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«Che parli ‹a fare›?»
Inviato: dom, 31 lug 2011 3:02
di Luca86
Qualche ora fa l'ho sentito per l'ennesima volta in televisione: qual è il suo valore grammaticale?
Inviato: dom, 31 lug 2011 3:23
di Marco1971
Penso che si tratti di valore finale:
a² 5. Seguita da verbi all’infinito, introduce proposizioni: finali (o che comunque contengono un’idea di moto, proprio o fig.): Fatti non foste a viver come bruti (Dante); mandare a studiare, a lavorare; dare a copiare una lettera, dare un abito a lavare; dare a credere, darla ad intendere. (Treccani)
Inviato: dom, 31 lug 2011 3:33
di Luca86
Grazie, Marco.
Potrebbe controllare se la GGIC dice qualcosa al riguardo?
Inviato: dom, 31 lug 2011 4:09
di Marco1971
Veramente non posso, perché non l’ho ancora ripescata dalle scatole (situazione complicata).

Ma c’è poco da dubitare:
Che parli a fare?, come
Che lo dici a fare?, ecc., sono forme idiomatiche colloquiali equivalenti a
Per quale motivo parli/dici questo?, A che serve che tu parli/dica questo?. Almeno, cosí mi sembra.
Inviato: dom, 31 lug 2011 16:38
di Luca86
Marco1971 ha scritto:…c’è poco da dubitare…
Non dubito (lungi da me una simile idea!) né di lei né del Treccani; volevo solo sapere che dice la GGIC (che tra non molto, spero, acquisterò). Grazie comunque.

Inviato: dom, 31 lug 2011 22:18
di Ferdinand Bardamu
Posso venire in aiuto io, ché ho da poco acquistato la GGIC.
Ho trovato qualcosa – molto poco a dire il vero – riguardo a questo costrutto nel vol. III, a pagina 84, al paragrafo riguardante il pronome interrogativo «cosa».
Sempre nella lingua colloquiale, soprattutto nell'italiano settentrionale, si può avere cosa in un uso avverbiale in contesti del tipo:
(76) a. Cosa parli a fare?
b. Cosa vieni a seccarmi?
Non se ne parla, invece, nel paragrafo dedicato a «che» pronome interrogativo.
Inviato: dom, 31 lug 2011 22:38
di Luca86
Moltissime grazie, Ferdinand.

Inviato: lun, 01 ago 2011 13:57
di CarloB
Una reminiscenza cinematografica. In Donnie Brasco (bel film, tra parentesi), alcuni dei personaggi (piccoli mafiosi di New York) usano abitualmente l'espressione Che te lo dico a fare? intesa (e presentata nel doppiaggio in italiano) come tipicamente italiana meridionale. Non so come suoni l'espressione originale: forse Freelancer può venirci in aiuto.
Inviato: lun, 01 ago 2011 16:08
di Luca86
CarloB ha scritto:Non so come suoni l'espressione originale…
Da
Wikipedia.it (sezione curiosità; grassetto mio):
La frase «Che te lo dico a fare?», usata dai protagonisti, è una libera traduzione dall'originale inglese «Forget about it!», che prende origine dalla lingua siciliana «Chi tû dicu a fari?»
P.S. Lo spezzone in lingua originale del film citato da CarloB è
qui, per chi fosse interessato – o anche solo curioso.
Inviato: mar, 02 ago 2011 10:26
di CarloB
Molte grazie, caro Luca86.
Sottovaluto sempre la possibilità di trovare informazioni su Wikipedia....