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Inviato: sab, 04 ago 2012 11:10
di PersOnLine
Ma un banale accudire/accudimento/accuditore [del cavallo] non va bene? L'unica pecca, a mio avviso, è che non stanno bene col prefisso ippo-, il che impedisce neoformazioni più sintetiche.

Inviato: sab, 04 ago 2012 12:20
di Zabob
Groom (non tradotto ma riportato in corsivo) è presente in una traduzione in italiano del noto "La capanna dello zio Tom(maso)" risalente al 1853. V. qui. La versione di B. Bermani è in commercio ancora adesso (v. Amazon).
In un'altra versione dello stesso romanzo il termine viene tradotto con "staffiere".

Inviato: sab, 04 ago 2012 13:48
di PersOnLine
Zabob ha scritto:Per quest'ultimo un traducente ce l'avrei: "stalliere". Però, che volete, groomer è più snob, o se preferite, più chic. O, per dirla in italiano: fa più fine. :lol:
Il traducente proprio l'aveva già trovato: stalliere; lo staffiere è tutt'altra cosa.

Inviato: sab, 04 ago 2012 14:47
di Zabob
PersOnLine ha scritto:Il traducente proprio l'aveva già trovato: stalliere; lo staffiere è tutt'altra cosa.
Infatti è quel che scrissi. Ma nulla vieta di approfondire il discorso o cercare altre soluzioni.
Confronti la seconda definizione del Treccani per staffiere («per estens., servo di casa principesca o signorile.») con la definizione di groom secondo il Gabrielli in linea («Ragazzo di servizio, valletto, paggio di case signorili»). Mi sembra che coincidano.
Ha sbagliato chi, in quel passo del romanzo, ha tradotto groom con staffiere? Forse sì, intendendo "staffiere" secondo la definizione 2. del Treccani; forse no, intendendolo secondo la prima definizione.
Il traduttore dell'edizione del 1853 (che ha invece mantenuto groom) poteva avere a disposizione un dizionario come questo (1832), dove alla voce "Groom" si legge:
s. one who look after, horses, mozzo di stalla, palafreniere, stallone.
Aggiungo che la definizione di groom data dal Gabrielli non si capisce da dove salti fuori e in quale àmbito sia usata in italiano.

Inviato: sab, 04 ago 2012 15:52
di Marco1971
Il mio carissimo amico Uri Burton mi fa sapere in privato che «groom in italiano si dice “mozzo” o “mozzo di scuderia” se svolge compiti molto modesti e “artiere” o “artiere ippico” se cura cavalli militari o da corsa (galoppo e trotto), caccia alla volpe, competizione (concorso ippico, completo, dressage).»

Inviato: sab, 04 ago 2012 16:30
di Ozioso
Sí, artiere ippico è sinonimo di palafreniere e pertanto —come già fatto notare— è, per disgrazia, inadottabile. Riguardo a mozzo [di scuderia], la cosa piú simile che son riuscito a trovare sui dizionari a mia disposizione è mozzo di stalla, che vorrebbe dire garzone (cfr. Treccani in linea s.v. mózzo2, 1b). Potrebbe addurre qualche esempio in cui sia chiaro che mozzo [di scuderia] ricopra il significato di groom?

Inviato: sab, 04 ago 2012 17:00
di Zabob
La frase «and now must I up and away at the command of every groom such as thou.» (W. Scott, Ivanhoe) viene resa qui come «or mi tocca ubbidire agli ordini dell'ultimo mozzo di scuderia.» (versione di G. Barbieri, 1829)

Inviato: sab, 04 ago 2012 17:46
di Ozioso
Quindi è appurato che almeno agli inizi dell'ottocento groom avesse lo stesso significato di mozzo di scuderia. Adesso invece?

Inviato: sab, 04 ago 2012 17:57
di Zabob
Altre due traduzioni più recenti (e più letterali) della stessa frase:
  • «e adesso devo alzarmi e andarmene al comando di un mozzo di stalla come te.»
  • «e adesso devo alzarmi e andarmene per compiacere un qualunque stalliere quale tu sei».
Il significato di groom non credo sia cambiato molto da allora, se non per il fatto che non è più (solo) un componente della servitù di una famiglia nobile/altolocata, ma una persona al servizio di un maneggio. Il termine "mozzo" verrebbe recepito come squalificante, se non denigratorio.

Inviato: sab, 04 ago 2012 18:38
di Ozioso
A questo punto non so che dire: il Treccani in linea indica una leggera differenza nelle definizioni di stalliere e groom mentre nei fòri alcuni considerano i due termini intercambiabili, altri no, attribuendo a groom un compito specificatamente curativo e non gestionale, come stalliere potrebbe etimologicamente evocare.

Inviato: sab, 04 ago 2012 18:56
di Zabob
Per me i due termini sono equivalenti. Uno stalliere non gestisce un bel nulla, non è il responsabile di un maneggio o di un centro ippico ma (al limite) della sua manutenzione.

Inviato: sab, 04 ago 2012 19:15
di PersOnLine
Penso che Ozioso intendesse dire "che si occupa (anche) della stalla".

Inviato: sab, 04 ago 2012 22:21
di Zabob
PersOnLine ha scritto:Penso che Ozioso intendesse dire "che si occupa (anche) della stalla".
Infatti, quando nel mio primo intervento in questo filone scrissi che «grooming è adoperato nel campo dell'equitazione nel senso di "cura dei cavalli e del loro ambiente"» venivo dalla consultazione della voce "Groom (profession)" sulla Wikipedia in inglese, dov'è scritto che
A groom is a person who is responsible for some or all aspects of the management of horses and/or the care of the stables themselves.
Segnalo quest'altro sito in cui grooming viene reso con strigliatura senza troppi patemi.

Inviato: sab, 04 ago 2012 23:04
di PersOnLine
Almeno per groomer il traducente è pacifico, resta solo quello di grooming che io definirei accudimento.

Inviato: dom, 05 ago 2012 12:28
di Ozioso
Vada per stalliere, allora, senza stare a sottilizzare troppo stavolta. Per l'attività, invece, vi sottopongo stalleria o stalliereria.