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Transgender
Inviato: sab, 22 apr 2006 18:22
di Gabriele
Con l'ingresso in Parlamento, dovremo rivolgerci col titolo di Onorevole ad una certa persona che ha disconosciuto il suo sesso.
Ora, premettendo la libertà di ciascuno, che almeno si prenda la responsabilità del suo ruolo istituzionale, che tanto ha voluto, e la smetta di propagandare anglismi che fanno tanto "radical-chic" e si dichiari apertamente Transessuale.
No agli esterofili in Parlamento.
Inviato: dom, 23 apr 2006 13:15
di Incarcato
Com'era da attendersi con precisione assoluta, questo ha consacrato ufficialmente il nuovo termine. Io pregavo perché fossimo risparmiati, ma nulla.
Che facciamo, l'aggiungiamo alla lista?
Inviato: dom, 23 apr 2006 14:55
di Gabriele
Non è colpa mia se quell' "uomo" va in giro a raccontare stupidaggini ed i media (non midia), gli danno credito...
Re: Transgender
Inviato: lun, 24 apr 2006 14:14
di Bue
Gabriele ha scritto:Con l'ingresso in Parlamento, dovremo rivolgerci col titolo di Onorevole ad una certa persona che ha disconosciuto il suo sesso.
Ora, premettendo la libertà di ciascuno, che almeno si prenda la responsabilità del suo ruolo istituzionale, che tanto ha voluto, e la smetta di propagandare anglismi che fanno tanto "radical-chic" e si dichiari apertamente Transessuale.
Quella "certa persona che ha disconosciuto il suo sesso" (ed è quindi disposta anche a disconoscere la Patria e merita il confino: chi non è buono per la Regina non è buono nemmeno per il Re) ha cercato di spiegare in diverse occasioni per quale motivo sostenga un termine come "transgender" anziché "transessuale": per spostare l'attenzione dall'aspetto strettamente sessuale. E' lo stesso motivo per cui i "gay" preferiscono essere chiamati tali anziché "omosessuali", brutto termine ottocentesco nato come designazione di una patologia (lascio perdere gli altri termini usati dalle parti politiche avverse a Luxuria e che sono sicuro lei preferirà e userà abitualmente). I termini "omosessuale" e "transessuale", ha spiegato Luxuria, pongono troppo l'accento sul sesso, fomentando e rafforzando lo stereotipo che vuole queste persone patologicamente ossessionate dal sesso.
Siamo d'accordo, è un anglismo, ma è stato adottato per una precisa ragione, come la persona che lei tanto disprezza ha cercato di spiegare.
No agli esterofili in Parlamento.
Abbasso la Perfida Albione e viva l'Autarchia, presumo. Si rivolga a chi ha voluto il ministero del welfare, la devolution e altre amenità simili.
Inviato: lun, 24 apr 2006 14:25
di Infarinato
Io, però, vorrei sapere perché in italiano non si potrebbe/sarebbe potuto dire
gaio (che,
all’epoca, aveva gli stessi identici significati dell’inglese
gay) e
trasgenere… anzi no, lo so: non rispondetemi neppure, ché mi deprimo ancor di piú.
Bue ha scritto:I termini "omosessuale" e "transessuale"… pongono troppo l'accento sul sesso, fomentando e rafforzando lo stereotipo che vuole queste persone patologicamente ossessionate dal sesso.
Questo
anche perché gl’italiani mancano di elasticità mentale e non si ricordano che
sesso non ha solo il significato di «attività sessuale»… Comunque, in bocca al Nostro, l’argomento mi sembra un po’ debole:
what about Luxuria
, then? 
Inviato: lun, 24 apr 2006 14:56
di giulia tonelli
Infarinato ha scritto:Io, però, vorrei sapere perché in italiano non si potrebbe/sarebbe potuto dire gaio (che, all’epoca, aveva gli stessi identici significati dell’inglese gay) e trasgenere
Secondo me questo è uno dei casi in cui più che di "sudditanza psicologica" verso l'inglese, si tratta di un'arretratezza culturale vera e propria. Cerco di spiegarmi con un esempio. Il curling è uno sport praticato soprattutto in Paesi anglosassoni, ma è praticato tradizionalmente anche nelle zone alpine italiane. Tutte le parole del curling (compreso il nome stesso dello sport, ovviamente) sono inglesi. Questo secondo me deriva da un complesso di sudditanza psicologica nei confronti dell'inglese, perché io sono sicura che i vecchietti valdostani che giocavano a curling 70 anni fa avevano le loro parole per designare le cose del curling. Queste parole sono state dimenticate e sostituite perché quelle inglesi parevano più ganze e più moderne.
Invece, nel caso di transgender, ma soprattutto di gay, io direi che l'Italia era (è) semplicemente impreparata, dal punto di vista sociale e culturale, a generare questi concetti, e quindi le parole per esprimerli. In questo caso diventa ancora più difficile proporre dei sostituti per le parole inglesi. Se la maggioranza degli italiani non capisce la differenza tra transgender e transessuale (per ragioni culturali e sociali), come si fa a sperare di far attechire trasgenere?
(Sì, lo so che gli omosessuali in Italia sono sempre esistiti, così come le parole per indicarli, quello che non è mai esistito, e si sta costruendo ora, è il fatto di considerarli persone normali, e quindi il fatto di usare un termine "neutro" come gay, non offensivo e non medico, per indicarli.)
Inviato: lun, 24 apr 2006 15:11
di Infarinato
giulia tonelli ha scritto:Secondo me questo è uno dei casi in cui più che di "sudditanza psicologica" verso l'inglese, si tratta di un'arretratezza culturale vera e propria.
Può darsi… ma, dove c’è «arretratezza culturale» [e conseguente incapacità di dare risposte originali], è sicuramente piú facile (inevitabile?) cader preda della «sudditanza psicologica» nei confronti della cultura dominante.
Inviato: lun, 24 apr 2006 15:32
di giulia tonelli
Your words, not mine 
Inviato: lun, 24 apr 2006 15:37
di Infarinato
- Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state…

