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"navigare" usato transitivamente

Inviato: lun, 09 mag 2011 16:52
di LinguisticaMente
In rete ho trovato un sito che utilizzava l'espressione "per navigare la sezione". E' corretto usare questo verbo transitivamente per espressioni che non siano "navigare i mari"? E ancora: è corretto usarlo transitivamente anche in contesti non informatici?
Ho trovato un quesito analogo qui.
Grazie!

Inviato: lun, 09 mag 2011 22:00
di Marco1971
Sembrerebbe che tutti si scandalizzino di presunti calchi sintattici dall’inglese, mentre vanno benissimo i forestierismi crudi; intanto dico subito che il verbo navigare in antico era anche transitivo, sicché non sarebbe una novità, e se anche fosse ascrivibile a un influsso dell’inglese, ci riporterebbe sempre alla tradizione. Riporto alcune delle accezioni dell’uso transitivo, dal Battaglia.

Navigare 11. Tr. Percorrere, solcare, attraversare su un’imbarcazione. – In partic.: risalire un fiume dalla foce alla sorgente.
Venimmo poi in sul lito diserto, / che mai non vide navicar sue acque / omo che di tornar sia poscia esperto. (Purg., I, 131)

Naviga, naviga, regina splendida! / Naviga il viride Nilo, tra’ cantici / de le vergini farie / de ’l sistro isíaco a ’l sonito! (D’Annunzio)

– Per estens. Percorrere, solcare a volo.

– Per simil. Percorrere con lo sguardo, scrutare.
Huitzilopotli... il tuo sangue fiuta, / e navigando il pelago co ’l guardo / ulula – Vieni. (Carducci)

– Figur. Sperimentare (uno stato, una condizione); indagare, scoprire, conoscere.
Filocolo, che già tali mari avea navicati, a se medesimo pensando, di Galeone divenne pietoso. (Boccaccio)


In conclusione, l’uso transitivo di navigare, per similitudine, può benissimo applicarsi alla rete telematica.