"navigare" usato transitivamente

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Avatara utente
LinguisticaMente
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"navigare" usato transitivamente

Intervento di LinguisticaMente »

In rete ho trovato un sito che utilizzava l'espressione "per navigare la sezione". E' corretto usare questo verbo transitivamente per espressioni che non siano "navigare i mari"? E ancora: è corretto usarlo transitivamente anche in contesti non informatici?
Ho trovato un quesito analogo qui.
Grazie!
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sembrerebbe che tutti si scandalizzino di presunti calchi sintattici dall’inglese, mentre vanno benissimo i forestierismi crudi; intanto dico subito che il verbo navigare in antico era anche transitivo, sicché non sarebbe una novità, e se anche fosse ascrivibile a un influsso dell’inglese, ci riporterebbe sempre alla tradizione. Riporto alcune delle accezioni dell’uso transitivo, dal Battaglia.

Navigare 11. Tr. Percorrere, solcare, attraversare su un’imbarcazione. – In partic.: risalire un fiume dalla foce alla sorgente.
Venimmo poi in sul lito diserto, / che mai non vide navicar sue acque / omo che di tornar sia poscia esperto. (Purg., I, 131)

Naviga, naviga, regina splendida! / Naviga il viride Nilo, tra’ cantici / de le vergini farie / de ’l sistro isíaco a ’l sonito! (D’Annunzio)

– Per estens. Percorrere, solcare a volo.

– Per simil. Percorrere con lo sguardo, scrutare.
Huitzilopotli... il tuo sangue fiuta, / e navigando il pelago co ’l guardo / ulula – Vieni. (Carducci)

– Figur. Sperimentare (uno stato, una condizione); indagare, scoprire, conoscere.
Filocolo, che già tali mari avea navicati, a se medesimo pensando, di Galeone divenne pietoso. (Boccaccio)


In conclusione, l’uso transitivo di navigare, per similitudine, può benissimo applicarsi alla rete telematica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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