Inviato: lun, 24 apr 2006 18:47
di Marco1971
Trasgenere è parola orgasmica! L’adotto subito!
Mi pare d’aver incontrato il termine
gaiezza («l’essere gay/gaio») anni fa in qualche rivista... Comunque,
gay è uno di quegli anglismi che non avverso, perché di struttura fonetica italianissima.

Inviato: lun, 24 apr 2006 20:19
di Bue
Marco1971 ha scritto:Trasgenere è parola orgasmica! L’adotto subito!
Mi pare d’aver incontrato il termine
gaiezza («l’essere gay/gaio») anni fa in qualche rivista... Comunque,
gay è uno di quegli anglismi che non avverso, perché di struttura fonetica italianissima.

Ci avevo pensato, a
Trasgenere, e non mi spiace affatto. Gaiezza io lo uso e lo sento usare, come anche gaio.
Inviato: lun, 24 apr 2006 20:20
di Bue
Infarinato ha scritto:
Bue ha scritto:I termini "omosessuale" e "transessuale"… pongono troppo l'accento sul sesso, fomentando e rafforzando lo stereotipo che vuole queste persone patologicamente ossessionate dal sesso.
Questo
anche perché gl’italiani mancano di elasticità mentale e non si ricordano che
sesso non ha solo il significato di «attività sessuale»…
Beh e` di ieri la notizia che in Inghilterra hanno "bocciato" come offensivo il termine "homosexual" perche' legato all'idea di patologia...
trasgenere
Inviato: lun, 24 apr 2006 20:32
di Bue
Mentre pensavo a trasgenere (prima di leggere che anche voi ci avevate pensato) mi e` tornata alla mente un'antica polemica:
Ma perche' il nesso SG dolce di trasgenere, di disgiunto e di disgelo va bene, mentre il suo corrispettivo non sonorizzato di *s-cervellarsi e *s-centrato vi fa ribrezzo?
Chiedo a Infarinato: non sono esattamente equivalenti, dal punto di vista linguistico?
Re: trasgenere
Inviato: lun, 24 apr 2006 20:46
di Marco1971
Bue ha scritto:Ma perche' il nesso SG dolce di trasgenere, di disgiunto e di disgelo va bene, mentre il suo corrispettivo non sonorizzato di *s-cervellarsi e *s-centrato vi fa ribrezzo?
Chiedo a Infarinato: non sono esattamente equivalenti, dal punto di vista linguistico?
Non rubo la replica a Infarinato (anche se ho già la mia idea in merito

). Vorrei solo dire che in fiorentino sono possibili le pronunce /diZ'Zunto, diZ'Zelo, traZ'ZEnere/.

Inviato: lun, 24 apr 2006 20:58
di Incarcato
Giulia Tonelli
dixit:
Invece, nel caso di transgender, ma soprattutto di gay, io direi che l'Italia era (è) semplicemente impreparata, dal punto di vista sociale e culturale, a generare questi concetti, e quindi le parole per esprimerli. In questo caso diventa ancora più difficile proporre dei sostituti per le parole inglesi. Se la maggioranza degli italiani non capisce la differenza tra transgender e transessuale (per ragioni culturali e sociali), come si fa a sperare di far attechire trasgenere?
Questo dicono i lemmi del De Mauro e del Merriam-Webster (sebbene quest'ultima sia piú scarna). Eccoli, rispettivamente:
1. agg., s.m. e f., che, chi ha un comportamento sessuale caratterizzato dalla non accettazione del proprio sesso e dall'identificazione col sesso opposto (accorc. 1trans): un, una transessuale, soggetto transessuale | agg., di comportamento, tendenza e sim., caratterizzato dal non accettare il proprio sesso e dall'identificarsi con quello opposto
2. s.m. e f., chi ha assunto mediante interventi chirurgici i caratteri somatici del sesso opposto
exhibiting the appearance and behavioral characteristics of the opposite sex
Riconosco una
certa differenza tra i due termini, tuttavia, usare come traduzione
trasgenere, mi pare una soluzione all'incirca, come per
digitale. Genere e sesso non sono sinonimi (a questo proposito non capisco l'allusione d'Infarinato).
Noi ci occupiamo qui di termini, non di morale: per cui le questioni non pertinenti vanno lasciate fuori dalle nostre elucubrazioni, senza usarle come argomenti
pro o
contra.
(Eppoi, basta colla solita solfa dell'arretratezza culturale... Un italiano
non arretratro oggi non si sente tale se non accusa l'Italia di arretratezza culturale.)