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[xTSC]? «Ultima soma»

Inviato: lun, 19 set 2011 17:42
di Dario Brancato
Cari amici,

trovo quest'espressione in testi di area toscana: B. Varchi, e in epoca più recente Mario Pratesi (1885 circa), il quale la glossa come «ultima botta spietata». Dal contesto in cui il sintagma è utilizzato, mi sembra di capire che il significato sia, oltre a quello indicato da Pratesi, quello di 'colpo di grazia', tuttavia non lo trovo lemmatizzato nei dizionari storici della lingua italiana. Mi chiedo pertanto se questa svista non sia dovuta al fatto che magari l'espressione sia toscana.

Inviato: mar, 20 set 2011 20:30
di AmorEst
Se può essere d'aiuto, le dico che nel grossetano la soma è un gran sonno, una grande spossatezza.

Per esempio, se un giorno la vedessi sbadigliare rumorosamente, potrei esclamare: "Che soma!", nel senso di "Che (botta di) sonno/stanchezza che ha!".

Inviato: mar, 20 set 2011 20:57
di u merlu rucà
Nel mio dialetto soma significa 'asina' e deriva da sauma < b.lat. salma < gr. sagma 'basto'. Ha, quindi, lo stesso etimo dell'italiano soma 'carico che si pone sopra un asino o un mulo'. Probabilmente ultima soma significa ultimo carico e, in senso traslato, colpo finale, ultima botta spietata. Il passaggio semantico non mi sembra arduo.

Inviato: mar, 20 set 2011 23:22
di Dario Brancato
Grazie di cuore, cari AmorEst e Merlu. L'ultimo significato riportato da Merlu è registrato sia dal Battaglia che dal Gradit. Per dovere di completezza, aggiungo che ho trovato un'ulteriore occorrenza del sintagma, ne La Fedra di D'Annunzio (fonte LIZ):
Tu che fosti
la prima soma alla tua madre e l'ultima.

Inviato: mer, 21 set 2011 13:55
di LCS
Buongiorno Signori Utenti,

la discussione mi ha fatto tornare alla mente un verso dall'Orlando furioso (cito a memoria; non ricordo il luogo):
"O gravar lui [=Orlando] d'insopportabil some".

Buona giornata

Inviato: mer, 21 set 2011 14:56
di Ferdinand Bardamu
LCS ha scritto:la discussione mi ha fatto tornare alla mente un verso dall'Orlando furioso (cito a memoria; non ricordo il luogo):
"O gravar lui [=Orlando] d'insopportabil some".
Il verso citato (precisamente) è contenuto nell'ottava 114 del XXIII canto (si veda qui). Riporto l'ottava, per fornire un contesto al verso:

Poi ritorna in sé alquanto, e pensa come
possa esser che non sia la cosa vera:
che voglia alcun così infamare il nome
de la sua donna e crede e brama e spera,
o gravar lui d’insopportabil some
tanto di gelosia, che se ne pera;
ed abbia quel, sia chi si voglia stato,
molto la man di lei bene imitato.


Qui Orlando fa la scoperta che lo porterà alla furia: Angelica non è innamorata di lui, ma se la fa con Medoro. :mrgreen:

Inviato: mer, 21 set 2011 16:45
di u merlu rucà
AmorEst ha scritto:Se può essere d'aiuto, le dico che nel grossetano la soma è un gran sonno, una grande spossatezza.

Per esempio, se un giorno la vedessi sbadigliare rumorosamente, potrei esclamare: "Che soma!", nel senso di "Che (botta di) sonno/stanchezza che ha!".
Mi raccomando, nel caso venisse in Liguria, in particolare nel Ponente, somma prudenza nell'usare codesta espressione. Dalle mie parti, infatti, la stessa suonerebbe: Che asino sei! :D . Quanto sei ignorante!:wink:

Inviato: mer, 30 apr 2014 1:05
di Scilens
Come intuisce u merlu rucà, con l'ultima soma si cercava di portar via tutta la merce, a costo di sovraccaricare il ciuco. Oggi (anche se non si usa più) vale per "sforzo finale".