«Fast track»

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Ferdinand Bardamu
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«Fast track»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Prendo spunto da questo articolo di Massimo Arcangeli, per proporre la traduzione, cristallina e pacifica, di fast track, un altro forestierismo d'àmbito aeroportuale di cui non si sentiva la mancanza, e che in italiano è «corsia preferenziale».

Nel suo breve intervento, Arcangeli – che comincia bene usando accettazione per check-in, ma poi cede all'anglicismo – evidenzia lo smarrimento di una signora poco a suo agio con l'inglese. Ecco, questo smarrimento e quello di tanti altri italiani dovrebbe rendere ancor piú valida e urgente la nostra proposta di legge d'iniziativa popolare.
Avatara utente
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Re: «Fast track»

Intervento di Freelancer »

Ferdinand Bardamu ha scritto:per proporre la traduzione, cristallina e pacifica, di fast track, un altro forestierismo d'àmbito aeroportuale di cui non si sentiva la mancanza, e che in italiano è «corsia preferenziale».
È già nei normali dizionari inglese-italiano come il Ragazzini 2010, se non vogliono prendersi neanche la briga di guardare e usare il comunissimo termine italiano, non serve prenderli a martellate per convincerli.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ecco il risultato della mancanza assoluta di controllo linguistico. La muffa ricopre il tessuto della lingua. La totale libertà dovrebbe essere concessa solo a chi sa; chi non sa dovrebbe essere guidato, per non cadere nell’abisso.

E le accademie, che chiedono soldi, non fanno nulla di concreto, s’interessano del passato. Non v’è modo alcuno, quindi, per arrestare questo crescente imbarbarimento. :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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