L’italiano e la scienza

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Marco1971
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L’italiano e la scienza

Intervento di Marco1971 »

Sempre piú ingente è l’immissione di anglicismi nella lingua scientifica italiana (inglòbo nel termine scienza anche tutte le tecnologie). Qualcuno (non rammento chi) ha detto che come lingua scientifica, l’italiano è già morto da gran tempo. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo soluzioni nostrali per sostituire quelle parole monche, ma mi e vi chiedo: c’è ancora speranza, non dico che i nostri traducenti vengano adottati, ma che il mondo scientifico italiano (se esiste) si decida a «tradurre» quella valanga di parole anglosàssoni? O dobbiamo rassegnarci e contentarci d’un italiano medio per le conversazioni comuni senza vocabolario tecnico moderno? Grazie a chi vorrà esprimersi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mantengomi
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Re: L’italiano e la scienza

Intervento di Mantengomi »

Marco1971 ha scritto:ma mi e vi chiedo: c’è ancora speranza, non dico che i nostri traducenti vengano adottati, ma che il mondo scientifico italiano (se esiste) si decida a «tradurre» quella valanga di parole anglosàssoni? O dobbiamo rassegnarci e contentarci d’un italiano medio per le conversazioni comuni senza vocabolario tecnico moderno? Grazie a chi vorrà esprimersi.
La lingua è considerata un fattore socio-politico, ma a questo punto pare siano da eliminare sia gli elementi sociali che politici. Una volta, le guerre, e più precisamente il potere, determinavano la supremazia delle lingue; dubito fortemente ciò sia tuttora possibile.
Ormai l'inglese è diffuso in tutto il globo, dunque non v'è nessuna possibilità d'una lingua che possa contrastarlo, indebolendolo; e sta velocemente monopolizzando parecchi campi, non solo quelli scientifici, purtroppo.

Ahimè, temo l'italiano sia destinato a perire nella mancanza di qualche secolo.
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