Pronome lessicale
Inviato: mar, 02 ago 2011 20:15
Non mi è ben chiaro il significato dell'aggettivo lessicale riferito a pronome in questo passo del Dizionario di linguistica dell'Einaudi s.v. proforma (grassetto mio):
In grammatica generativa, si ammettono anche proforme non realizzate foneticamente (categorie vuote), cioè il PRO (grande) con tratti di pronominale e di anafora, ed il pro (piccolo) puramente pronominale. Il primo si trova unicamente in posizione di soggetto di frase infinitiva: "Marie crede di [PRO essere la piú brava]", e non ha una controparte lessicale. Il secondo si trova in tutte le posizioni in cui si troverebbe un pronome lessicale: "pro/Io sono arrivata in tempo", "Quell'artista ritrae pro/la gente seduti/a".
Il Treccani in linea, alla voce lessicale, parla di parole lessicali, cioè di «quegli elementi lessicali, detti anche parole piene (come i sostantivi, gli aggettivi, i verbi, gli avverbî) che hanno un proprio contenuto semantico autonomo, indipendente entro certi limiti dalla frase in cui si realizzano». Un pronome lessicale è pertanto un pronome che ha un «contenuto semantico autonomo»? Esistono pronomi non lessicali?
(Non mi è, poi, ben chiaro lo scopo di supporre l'esistenza di una proforma non realizzata foneticamente che si trova dove ci potrebbe essere un pronome lessicale: in «Io sono arrivata in tempo», il pronome lessicale non è già espresso [io]? E in «Quell'artista ritrae la gente seduta», che valore conoscitivo può avere ammettere l'esistenza di una proforma al posto di «la gente»?)
In grammatica generativa, si ammettono anche proforme non realizzate foneticamente (categorie vuote), cioè il PRO (grande) con tratti di pronominale e di anafora, ed il pro (piccolo) puramente pronominale. Il primo si trova unicamente in posizione di soggetto di frase infinitiva: "Marie crede di [PRO essere la piú brava]", e non ha una controparte lessicale. Il secondo si trova in tutte le posizioni in cui si troverebbe un pronome lessicale: "pro/Io sono arrivata in tempo", "Quell'artista ritrae pro/la gente seduti/a".
Il Treccani in linea, alla voce lessicale, parla di parole lessicali, cioè di «quegli elementi lessicali, detti anche parole piene (come i sostantivi, gli aggettivi, i verbi, gli avverbî) che hanno un proprio contenuto semantico autonomo, indipendente entro certi limiti dalla frase in cui si realizzano». Un pronome lessicale è pertanto un pronome che ha un «contenuto semantico autonomo»? Esistono pronomi non lessicali?
(Non mi è, poi, ben chiaro lo scopo di supporre l'esistenza di una proforma non realizzata foneticamente che si trova dove ci potrebbe essere un pronome lessicale: in «Io sono arrivata in tempo», il pronome lessicale non è già espresso [io]? E in «Quell'artista ritrae la gente seduta», che valore conoscitivo può avere ammettere l'esistenza di una proforma al posto di «la gente»?)