«Ebére»
Inviato: mar, 18 ott 2011 17:12
Scoperto ora ora mentre proseguivo nella lettura della Lingua poetica italiana (Luca Serianni, Roma, Carocci, 2009), il verbo ebére (o èbere come spontaneamente m’era venuto di pronunciarlo) ha per me il dolce sapore dei cultismi aerei. 
La definizione del Treccani si può leggere qui; riporto invece dal Battaglia, non accessibile in linea.
Ebére, intr. (usato soltanto nella terza persona singolare dell’indic. presente: ebe). Ant. Letter. Languire, infiacchirsi; stare in ozio, inattivo. [Tralascio le citazioni.]
2. Cedere, venir meno. [...]
= Vc. dotta, lat. hebēre ‘essere ottuso’ (in senso fisico e morale); cfr. EBETE.

La definizione del Treccani si può leggere qui; riporto invece dal Battaglia, non accessibile in linea.
Ebére, intr. (usato soltanto nella terza persona singolare dell’indic. presente: ebe). Ant. Letter. Languire, infiacchirsi; stare in ozio, inattivo. [Tralascio le citazioni.]
2. Cedere, venir meno. [...]
= Vc. dotta, lat. hebēre ‘essere ottuso’ (in senso fisico e morale); cfr. EBETE.