternativa al barbaro adattamento esiste, ed è ragguagliare.

* Per comprendere il livello di competenza linguistica della persona che ha prodotto l’enunciato «Ti devo briffare», giova tener conto che, durante una telefonata, la suddetta costruisce l’imperativo negativo anteponendo non all’imperativo affermativo: «*Non sii timida». Probabilmente questa forma era accettata secoli fa (avrei bisogno di conferma da parte di Marco); oggi è un errore da penna blu.

Inviato: ven, 21 gen 2011 14:10
di Bue
Marco1971 ha scritto:si adattano parole inutili e si lasciano tali e quali parole insostituibili (come boomerang e sim.)...
Beh, mi sembra che in questo caso la ragione sia la necessita` di usare un verbo (briffare, come chattare, filmare, cliccare, linkare ecc.), laddove di "bumerangare" evidentemente non si sente il bisogno.
Marco1971 ha scritto:dovrebbe essere brifare, perché brief ha un ‘i’ lungo [i:]
Mi sembra un errore meno grave del far derivare briffare da *breafing (letto ieri su un articolo :roll: )

(P.S. Allora anche il tanto lodato bistecca avrebbe dovuto essere bisteca :twisted: )

Inviato: ven, 21 gen 2011 14:20
di Bue
Ferdinand Bardamu ha scritto:La signorina in questione pronuncerà brief cosí: ['briffə] come la gran parte degl’Italiani; da qui a briffare è un passo.
Mmm non credo, e` milanese.... dira` piu` probabilmente ['bri:f] e briffare cosi` come dira` ['tSa:t] e ciattare o ['sto:p] e stoppare.

Inviato: ven, 21 gen 2011 17:53
di Marco1971
Ferdinand Bardamu ha scritto:Probabilmente questa forma era accettata secoli fa (avrei bisogno di conferma da parte di Marco); oggi è un errore da penna blu.
Non sii per non essere è molto antico, si trova dal Due all’Ottocento. La maggior parte delle ricorrenze riguardano però il congiuntivo, variante della forma oggi normale non sia. Come imperativo sembra prevalere nella poesia. Ecco gli esempi rinvenuti nella LIZ[a] e nella Biblioteca Italiana.

Pensa a tua madre quanto ne fatica,
Non sii maledetto sì come son quelli,
Ma sempre con dolcezza la nutrica.
(Cecco d’Ascoli, L’Acerba)

\FIE.\ Tardi è omai.
\SIM.\ Non sii crudel.
Sublimarmi a lei sperai
Sovra l’ali della gloria,
Strappai serti alla vittoria
Per l’altare dell’amor!
(Verdi, Simon Boccanegra [Piave])

Tu con chiave fedel serra il cancello,
Vegliane in guardia: il mercenario vile
Aperto il lascia; ma non sii tu quello.
(Monti, Per S.A. Don Pietro Vigilio)

Per Dio sta sano, e non sii tu stesso l’autor de’ tuoi guai! (Foscolo, Epistolario)

Inviato: ven, 21 gen 2011 17:56
di Marco1971
Bue ha scritto:(P.S. Allora anche il tanto lodato bistecca avrebbe dovuto essere bisteca :twisted: )
In (beef) steak abbiamo un dittongo, non una vocale lunga: /'steik/.

Inviato: ven, 21 gen 2011 19:17
di Decimo
Non sarei cosí categorico, caro Marco. In attesa che Infarinato precisi meglio, lascio la parola al fonetista:

5.3. It is important to note that /ii, uu/ are true diphtongs… (p. 10 di questo estratto di English PronunciationS di Luciano Canepàri)

P.S. Siamo sicuri che gl’italofoni, che non avvertono la differenza tra vocali lunghe e brevi, non geminino spontaneamente —quando adattano— in tutti i forestierismi terminanti in consonante?

Inviato: ven, 21 gen 2011 21:59
di Marco1971
Non so come [i:] e [u:], in inglese, si possano considerare dittonghi, e a pagina 10 del pdf non è spiegato (il resto non l’ho letto). In ogni caso, mi riferivo e mi riferisco all’English Pronouncing Dictionary di Daniel Jones (Cambridge University Press, 1997, 15th edition), che considera long vowels questi suoni vocalici.

In italiano almeno, credo che gl’italiani percepiscano le vocali brevi e lunghe, come in ['palla] e ['pa:la]; che poi non le distinguano in altre lingue è del tutto naturale.

Sia come sia, tutto questo mi sembra esulare alquanto dall’argomento, se non per l’osservazione che, in effetti, si tende a raddoppiare la consonante finale nei derivati di forestierismi.

Inviato: ven, 21 gen 2011 22:20
di Decimo
Marco1971 ha scritto:In italiano almeno, credo che gl’italiani percepiscano le vocali brevi e lunghe … che poi non le distinguano in altre lingue è del tutto naturale.
La lunghezza vocalica in italiano è solo fonetica, non fonemica, dunque —come la distinzione tra [N] e [n] (e.g., ['paN:ke] e ['pa:ne])— non è percepita dai parlanti nativi. Se fosse diversamente, invece, saprebbero anche distinguerla in altri idiomi (o con essa interpretare certi dittonghi), salvo esclusiva mediazione grafica.
Marco1971 ha scritto:Sia come sia, tutto questo mi sembra esulare alquanto dall’argomento…
Era solo una precisazione. Attendiamo la spiegazione d’Infarinato.

Inviato: sab, 22 gen 2011 20:40
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Non so come [i:] e [u:], in inglese, si possano considerare dittonghi…
Sí, [almeno] a livello fonetico, /i:/ e /u:/ inglesi sono dei dittonghi [piuttosto stretti] col primo elemento piú centrale e basso del secondo: approssimativamente, [Ii] e [Uu]… ma tutto questo è irrilevante ai fini di ciò di cui si discute.

Come ha bene intuíto Ferdinand, ciò da cui si deve partire non è la pronuncia nativa, ma quella italianizzata, che in questo caso è [brif:], e qui, per non ripetermi, rimando a un mio vecchio intervento.

Quanto a beef-steak, la pronuncia italianizzata da cui si deve partire è con tutta probabilità (forse anche per influsso del francese) [bi(f)s'tEk:], e la [e] (al posto di [E]) è probabilmente dovuta a una sovrapposizione con stecca /s'tekka/.

Inviato: mar, 25 gen 2011 12:11
di Bue
Bue ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:La signorina in questione pronuncerà brief cosí: ['briffə] come la gran parte degl’Italiani; da qui a briffare è un passo.
Mmm non credo, e` milanese.... dira` piu` probabilmente ['bri:f] e briffare cosi` come dira` ['tSa:t] e ciattare o ['sto:p] e stoppare.
Mi correggo, come ha fatto notare il Nostro PresDelCons, la signorina e` si` milanese ma di madrelingua inglese.