Moxnox ha scritto:Sulla scorta del Cherubini credo significhi accovacciati/accosciati, molto probabilmente dal latino crur.
Il significato dovrebbe essere quello. Sull'etimo avrei qualche dubbio, dato che il latino classico
crur è stato sostituito da
gamba. Penso che sia più probabile, partendo dall'espressione
fà 'l crott 'chiocciare' e, in senso lato, 'chiacchierare, ciarlare', un'origine onomatopeica dal verso della chioccia
cr...(nel mio dialetto ligure, 'chiocciare' è reso con
cruturà). Il senso di 'accovacciato, accosciato' viene ripreso, ovviamente, dalla posizione di cova della chioccia stessa. Cito, a tal proposito, tratte dal Vocabolario Treccani in linea, le voci
abbioccarsi, abbioccato, biocca:
abbioccarsi v. rifl. [der. di biocca] (io m’abbiòcco, tu t’abbiòcchi, ecc.), region. – Mettersi a covare le uova; accoccolarsi come una chioccia. Fig., di persona, lasciarsi cader giù (per stanchezza o altro), accasciarsi, abbacchiarsi, appisolarsi o abbattersi moralmente, avvilirsi. ◆ Più frequente il part. pass. abbioccato, rannicchiato, accoccolato, raggomitolato, e fig. abbattuto, avvilito, o più genericam. intontito (per indisposizione fisica o per motivi d’ordine psicologico).
biòcca s. f. [etimo incerto], region. – Chioccia.
Sarebbe interessante sapere se nel dialetto di Vigevano esiste una forma
croton/cruton (o simile) specifica. L'autore, Mastronardi, amava spesso, nei suoi romanzi (in particolare nei primi), introdurre forme di sperimentazione linguistica, con l'uso del dialetto, espressioni gergali, ecc. Non mi stupirei, quindi, se avessimo che fare non con una semplice italianizzazione di un termine dialettale ma addirittura con un termine creato direttamente dall'autore, pur usando una base dialettale. Avremmo bisogno di un vigevanese per sciogliere il nodo gordiano.
