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«Sopra» e «sotto»: reggenza

Inviato: sab, 12 mar 2011 22:38
di Marco1971
La questione è sorta in privato con l’amico Fausto Raso. Si dice sopra il tavolo o sopra al tavolo? Sotto il tavolo o sotto al tavolo? Si può dire in entrambi i modi, come ci spiega il Sabatini-Coletti:

sopra Esprime il concetto basilare di posizione superiore, soprastante, ma indica anche padronanza, influenza esercitata o sim.; si antepone ai nomi direttamente o con la prep. a: p.e. le chiavi sono s. la tavola/s. alla tavola; davanti ai pron. pers. tonici è seguita dalla prep. di: abita s. di me.

sotto Esprime il concetto basilare di posizione inferiore, sottostante, ma indica anche subordinazione, influenza subita o sim.; si antepone ai nomi direttamente o con la prep. a: p.e. il gatto è s. il tavolo/s. al tavolo; davanti ai pron. pers. tonici è seguita dalla prep. di: s. di noi c’è un burrone.


Al che va aggiunto che, nella lingua letteraria, è possibile anche a davanti ai pronomi personali (sopra/sotto a noi, ecc.).

Sebbene oggi sia piú comune la reggenza diretta, quella con la preposizione a davanti a un sostantivo è illustrissima. Dalle capienti amístidi della nostra letteratura, gli esempi che seguono.

...rimirandomi avanti, i’ mi trovai
venuto a piè d’un nobile castello
sopra al sogliar del quale io mi fermai.
(Boccaccio)

Un cipresso, da sopra una sporgenza che non si vede, pareva sospeso sopra alla pianura. (Tozzi)

L’incisore gli formò la cornice di pelle e zampe di lupo; e la testa del lupo assai simile di struttura sta sopra alla testa dell’uomo. (De Sanctis)

Continuando adunque il discorso vi dico che, conosciuta la vostra disposizione a venir qui ad abitare, ove alcun impiego ci fosse, abbiamo parlato a chi è sopra alla pubblica istruzione. (Leopardi)

Ma guarda fiso là, e disviticchia
col viso quel che vien sotto a quei sassi:
già scorger puoi come ciascun si picchia.
(Dante)

Senza sonno i’ giacea sul dí novello,
E i destrier che dovean farmi deserto,
Battean la zampa sotto al patrio ostello.
(Leopardi)

Moltissime ne bruciò; parecchie di minor conto le lasciava cadere stracciate sotto al tavolino. (Foscolo)

Ma tu co ’l pugno di peccati onusto
Calchi a terra quei capi, empio signor,
E sotto al sangue del paterno busto
De le tenere vite affoghi il fior.
(Carducci)

Inviato: sab, 12 mar 2011 23:38
di Fausto Raso
A proposito di "sopra il / sotto il", Luca Serianni (VIII, 136f pag. 355) non riporta, stranamente, esempi con la “a”:
Sotto / sopra: «Franco Russoli, che fu il primo ad intuire le ricchezze che si nascondevano 'sotto i' ruderi cadenti del vecchio monastero longobardo...». Tra i vari significati di 'sopra' ricordiamo, in corrispondenza con 'su', quello di stato in luogo (troverai il libro 'sopra il' tavolo) e di argomento (un giudizio 'sopra' le opere di Dante).

Inviato: sab, 12 mar 2011 23:40
di Marco1971
Serianni non è l’unico a «omettere» quest’informazione: nessuna delle grammatiche da me consultate lo dice.

Inviato: dom, 13 mar 2011 1:19
di Fausto Raso
Rovistando tra le mie cose ho trovato un vecchio libro, «L'italiano facile", di Franco Fochi, in cui l'autore sostiene che la preposizione impropria "sopra" si può far seguire dalla "a". Non fa distinzioni, però, tra sopra seguito da un sostantivo o da un pronome personale. Il che lascia intendere - a mio avviso - che la preposizione "a" si può usare sia con i sostantivi sia con i pronomi personali.

Inviato: dom, 13 mar 2011 1:32
di Marco1971
Certamente! E lo dimostrano gli autori da cui la grammatica fu ed è tratta.

Bisogna forse ricordare questa cosa. Qual è la prima grammatica «ufficiale» dell’italiano? Le prose della volgar lingua, del Bembo. Il Bembo cosa fa in quel libro? Cita i trecentisti e su di essi codifica la lingua. Non dice «io, Pietro Bembo, decido che...», ma «io, Pietro Bembo, osservo che i trecentisti (soprattutto Petrarca e Boccaccio), che scrivono in una lingua perfetta che prendiamo a modello, usano questo e usano quello, sicché quelle sono le forme corrette, da seguire». E tutti i grammatici si sono sempre rifatti ai grandi scrittori (Fornaciari, ecc., fino a oggi).

È importante rendersi conto che la grammatica rappresenta soltanto una descrizione dell’uso cólto (e anche meno cólto, per gli usi parlati) dell’ampio flusso della lingua.

Inviato: mar, 07 ott 2014 19:06
di Marco57
Salve,
un saluto a tutti da un nuovo iscritto. Sono un traduttore e sto lavorando su un libro che tratta di meteorologia.
Un dubbio mi attanaglia... è più corretto dire:
può scendere sotto a -80° C
o
può scendere sotto i -80° C?
Grazie a chiunque vorrà aiutarmi.

Inviato: mar, 07 ott 2014 21:14
di Marco1971
Salve e benvenuto! :)

Direi che la forma preferibile in un libro di meteorologia è sotto i -80°C.

Inviato: mar, 07 ott 2014 21:25
di Marco57
Ringrazio entrambi per i vostri suggerimenti, grazie mille!!
:)

Inviato: mar, 07 ott 2014 22:40
di Scilens
Non sarebbe male nemmeno:
"può scendere al di sotto dei -80°C."