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Inviato: dom, 05 ago 2012 15:57
di Zabob
Ozioso ha scritto:Per l'attività, invece, vi sottopongo stalleria o stalliereria.
Farebbe pensare che il grooming consista essenzialmente nel tenere in ordine la stalla, anziché i cavalli.

Inviato: dom, 05 ago 2012 19:39
di Ozioso
Non crede forse che lo stesso ragionamento possa applicarsi a stalliere?

Inviato: dom, 05 ago 2012 19:53
di Zabob
No, perché stalliere esiste già, tutti più o meno sanno che cosa significa, e chi non lo sa trova su un dizionario che è un «addetto alla pulizia di una scuderia e alla cura dei cavalli» (Sabatini-Coletti in linea).
Stalleria e stalliereria sono (sarebbero) invece neologismi, che confonderebbero le idee fin dal loro primo apparire, quindi con scarsa probabilità di attecchire.

Inviato: dom, 05 ago 2012 22:22
di Ozioso
Va bene, accolgo la sua posizione in quanto già stalliere —nonostante sia registrato— crea confusione di per sé. Però accudimento non mi sembra proprio l'alternativa giusta, ché equivarrebbe alla semplice cura. Molto meglio, invece, governo del cavallo (già registrato).

Inviato: dom, 05 ago 2012 23:25
di PersOnLine
Ozioso ha scritto:Però accudimento non mi sembra proprio l'alternativa giusta, ché equivarrebbe alla semplice cura. Molto meglio, invece, governo del cavallo (già registrato).
Ha ragione: forse accudire un animale ha una connotazione più affettiva e più legata al "prendersene cura", mentre il governo dell'animale più distaccata e generale [e quindi più adatto a un uso tecnico], ma non mi sembra errata.

Inviato: dom, 05 ago 2012 23:36
di Ozioso
Attenzione! l'uso di governo del cavallo col significato di grooming è sostenuto da una fonte autorevole! Bando dunque alle questioni e si ascrivano governo del cavallo per l'attività e governatore del cavallo per l'agente, ché la polisemia non è mai stata un problema. :D

Inviato: lun, 06 ago 2012 11:50
di domna charola
Secondo me c'è la stessa relazione che intercorre fra bidello (eliminato) / personale ausiliario (più elegante), o netturbino /operatore eologico etc.

Governatore del cavallo (a parte gli ambiti tecnici), nel linguaggio corrente mi sembra la versione politicamente corretta per stalliere. Chiaro che se il cavallo è di alto livello, e lo stalliere strapagato perché accudisce una star, allora diventa groomer o governatore del cavallo, giusto per mantenere le distanze dai volgari "stallieri" (termine usato anche con sfumatura dispregiativa, a quanto pare dai romanzi citati.

In sostanza svolge però comunque i compiti che sino all'altro ieri erano di uno stalliere (con la relativa competenza tecnica e specializzazione).
Il problema è la svalutazione dei termini tradizionali.

Inviato: lun, 06 ago 2012 12:59
di PersOnLine
Ozioso ha scritto:Attenzione! l'uso di governo del cavallo col significato di grooming è sostenuto da una fonte autorevole!
Ma io non intendevo contraddirla, intendevo soltanto: che un cavallo d'affezione si accudisce, mentre un cavallo da corsa si governa.
domna charola ha scritto:Secondo me c'è la stessa relazione che intercorre fra bidello (eliminato) / personale ausiliario (più elegante), o netturbino /operatore eologico etc.
Consideranto questi esempio si potrebbe anche dire addetto ippico :lol:

ARTIERE

Inviato: lun, 06 ago 2012 13:01
di Uri Burton
Caro Ozioso,
lei può scervellarsi quanto vuole ma sta di fatto che “artiere” è d’uso comune nel mondo dell’ippica e dell’equitazione, sia quest’ultima di campagna o da competizione come il salto a ostacoli, il completo e il dressage.
Artieri sono gli uomini e le donne che curano i cavalli dei cavalieri olimpionici. Per artieri è il bando di concorso che sarà bandito tra breve dall’U.N.I.R.E. (Unione nazionale incremento razze equine). Per artieri sono anche i corsi di riabilitazione previsti per i detenuti di Bollate. Parla di artieri l’articolo “Al via il progetto ‘Cavalli in carcere’ pubblicato sul sito della F.I.S.E. (Federazione italiana sport equestri). Per artieri ippici è il corso di qualificazione svolto sotto l’egida della provincia di Pisa. Artieri ippici è l’espressione che ricorre e nel testo del Disegno di legge 1068 e nella circolare 07 distribuita il 30.03.2006 dall’Ente di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo.
So benissimo che c’è gente che dice “groom”. Ma dia retta a me: se non la convince a dire artiere non la convincerà certo a dire “governatore di cavalli”, né più né meno di come non convincerebbe chi dice OK anziché va bene a indulgere a qualche eccentrica perifrasi.
Le mie condizioni di salute non mi permettono piú di intervenire regolarmente su questa piazza; soprattutto perché non sarei poi in grado di rispondere e partecipare alla discussione. Mi fermo quindi qui. Non senza però averle consigliato di leggere l’articolo “Artiere ippico” su Wikipedia e di fare ricerche su google.it inserendo prima “artiere: il caporale di terra” e successivamente – se non si fida delle mie parole – adoperando come coordinate le informazioni che le ho fornito.
Cordialmente,
Uri Burton

Inviato: lun, 06 ago 2012 13:29
di PersOnLine
Sinteticamente, anche qui. Va bene governo del cavallo per l'attività, ma la figura professionale è lo stalliere o l'artiere [ippico].

Inviato: lun, 06 ago 2012 15:06
di Ozioso
Egregio Uri Burton,

La ringrazio moltissimo per il suo prezioso intervento grazie al quale s'è potuta fare chiarezza. Io purtroppo non sono un esperto d'equitazione o d'ippica, però mi son risolto a pronunciarmi sulla questione in esame perché non c'era nessuno che sembrasse conoscerne cosí approfonditamente da conoscere una risposta certra. Per quanto riguarda Lei, non sapevo che fosse un esperto, altrimenti avrei preso le sue parole riportate da Marco per buone e l'avrei finita lí.

Riguardo artiere ippico, in mancanza di fonti autorevoli del settore mi sono rifatto alle definizioni date dai dizionari generici in linea (Treccani, Gabrielli), secondo i quali il termine è usato specificamente per i cavalli da corsa.

Infine, la prego di scusarmi se la mia pignoleria le ha recato disturbo, ma si tratta di solo amor di causa. Rinnovo il ringraziamento e le auguro di rimettersi al piú presto.

Vivamente,

Ozioso

Inviato: lun, 06 ago 2012 16:54
di Uri Burton
Ozioso ha scritto:Egregio Uri Burton,

La ringrazio moltissimo per il suo prezioso intervento ...
Caro Ozioso,
due parole per ringraziarla dell’augurio e per aggiungere una postilla. Quando le capitano termini inglesi usati nel settore dell’equitazione cerchi sempre il corrispondente italiano, perché quasi sempre c’è. In altri campi il predominio italiano s’è perso nel tempo, ma non nell’equitazione. Tutti i cavalieri che competono nelle Olimpiadi di Londra montano secondo un sistema detto “naturale” ed elaborato all’inizio del Novecento a Tor di Quinto, nella campagna romana, da un italiano: un ufficiale di cavalleria, Federico Caprilli. Si tratta di un assetto per il salto di cui i piú grandi interpreti in fatto di stile dalla sua morte a oggi rimangono due italiani: Tommaso Lequio di Assaba e Piero (non Raimondo) d’Inzeo.. Non lo dico solo io. L’ha detto pure Filippo d’Edimburgo.
Cordialmente,
Uri Burton

Inviato: lun, 06 ago 2012 18:05
di Carnby
Quando le capitano termini inglesi usati nel settore dell’equitazione cerchi sempre il corrispondente italiano, perché quasi sempre c’è.
Interessante, eppure nel mondo del cavallo sono in uso molti forestierismi: come canter, dressage, yearling, pony, skewbald/piebald.

Tornando a grooming, il termine è più generale e investe anche la cura personale dell'Homo sapiens: tagliapeli per naso e orecchie sono definiti personal groomers.

Inviato: lun, 06 ago 2012 18:12
di Ozioso
Penso che in questo caso possa bastare tolétta.

Inviato: lun, 06 ago 2012 18:18
di Marco1971
Non dimentichiamo di consultare i bilingui. Dal Picchi:

grooming
n U
1 (di cavalli) governatura, strigliatura

2 cura della persona, cura del proprio aspetto esteriore, toeletta, (zool) tolettatura.


Per l’accezione 2 andrebbe bene anche cura corporea.