Un'idea di come

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Moderatore: Cruscanti

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danloor
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Iscritto in data: dom, 19 giu 2011 16:02

Un'idea di come

Intervento di danloor »

Salve,
dopo aver fatto una ricerca della data espressione "dare un'idea di come" e dei suoi derivati, trovo difficoltà a capire perché in alcuni casi questa venga seguita da un verbo al congiuntivo e in altri (anche identici) dall'indicativo.

Qualcuno potrebbe fornirmi un'idea di come ci si debba/deve (:D) comportare in tali casi?

Grazie
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non pare esserci una vera a propria differenza semantica, almeno stando a questi esempi tratti da Google Libri (ho selezionato solo visualizzazione completa nelle opzioni di ricerca avanzata). Ho l’impressione che, come in molti altri casi, si tratti d’una sfumatura di registro (piú formale col congiuntivo).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
danloor
Interventi: 5
Iscritto in data: dom, 19 giu 2011 16:02

Intervento di danloor »

E' quel che ipotizzavo timidamente anch'io. Lo troverei poi maggiormente consono in contesti negativi e interrogativi.

Grazie del parere
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

danloor ha scritto:Lo troverei poi maggiormente consono in contesti negativi e interrogativi.
Sí, infatti, la negazione e l'interrogazione sono il regno del congiuntivo (cioè molto spesso lo favoriscono). :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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