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Inviato: lun, 12 dic 2011 13:00
di Andrea Russo
Ben fatto! Però andrebbe chiuso il filone così che ci sia solo la spiegazione (spazio per discutere ce n'è in abbondanza). In caso di aggiunte si può modificare semplicemente l'intervento.

Inviato: mar, 13 dic 2011 8:16
di Andrea Russo
Altra regola fantasma, da maestrina delle elementari: obiettivo con una b sola! Con due è assolutamente sbagliato.
Continuo a scriverlo con una b sola, certo, ma la grafia con la doppia non è condannabile.

Inviato: lun, 19 dic 2011 11:28
di Sandro1991
Si legga qui. Sta per diventare una regola fantasma?

Inviato: lun, 19 dic 2011 12:44
di Ferdinand Bardamu
Intende l'uso dell'articolo davanti a mamma, papà (babbo) preceduti dal possessivo? Nella mia variante regionale, dico mia mamma, mio papà, e suppongo che ci sia un'influenza sia del sostrato dialettale (dico infatti in dialetto me mama, me papà o me opà) sia, come avverte Patota nella Grammatica Italiana di Serianni, del modello di padre e madre, che rifiutano l'articolo.

La regola è la seguente: le forme alterate e familiari dei nomi di parentela richiedono l'articolo anche quando precedute da un possessivo (soccorretemi se dico inesattezze). Si dirà quindi mio zio, ma il mio zietto. Per completezza, riporto quanto afferma Serianni nella sua Grammatica:

Con padre, madre, figlio, figlia l'articolo si omette […]. L'articolo va espresso, invece, con le varianti affettive babbo, papà, mamma, figliolo, figliola […]. Nell'italiano familiare, specie fuor di Toscana, sono tuttavia ben saldi i tipi mia mamma e mio papà […].
Con altri singenionimi l'uso toscano predilige l'articolo, ma altrove è comune l'omissione, ben rappresentata, del resto, anche in scrittori toscani. Molti esempi senza articolo sono raccolti in BRUNET 1980: 34-43: «a mia sorella» (Cassola), «tua nonna» (Pratolini), «tua zia» (Landolfi), «tuo cugino» (Buzzati), «di mio nipote» (Tomasi di Lampedusa), «mio marito» (Sciascia), «mia cognata» (Moravia).
[IV, 52-53]

Inviato: mar, 20 dic 2011 22:16
di Ferdinand Bardamu
Ho pubblicato la seconda scheda, sul gerundio a inizio di frase.

Inviato: mer, 21 dic 2011 1:48
di .Silvia.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Nella mia variante regionale, dico mia mamma, mio papà, e suppongo che ci sia un'influenza sia del sostrato dialettale (dico infatti in dialetto me mama, me papà o me opà)
No, non credo. In milanese gli articoli ci sono eccome, eppure a Milano si dice "mia mamma" e "la mia mamma" viene avvertito come linguaggio infantile. Lo stesso vale per papà.

Re: Elenco delle regole fantasma

Inviato: ven, 20 gen 2012 15:41
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:4. È errato ma però.

5. È errato a me mi piace.
Per puro caso sono finito sulla rubrica di De Rienzo, dove, a proposito di ma però, purtroppo leggo (a parte la e maiuscola accentata con l'apostrofo!):
«E' vero [...] Tecnicamente si tratta di un pleonasmo, cioè di un'inutile ripetizione ("ma" e "però" significano la stessa cosa), e dunque si tratta sicuramente di un errore».

Lo stesso, poco più sotto, per a me mi piace.

Re: Elenco delle regole fantasma

Inviato: ven, 20 gen 2012 18:09
di Fausto Raso
Andrea Russo ha scritto:
Marco1971 ha scritto:4. È errato ma però.

5. È errato a me mi piace.
Per puro caso sono finito sulla rubrica di De Rienzo, dove, a proposito di ma però, purtroppo leggo (a parte la e maiuscola accentata con l'apostrofo!):
«E' vero [...] Tecnicamente si tratta di un pleonasmo, cioè di un'inutile ripetizione ("ma" e "però" significano la stessa cosa), e dunque si tratta sicuramente di un errore».

Lo stesso, poco più sotto, per a me mi piace.
Mi sembra inverosimile che Marco abbia potuto marcare come errate le due locuzioni sopra citate. :?

Inviato: ven, 20 gen 2012 18:13
di Marco1971
Si tratta di regole fantasma, caro Fausto. E la citazione non è mia, è di De Rienzo. ;)

Inviato: ven, 20 gen 2012 18:18
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:Si tratta di regole fantasma, caro Fausto. E la citazione non è mia, è di De Rienzo. ;)
Volevo ben dire! :D

Inviato: ven, 20 gen 2012 22:32
di Andrea Russo
Mi scuso se ciò che ho scritto è stato misinterpretato (dovrebbe essere giusto il termine...).

Comunque ho citato la rubrica di De Rienzo perché dovrebbe essere uno spazio in cui chiedere informazioni corrette sulla lingua italiana, e invece vi si trovano orrori d'ortografia, risposte superficiali che s'adattano alle idee sottese alle regole fantasma e obbrobriosi copia-incolla da Wikipedia (come per l'espressione cum grano salis).

Inviato: ven, 20 gen 2012 22:39
di Marco1971
Andrea Russo ha scritto:Mi scuso se ciò che ho scritto è stato misinterpretato (dovrebbe essere giusto il termine...).
Sí, è corretto, anche se coniazione relativamente recente (1990) sul modello, piú o meno consciamente, dell’inglese misinterpret. La parola piú nostrale è fraintendere. :)

Inviato: ven, 20 gen 2012 22:45
di Fausto Raso
La rubrica "Scioglilingua" del Corriere della Sera in rete è stata soppressa alla fine dello scorso anno. Il titolare De Rienzo è deceduto a luglio scorso, la moglie ha preso il suo posto fino a dicembre. Poi la soppressione. Rinascerà?

Inviato: ven, 20 gen 2012 23:44
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:
Andrea Russo ha scritto:Mi scuso se ciò che ho scritto è stato misinterpretato (dovrebbe essere giusto il termine...).
Sí, è corretto, anche se coniazione relativamente recente (1990) sul modello, piú o meno consciamente, dell’inglese misinterpret. La parola piú nostrale è fraintendere. :)
L'influenza inglese è ovvia, ma non riuscivo a farmi venire in mente fraintendere!
La ringrazio molto per il chiarimento. :D

Inviato: sab, 21 gen 2012 0:46
di PersOnLine
Marco1971 ha scritto: La parola piú nostrale è fraintendere.
Mal interpretato avrebbe dato un significato diverso alla frase?