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Ancora sull’esse tra vocali

Inviato: lun, 17 apr 2006 3:30
di Marco1971
Se n’è discorso molte volte nel forum della Crusca, se non m’inganno. Ma io continuo a ritenere ricchezza la distinzione tra s intervocalica sonora e sorda. Qualche esempio, per chi non ha dimestichezza con la pronuncia tipo (o tradizionale):

Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.

Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.

Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire

Quest’ultimo penso sia rispettato un po’ dappertutto; ma chi avverte ormai la differenza tra i primi due?

Inviato: lun, 17 apr 2006 8:15
di Federico
Io personalmente non mi lacero le vesti, però effettivamente la s sonora a sproposito dilaga... Ne ho recentemente sentita qualcuna che mi ha un po' sconcertato, anche se io non sono certo immune da questo difetto..

Inviato: lun, 17 apr 2006 16:06
di Marco1971
Fra i casi di sonorizzazione che piú mi urtano – e che dilagano in televisione – metto al primo posto i composti con ri- + s- (risalire, risaltare, riserva, risentire, ecc.) e al secondo quelli con pre- + s- (presiedere, presidente, presidio, e pochi altri: molti hanno la sonora, come presente, presentare, presagire, presepio, ecc.). Si finirà col dire persino /lo'zO/ (lo so), /mi'zEnti/ (mi senti), e via sonorizzando? :evil:

Inviato: lun, 17 apr 2006 16:15
di Federico
Sí, ecco, quelli danno un gran fastidio anche a me.

Inviato: lun, 17 apr 2006 18:03
di Marco1971
Federico ha scritto:Sí, ecco, quelli danno un gran fastidio anche a me.
Mi rassicura. :) Ma almeno in una sede formale come il telegiornale m’aspetterei maggior cura nella dizione; in particolare da parte d’un’avvenente presentatrice bionda, la cui negletta pronunzia ottenebra ogni leggiadría ed eleganza.

Inviato: mar, 18 apr 2006 17:11
di Incarcato
Negletto il crine... e la pronunzia. :wink:

Inviato: mar, 18 apr 2006 17:27
di Marco1971
Sul capo mio le chiome / Sento drizzarsi ancor! :lol:

Re: Ancora sull’esse tra vocali

Inviato: mar, 18 apr 2006 23:15
di Infarinato
Tornando a bomba…
Marco1971 ha scritto:Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.

Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.

Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire

Quest’ultimo penso sia rispettato un po’ dappertutto; ma chi avverte ormai la differenza tra i primi due?
Stando alle statistiche del Canepàri (DiPI 1999), (il) fuso e (egli) chiese presenterebbero oscillazione anche in Toscana (e la cosa non mi stupisce affatto: se non vado errato, anche il normativo DOP registrava la pronuncia con /-z-/ come seconda variante) e la variante con /-z-/ sarebbe addirittura preponderante nel secondo caso.

/(,eLLi) 'kjEze/ è anche la pronuncia di casa mia (il pisano è storicamente piú «sonorizzato» dei dialetti toscani centrali, anche se oggigiorno complessivamente piú conservativo del fiorentino urbano dei giovanissimi: sculacciali! :)).

Re: Ancora sull’esse tra vocali

Inviato: mar, 18 apr 2006 23:23
di Marco1971
Infarinato ha scritto:Stando alle statistiche del Canepàri (DiPI 1999), (il) fuso e (egli) chiese presenterebbero oscillazione anche in Toscana (e la cosa non mi stupisce affatto: se non vado errato, anche il normativo DOP registrava la pronuncia con /-z-/ come seconda variante) e la variante con /-z-/ sarebbe addirittura preponderante nel secondo caso.
Sí, il DOP dà prima /'kjEse/ poi /'kjEze/. In effetti, la distinzione tende a scomparire. :(
Infarinato ha scritto:/(,eLLi) 'kjEze/ è anche la pronuncia di casa mia (il pisano è storicamente piú «sonorizzato» dei dialetti toscani centrali, anche se oggigiorno complessivamente piú conservativo del fiorentino urbano dei giovanissimi: sculacciali! :)).
Altro che sculacciarli, tiro fuori la frusta! :lol:

Inviato: mer, 19 apr 2006 11:05
di Incarcato
Però nel caso di /pre'sEnto/ e /pre'zEnto/ il Canepari attesta la netta distinzione di pronuncia della ‘s’ come panitaliana.
Nelle regioni settentrionali, nella maggior parte dei casi, si dice /pre'sento/ e /pre'zento/.

Inviato: mer, 19 apr 2006 11:06
di Infarinato
Incarcato ha scritto:Però nel caso di /pre'sEnto/ e /pre'zEnto/ il Canepari attesta la netta distinzione di pronuncia come panitaliana.
Nelle regioni settentrionali nella maggior parte dei casi si dice /pre'sento/ e /pre'zento/.
Certo, questo è fuor di dubbio.

Inviato: mer, 19 apr 2006 19:19
di Bue
Marco1971 ha scritto:Si finirà col dire persino /lo'zO/ (lo so), /mi'zEnti/ (mi senti), e via sonorizzando? :evil:
No, fino a quando prima della s ci sarà uno spazio...
La gente dice /di senti'mento/ ma /prezenti'mento/, dice "/mi'sale / la febbre" ma "/ri'Zale/ all'anno scorso" (riZalire l'ho sentito da un toscano, eh...). Conta se la vedono o no scritta come parola unica (e se è come parola scritta che la imparano, prima che orale).

Inviato: gio, 20 apr 2006 0:04
di Marco1971
Bue ha scritto:No, fino a quando prima della s ci sarà uno spazio...
La gente dice /di senti'mento/ ma /prezenti'mento/, dice "/mi'sale / la febbre" ma "/ri'Zale/ all'anno scorso" (riZalire l'ho sentito da un toscano, eh...). Conta se la vedono o no scritta come parola unica (e se è come parola scritta che la imparano, prima che orale).
La gente? Certa gente... Non penso che, anche se è in scrizione univerbata, sia (per ora, almeno voglio sperarlo!) attestata la pronuncia, anche al Norde, /tSiri'zjamo/ (ci risiamo), oppure?

Inviato: gio, 20 apr 2006 10:57
di Bue
Marco1971 ha scritto: La gente? Certa gente... Non penso che, anche se è in scrizione univerbata, sia (per ora, almeno voglio sperarlo!) attestata la pronuncia, anche al Norde, /tSiri'zjamo/ (ci risiamo), oppure?
Eh eh... certo. Ma se la scrizione è biverbata ( :roll: ) sicuramente la "s" è mantenuta sorda.

Inviato: gio, 20 apr 2006 12:02
di Incarcato
Risalire, però, io lo pronuncio naturalmente /risa'lire/. La pronuncia che Bue indica non credo sia maggioritaria al nord.