La necessità che fosse/sia

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

La necessità che fosse/sia

Intervento di bartolo »

Superando con un po' di fatica il timore d'annoiare qualcuno, pongo un quesito che è anche, ma non solo, di tipo "nomenclativo":

«Nel corso degli anni abbiamo sempre affermato la necessità che in questo paese l'assistenza sanitaria fosse garantita a tutti»

1) Non mi convince quel fosse, gli preferirei sia: perché?

2) «La necessità che l'assistenza sanitaria sia garantita...»: che tipo di proposizione è?

Grazie! :?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

A parte quel fosse, che si riesce a giustificare col passato prossimo e l’espressione temporale nel corso degli anni, la frase stessa mi suona male. Affermare la necessità? Avrei detto Abbiamo sempre insistito sulla necessità. Comunque, son d’accordo, meglio sia, che sottolinea il perdurare della situazione.

Per il resto, non so rispondere (e poco men cale). :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Re: La necessità che fosse/sia

Intervento di Fausto Raso »

bartolo ha scritto:2) «La necessità che l'assistenza sanitaria sia garantita...»: che tipo di proposizione è?

Grazie! :?
Non vorrei sbagliare (nel caso sarò fustigato da Teo o da Infarinato). Si tratta di una proposizione soggettiva.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, penso anch’io che sia una soggettiva, visto che corrisponde a È necessario che...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

Grazie, ancora una volta. Mi piace, e mi conforta, la letizia con cui Marco manifesta il suo disinteresse per certe questioni nominalistiche. Io, ahimè, qualche volta non posso farne a meno.

:lol:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

M’incuriosisce questa necessità, che io non sento. Lei quando parla o scrive, deve analizzare il tipo di proposizione che impiega? Mera domanda. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

A causa dei vari mestieri che faccio, mi capita di avere che fare con persone che mi pongono questioni di tal genere. Quindi, la risposta è "sì": quando parlo o scrivo, qualche volta mi trovo costretto ad analizzare il tipo di proposizioni che impiego.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Capisco. :) Per me, rimane una cosa molto curiosa. Mi domando se non sia una «ossessione» figlia degli esercizi scolastici.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

Che sia un'ossessione, è probabile. Ma non figlia di esercizi scolastici: quelli hanno generato "mostri" nel ventre delle lingue morte, ma in quell'ambito - e segnatamente nel latino, che non ho mai del tutto perso di vista - la tendenza "ossessivo-compulsiva" all'analisi grammaticale delle proposizioni è probabilmente più comprensibile :)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite